Autore Redazione
sabato
22 Aprile 2017
00:23
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Eventi - Alessandria

Le parole della storia e il silenzio della spiritualità. Recensione di “Ecce Homo” al Teatro San Francesco

Le parole della storia e il silenzio della spiritualità. Recensione di “Ecce Homo” al Teatro San Francesco

ALESSANDRIA – E’ di fronte alla sala tutta esaurita del Teatro San Francesco che Corrado Augias ha presentato, venerdì 21 aprile, “Ecce Homo”, da lui scritto e ispirato al suo libro , “Le ultime diciotto ore di Gesù”, con le musiche di Valentino Corvino e la regia di Angelo Generali.

Il protagonista non ha bisogno di presentazioni e così il suo metodo storico-giornalistico di procedere, con la signorilità e la competenza che sempre l’ha caratterizzato. Si definisce un ateo con a cuore la spiritualità e la sua indagine, premette fin da subito, non è teologica, ma storica.  La lezione si fa narrazione e poggia sulle basi della geografia e della storia dell’epoca, del dominio romano e delle rivalità tra popolazioni. Le fonti sulla vita di Gesù sono i vangeli ortodossi e non, come il vangelo di Giuda, illuminante circa il tradimento di quest’ultimo. Sullo sfondo l’ ”Ecce Homo” di Antonio Ciseri e brani di film cult, come “Il vangelo secondo Matteo” di Pasolini e “Il Re dei Re”.

Augias passa attraverso i fatti, spiegando con la semplicità del divulgatore che nulla omette ma tutto collega, quasi sempre a braccio, senza mai perdere il filo di una vicenda che tutti crediamo di conoscere. L’accento è posto sulla straordinarietà del personaggio di Gesù, erroneamente tramandato come mite e buono, bensì animato da una fiamma visionaria travolgente. Convince la serietà nei confronti della religione, dei suoi testi sacri e dei suoi simboli e convince ancora di più perché suffragata da serie ricerche storiche. Soprattutto conquista l’attenzione alle parole tramandate dai vangeli, senza la quale la religiosità diventa inutile superstizione.

Al Teatro San Francesco il numerosissimo pubblico ha seguito con l’attenzione che si riserva a ciò che è vicino e importante una vicenda antica e oscura, che termina con una resurrezione che forse significa presenza nel silenzio della coscienza di ognuno. La parola “Silentium” campeggia sul fondo ed è lì che ha luogo la spiritualità.

La lezione di un grande maestro che non smette di sorprendere e che si vorrebbe continuare ad ascoltare.

“Ecce Homo” è stato il penultimo appuntamento della stagione MARTE al Teatro San Francesco, il prossimo appuntamento sarà “La locandiera” della Compagnia Stregatti, venerdì 12 maggio.

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