A San Salvatore aumenta la differenziata e diminuisce la Tari

SAN SALVATORE MONFERRATO – A San Salvatore aumenta la differenziata e diminuisce la Tari per i cittadini. Attenti a separare carta, plastica e vetro, i sansalvatoresi hanno fatto salire la percentuale di raccolta dal 60% a più del 70%. Un risultato, ha sottolineato il sindaco Enrico Beccaria, frutto anche dell’introduzione dei sacchi col chip per il conferimento dell’indifferenziato che ora permetterà di alleggerire del 2,4% i bollettini della Tari.

La riduzione è stata approvata dalla maggioranza del Consiglio Comunale durante la seduta dello scorso 20 marzo. “Ma la minoranza vota contro e anziché appoggiare questo provvedimento, presenta quattordici interpellanze che rasentano l’ostruzionismo” ha commentato il primo  cittadino dopo la seduta “fiume” di lunedì sera in cui si è discusso anche  del piano delle alienazioni che secondo l’amministrazione comunale “potrà assicurare un futuro migliore al centro tennis attraverso una gestione privata (il centro sportivo è stato inserito fra le proprietà alienabili)”.

Per quanto riguarda la Tari, la riduzione del 2,4%, è “un segnale importante” ha aggiunto il sindaco che nel corso del Consiglio Comunale ha posto l’accento sui risparmi presenti nel piano finanziario e ha ricordato il sensibile aumento delle percentuali di raccolta differenziata.

La diminuzione per le famiglie sarebbe stata ancora maggiore se l’Amministrazione Comunale non avesse scelto di utilizzare una parte dei risparmi del piano finanziario per alleggerire l’inevitabile aumento per le attività produttive, causato dalla chiusura di un grande locale di ristorazione che ha comportato la distribuzione dei costi fissi su tutti gli altri esercizi. Per le utenze non domestiche l’impatto poteva essere pari al 7,6% e grazie all’intervento di mitigazione messo a punto dall’amministrazione, l’aumento sarà più contenuto: l’1,6%.

Il 27 marzo tornerà a riunirsi il Consiglio Comunale dedicato al Bilancio 2017 e saranno portate in dote dal precedente, quattro delle quattordici interpellanze della minoranza che non sono state discusse, per limiti di tempo, lunedì scorso. Da qui il giudizio del sindaco sull’atteggiamento della minoranza: “ritengo più che giusto che ogni consigliere ponga domande agli amministratori, ma sarebbe anche corretto che i membri della minoranza ascoltassero le risposte e nel successivo dibattito consigliare dimostrassero fattiva volontà a comprendere i problemi, senza arroccamenti sul ‘no’ a prescindere, per il bene della cittadinanza”.