Autore Redazione
sabato
25 Febbraio 2017
05:26
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Eventi - Alessandria

Eterne Stagioni: il fascino dei paraventi giapponesi e l’arte contemporanea

Questo sabato l'inaugurazione a Palazzo del Monferrato di Alessandria. Appuntamento alle 17.
Eterne Stagioni: il fascino dei paraventi giapponesi e l’arte contemporanea

ALESSANDRIA – Sarà inaugurata questo sabato alle 17 a Palazzo del Monferrato, in via San Lorenzo ad Alessandria, la mostra “Eterne Stagioni” – Corrispondenze poetiche tra antichi byōbu giapponesi e artisti contemporanei. Organizzata dall’Associazione Libera Mente Laboratorio di Idee insieme a Paraventi Giapponesi e Galleria Nobili, la mostra è stata curata da Matteo Galbiati e sarà visitabile fino al 9 aprile.

Eterne stagioni sarà aperta dal martedì a venerdì dalle 16 alle 19, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. Ingresso libero. 

Curata da Matteo Galbiati racconta un inusuale dialogo e confronto tra una collezione di antichi paraventi giapponesi e la sensibilità delle ricerche visive contemporanee espressa dalle opere di artisti giapponesi, italiani ed europei.

Questa esposizione, organizzata in collaborazione con Paraventi Giapponesi – Galleria Nobili di Milano, si avvale dei patrocini dell’Ambasciata del Giappone, del Consolato Generale del Giappone a Milano, della Provincia di Alessandria, del Comune di Alessandria e della Camera di Commercio di Alessandria, dell’Istituto Giapponese di Cultura e della Fondazione Italia Giappone di Roma, della Biennale d’Arte di Alessandria ed è un evento inserito nelle celebrazioni del 150° Anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia.

Eterne Stagioni si configura come un viaggio attraverso la storia e lo spazio ed è il frutto di una ricerca sperimentale, che porta l’arte antica di un paese lontano ad essere re-interpretata, o vista alla luce di comuni affinità elettive, attraverso le opere di artisti contemporanei – italiani, giapponesi ed europei – di generazioni assai differenti, a testimonianza di come le distanze e i confini delle culture non sono mai così profondi e separati ad una lettura più attenta e profonda.

Nelle sette sale di Palazzo del Monferrato si distribuiranno sei paraventi antichi – compresi tra il XVII e il XX secolo – di assoluta bellezza e fascino che raccontano ciascuno una stagione differente. Nella casa tradizionale giapponese, infatti, spettava ai loro soggetti aprire un flusso di correlazioni tra l’ambiente umano della casa e quello esterno della Natura, tutto doveva seguire un unico flusso temporale, tanto che i paraventi stessi venivano (e vengono) esposti solo se coincidenti con la stagione rappresentata. Le stanze della mostra, quasi piccole mostre autonome, rimanderanno a questo concetto di ciclicità temporale, di delicata poesia e profondità spirituale, avvicinando la seduzione, l’interpretazione, il rimando, la citazione, la corrispondenza, la vicinanza della bellezza dei paraventi sottolineata e amplificata dalla forza estetica della reciprocità delle opere contemporanee.

L’allestimento, arricchito e ampliato dalla presenza di nuovi artisti oltre a quelli già presenti nelle prime due fasi, è curato da Matteo Galbiati con la collaborazione di Raffaella e Alessio Nobili e di Francesca Parrilla e vede succedersi nelle sale di Palazzo del Monferrato le opere di Francesco Arecco, Rodolfo Aricò, Matteo Aroldi, Kengiro Azuma, Manuela Bedeschi, Sonia Costantini, Domenico D’Oora, Dana De Luca, Paola Fonticoli, Ettore Frani, Cesare Galluzzo, Michael Gambino, Federico Guerri, Asako Hishiki, Paolo Iacchetti, Ugo La Pietra, L’OrMa, Mirco Marchelli, Vincenzo Marsiglia, Kaori Miyayama, Elena Modorati, Albano Morandi, Gianni Moretti, Hiroyuki Nakajima, Ayako Nakamiya, Patrizia Novello, Shoko Okumura, Claudio Olivieri, Simone Pellegrini, Mara Pepe, Luca Piovaccari, Gianluca Quaglia, Mario Raciti, Alfredo Rapetti Mogol, Tetsuro Shimizu, Diego Soldà, Valdi Spagnulo, Giorgio Tentolini, Valentino Vago e Arturo Vermi.

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