“Pari-Nam”, la mutazione nel nuovo spettacolo di TeatrOkapì a Cascina Valdapozzo

QUARGNENTO – “Pari-Nam”, termine sanscrito per indicare il mutamento, è il nuovo spettacolo prodotto da Valdapozzo e TeatrOkapì, per la regia di Tommaso Massimo Rotella,  in anteprima sabato 27 maggio alle 21.30 a Cascina Valdapozzo, un luogo in aperta campagna a pochi chilometri da Quargnento.

Ogni anno a Valdapozzo viene proposta una rassegna estiva di musica e teatro, in un contesto immerso nel paesaggio, dove un pagliaio è diventato un teatro schermato da una vetrata, che separa dal cielo stellato. Sono di casa qui Alessia Brisone e Giancarlo Adorno, che vi hanno presentato, dal 2012, anno del loro sodalizio artistico con la fondazione di TeatrOkapì, i loro lavori (tra i quali “Ti affetto” e  ‘Viaggio pregiudiziale’, entrambi con la regia di Tommaso Massimo Rotella e ‘iPheasant’, regia di Davide Sannia) che poi hanno preso il volo verso altre rassegne.

II loro modo di porsi in scena fa riflettere e spiazza, lo stile è ironico ed emozionante. In “Pari-Nam”, da loro ideato e interpretato, il taglio è leggero, le battute ironiche si alternano a momenti seri e prevalgono momenti di intensa gestualità legata alla musica, qui composta e suonata dal vivo da Luca Serrapiglio.

L’argomento è imperniato su input legati al mutamento, senza dare soluzioni e al fine di sollecitare riflessioni. La locandina dello spettacolo è un simbolo giapponese (l’Enfo) che significa forza-universo, mentre Parinam in sanscrito significa cambiamento. Nel titolo, “Pari- Nam” è  diviso in due termini e suggerisce due nomi in una coppia uomo-donna. Sono infatti momenti diversi e dialoghi fulminei nell’ambito di un rapporto di coppia che si trasforma. “C’è un filo conduttore che è la storia di una coppia che si interroga sul mutamento in dialoghi slegati tra loro ma alla fine collegati. Vuole essere uno stimolo al ragionamento individuale…il cambiamento può portare al dolore, alla perdita della serenità e alla non accettazione. È alla base della nostra vita ”, spiega Alessia Brisone, “Siamo andati io, Giancarlo e un tavolo (elemento essenziale di scena), che avevamo visto a Valdapozzo e che ci era piaciuto, da Tommaso Massimo Rotella. Lui si è innamorato di questo tavolo e ce ne ha dato una modalità di utilizzo particolare che dà risalto allo spettacolo”, anticipa a proposito del taglio registico e della soluzione scenica.

Per informazioni sullo spettacolo e sulla rassegna  Valdapozzo Spettacolare : 340 234 2557  –  http://www.valdapozzo.org