28 Aprile 2017
12:25
Sul commercio cittadino le prime schermaglie tra i candidati sindaco
ALESSANDRIA – Una grande risposta di pubblico, giovedì sera, all’evento “Alessandria di Domani”, il dibattito tra i candidati a sindaco di Alessandria organizzato da Ascom Confcommercio in una Sala Ferrero del Teatro Comunale tutta esaurita. Assenti sul palco Cesare Miraglia, “per un malinteso” ha detto il presidente Vittorio Ferrari, e Renato Kovacic, comunque in platea ma a un passo dal rinunciare alla corsa per Palazzo Rosso a causa di problemi di salute.
Davanti a più di 200 persone Michelangelo Serra, Gianni Ivaldi, Rita Rossa, Emanuele Locci, Oria Trifoglio e Gianfranco Cuttica di Revigliasco, si sono confrontati su Mobilità, Accessibilità e Gestione della città, i tre macrotemi dedicati al commercio e sui quali ognuno aveva al massimo quattro minuti di tempo per argomentare le proprie ragioni.
A strappare i primi applausi dalla platea è stato Gianfranco Cuttica di Revigliasco. Il candidato della coalizione di centrodestra ha sfruttato al meglio la possibilità, (offerta dal caso visto che l’ordine di intervento è stato sorteggiato, ndr) di parlare per ultimo.
“Come è possibile parlare di agevolazioni sul costo degli stalli nei parcheggi per agevolare l’accessibilità se un soggetto privato come la Line di Pavia ha acquistato la maggioranza di Amag Mobilità” ha sottolineato Cuttica “e sui parcheggi sarei favorevole ai quelli multipiano. Alessandria si deve aprire al mondo, diventare la porta del Monferrato. Il centro deve essere vivibile, può essere chiuso solo a fronte di un importante sviluppo. Ma io penso che il problema del centro sia un altro: è meno abitato di prima. Servono agevolazioni sulla ristrutturazione degli edifici, abbassare gli oneri di urbanizzazione. E poi perché i negozi devono pagare tasse così alte per poi avere al piano di sopra dei profughi che scendono in strada in mutande? Sul futuro il dialogo col privato, la cosiddetta sussidiarietà orizzontale, è ormai diventata un’esigenza imprescindibile.”
Dopo un primo intervento forse troppo “tecnico” e soprattutto oltre il limite dei quattro minuti, l’attuale sindaco uscente Rita Rossa ha avuto modo di replicare a Cuttica, nella seconda tornata di interventi. “Col partner privato abbiamo già definito delle agevolazioni per i parcheggi. Le tasse che i commercianti devono pagare? È facile strappare applausi dicendo che si devono abbassare ma non abbiamo il potere di farlo. Le normative sono chiare, spetta al Parlamento cambiarle” la risposta dell’attuale sindaco, alle sollecitazioni sull’argomento arrivate, oltre che da Cuttica, anche da Locci e da Trifoglio. “Come amministrazione abbiamo portato avanti con Ascom dei progetti condivisi, come il Green Design. Abbiamo stanziato 120 mila euro per l’acquisto di mezzi elettrici per il trasporto. Abbiamo attuato la revisione del piano regolatore generale. In questo lustro breve di legislatura ci siamo impegnati innanzitutto a risanare i conti e a salvare i livelli occupazionali, per poi mettere mano sulle varie criticità. Prima del dissesto si poteva contare su risorse ingenti, ora non più. Ma ad oggi sono tanti i cantieri ad Alessandria, con lavori in corso. Ora la collaborazione pubblico/privato è fondamentale. Serve uno studio e una analisi insieme anche a soggetti privati sul centro e noi non prevediamo la sua chiusura. Lo spazio pubblico deve restare aperto ma serve una regolamentazione. Abbiamo appena presentato il piano urbano della mobilità sostenibile e ricavato circa 200 posti auto nell’area ex Gil e in piazza Alba Iulia.”
