4 Aprile 2017
05:00
Ancora nessun accordo per la delicata vicenda del lavoratori Telecity
PROVINCIA – Ancora nessun accordo sulla delicata vicenda dei 69 lavoratori del Gruppo Telecity a rischio licenziamento. Lunedì i legali dell’azienda hanno nuovamente incontrato i sindacati, Slc Cgil, Uilcom Uil, Fnsi, insieme a Rappresentanti dei Giornalisti, Stampa Subalpina, Associazione Lombarda Giornalisti, Rsa e Rsu.
“Qualche apertura c’è stata” ha spiegato Maurizio Sfondrini di Uilcom Uil, ma solo sulla possibilità di estendere i contratti di solidarietà fino alla fine di agosto. “Resta ferma” però la volontà della proprietà di chiudere le sedi di Torino e Genova e di attuare i 69 licenziamenti.
La pesante sciabolata taglierebbe via più della metà dei 116 dipendenti, impiegati anche ad Assago, Castelletto D’Orba e Alessandria, ma secondo il Gruppo è “indispensabile“per mantenere in piedi l’azienda, ha raccontato ancora il sindacalista della Uil. Per quanto riguarda le retribuzioni non ancora corrisposte ai lavoratori, invece, la proprietà resta in attesa dei contributi del Ministero.
La partita, comunque, non è ancora chiusa. Nel prossimo incontro, già fissato per il 10 aprile, i sindacati faranno un ulteriore tentativo per scansare tutti i licenziamenti, cercando soluzioni all’interno delle varie proprietà del Gruppo. Nel frattempo si spera anche in un intervento del Ministero che possa dare qualche nuova prospettiva a tutto il settore dell’editoria. In questi giorni, ha ricordato Sfondrini, si lavorerà poi anche al tavolo in Regione Piemonte “insomma, percorreremo tutte le strade possibili per trovare una soluzione per i dipendenti del Gruppo Telecity“.