15 Maggio 2017
05:33
Teatro e letteratura per riflettere sull’utopia dell’Europa
ALESSANDRIA – Lunedi 15 maggio il Teatro Comunale di Alessandria ospiterà la manifestazione “Classici Contro – Utopia/Europa”, un’iniziativa ideata e promossa dall’Università “Ca’ Foscari” di Venezia e approdata ad Alessandria grazie allo sforzo congiunto dell’Università del Piemonte Orientale e del Comune di Alessandria.
“Classici Contro” nasce come un grande laboratorio aperto, curato da Licei e Università, intorno ai temi del progetto e con il coinvolgimento in particolare dei giovani; seminari di studio, di approfondimento e di discussione, collegati anche alle lezioni sui testi antichi, con letture e azioni teatrali.
Il tema scelto per l’edizione 2017 è “Utopia (Europa) – Ovvero come diventare cittadini europei” ed è stato così descritto dai promotori del progetto: «Un’Europa dell’economia non basta, un’Europa del privilegio non ha senso. Ci vuole un’Europa dei pensieri, un’Europa dei cittadini che vivono insieme e che si confrontano, una coscienza plurale e collettiva, il contributo delle molte lingue e delle diverse culture che si intrecciano e che sanno riconoscere qualche fondamento importante in comune. E allora ricominciare dai classici può essere una buona via. Per riflettere ci prendiamo come spunto il cinquecentenario dell’Utopia di Thomas More: sarà un buon libro per meditare sulla nostra utopia europea. E, naturalmente, i nostri tremila anni di pensieri, proprio a cominciare dai classici antichi, forse possono aiutarci».
Ad Alessandria l’iniziativa vedrà la partecipazione dei docenti dell’UPO Luigi Battezzato (Letteratura greca – Dipartimento di Studi Umanistici) e Stefano Quirico (Storia del pensiero politico – Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze politiche, economiche e sociali) e degli studenti dei licei alessandrini “Plana” (Liceo classico e musicale) e “Saluzzo” (Liceo lnguistico).
Luigi Battezzato interverrà su “La città dei porci e la città dei filosofi: Platone, Aristofane e l’Utopia”, in cui prenderà spunto dalla “Repubblica” di Socrate, dove viene delineata la città ideale in cui regnano (controvoglia) i filosofi e in cui donne e uomini vivono in piena uguaglianza e in comunione di beni. «Una città – spiega il professor Battezzato – che tuttavia può esistere solo grazie a una rigida censura e ad una gerarchia sociale decisa da una élite e che si contrappone alla ‘città dei porci’: misera, ma giusta ed egualitaria. La bella città dei filosofi ha un vantaggio enorme sulla città dei porci: sa fare la guerra, sa difendersi e sa attaccare. Questa utopia violenta vale la pena di essere attuata?»
“L’unità europea tra realismo e utopia” è invece il titolo dell’intervento di Stefano Quirico: «Se l’idea di Europa ha salde radici nella cultura antica, quella più specifica dell’unità europea si è ritagliata uno spazio solo in età moderna e contemporanea, per poi affermarsi con il processo di integrazione avviato nel 1950. L’europeismo maturo, ben testimoniato dal novecentesco Manifesto di Ventotene, ha tuttavia affiancato alla matrice idealistica una componente realistica, rappresentata dalla riflessione sulle istituzioni politiche necessarie per dare concretezza a principi e valori. E proprio in questa combinazione fra idealità e pragmatismo va cercata una risposta alla crisi prolungata che il progetto europeo sta vivendo ai giorni nostri».
L’azione presentata dagli studenti dei licei “Plana” e “Saluzzo” si articolerà invece in tre momenti. Nel primo, “La ragione non è utopia”, una comunicazione teatrale con tre punti di vista sulla “Medea” di Euripide apre interrogativi sulla condizione dello straniero e della donna allora e oggi. Nel secondo, “L’utopia dell’avanguardia musicale europea”, si offrono esempi della musica d’arte chitarristica del XX secolo. Nel terzo, “L’isola che non c’è”, a 500 anni dalla pubblicazione di “Utopia” di Thomas More alcuni allievi realizzano la lettura di passi con spunti di riflessione straordinariamente attuali, accompagnata dalle immagini dell’Isola e della Città ideale nei repertori visivi della modernità.
Lo spettacolo andrà in scena lunedì 15 maggio, presso il Teatro comunale di Alessandria (presso la Sala Zandrino) a partire dalle ore 20:45.