Michelangelo Serra, del Movimento 5 Stelle, ha promesso in caso di elezione di non autorizzare più l’insediamento di nuovi grandi centri commerciali periferici. “Siamo favorevoli a una progressiva pedonalizzazione del centro, delle vie principali, una volta risolti i problemi di viabilità urbana. Abbiamo messo a punto un piano di investimenti per riqualificare i marciapiedi, eliminare le barriere architettoniche e semplificare la viabilità di accesso. Servono piste ciclabili dal centro ai sobborghi. Da parte nostra il sostegno al commercio di prossimità ci sarà sempre: i soldi spesi dai cittadini devono restare sul territorio. I parcheggi in centro, poi, sono troppo cari. Noi pensiamo di destinare ai cittadini una parte degli stalli dei parcheggi a fianco dei centri della grande distribuzione. I mercati vanno incentivati, ora stanno soffrendo. Serve un nuovo regolamento sugli eventi, ed è importante incentivare le feste di strada.”
Anche Gianni Ivaldi, delle liste civiche Led e Riaccendiamo Alessandria, punta a una chiusura del centro al traffico “a medio/lungo termine. Nell’immediato occorre allargare la zona a traffico limitato, di concerto con i commercianti. Oggi Alessandria non ha un piano urbano di mobilità sostenibile, serve ridurre le congestioni di traffico. I parcheggi devono trovarsi attorno al centro commerciale naturale. Servono più linee di trasporto pubblico, comprese quelle elettriche.” Tra le proposte lanciate da Ivaldi spiccano il bike e car sharing, e le convenzioni con i taxi che favoriscano anche il cosiddetto “taxi collettivo”, oltre a servizi di trasporto per non vedenti e non udenti. “Fondamentali le piste ciclabili, e una regolamentazione del traffico a seconda delle fasce orarie. Proponiamo la creazione di una app in grado di far vedere dove si svolgono gli eventi in città. Occorre valorizzare i sobborghi, diventati oggi dei dormitori. Ma anche in città ci sono dei non luoghi, come ad esempio i Giardini Pittaluga: sarebbe opportuno agevolare la nascita di negozi o attività di ristorazione, come una pasticceria o una caffetteria, che valorizzerebbero tutta l’area. Tra le iniziative degli ultimi tempi ho molto apprezzato “Aperto per Cultura”, una iniziativa che deve crescere nel tempo. Ad oggi però sono solo due gli eventi internazionali che coinvolgono Alessandria: il motoraduno dei centauri e il concorso di chitarra classica Pittaluga. Servirebbe rilanciare la Fiera di San Giorgio.”
Emanuele Locci, della Lista Locci Sindaco, si è detto contrario alla chiusura del centro: “Ad oggi è una ipotesi inimmaginabile. Va riorganizzato il trasporto pubblico locale, ancora oggi ci sono le linee di 40 anni fa, occorre creare le condizioni per favorire l’accesso al centro storico, magari con parcheggi a tempo. Promuovere la mobilità anche da fuori Alessandria, anche a livello extraregionale, sfruttando l’ottima posizione strategica di Alessandria. Accoglienza vuol dire anche una città più pulita e per questo” ha proposto Locci “servirebbero multe più salate per chi la sporca, anche fino a 516 euro. Per avere una bussola precisa su cosa fare occorrerebbe una Agenzia di Sviluppo del Territorio dove tutti i soggetti coinvolti e protagonisti possono trovarsi e decidere cosa fare, senza imposizioni da parte del Comune.”
Oria Trifoglio, leader del Quarto Polo-Patto per Alessandria, è l’esponente andato più controcorrente: “La mobilità e l’accessibilità non sono le cause principali della crisi del piccolo commercio. Le tasse, invece, sì. Se ne pagano troppe. Su questo servono delle agevolazioni, servono interventi sulla concorrenza sleale. E poi è dagli anni ’80 che si parla di riqualificare il centro cittadino e siamo ancora qui a parlarne. Io sono favorevole alla pedonalizzazione: importante è la mobilità ecologica. Anche a mio parere servirebbero agevolazioni per i parcheggi. E poi è fondamentale il capitolo sobborghi, con gli abitanti che ad oggi non riescono a raggiungere il centro. Sulla gestione della città tutte le associazioni di categoria devono essere nostri interlocutori, sono fondamentali.”
Foto di Ilaria Cutuli