31 Maggio 2017
05:37
Due corazzate, un solo obiettivo: l’Alessandria cerca l’impresa a Lecce
LECCE – Come l’anno scorso un’altra grande piazza del sud si frappone tra Alessandria e il sogno serie B. Dodici mesi fa i ragazzi di Gregucci, eroi di Coppa Italia, non riuscirono a imporsi “nell’inferno” rossonero dello Zaccheria di Foggia. Questa volta non dovrà essere così: circa 13 mila tifosi giallorossi saranno pronti a colorare il “Via del Mare” per la gara d’andata dei quarti di finale playoff di Lega Pro tra il Lecce e i grigi. Ieri è stata infatti superata quota 12 mila supporters ed è molto probabile che, entro questa sera, si possa quasi arrivare a 13 mila. La squadra di mister Pillon dovrà fare la voce grossa contro un’altra compagine costruita per la serie B che, come l’Alessandria, è reduce da una stagione in chiaroscuro, dove non tutto è andato per il verso giusto ed è servito un cambio in corsa dell’allenatore.
Rispetto all’Alessandria il Lecce si è potuto preparare in anticipo ai playoff dal punto di vista mentale: la sconfitta nello scontro diretto col Foggia ha di fatto esaurito le residue speranze di serie B diretta qualche settimana prima rispetto ai grigi, che addirittura hanno accarezzato il sogno promozione per ben 26 minuti nell’ultima di campionato.
Ma tutto questo non deve rappresentare un alibi: affrontare una grande come il Lecce rappresenta un’opportunità da non perdere per voltare definitivamente pagina dopo la delusione del girone di ritorno. Superare un test così probante rappresenterebbe, per Sosa e compagni, una importante iniezione di autostima dopo le tante occasioni sciupate. Già contro la Casertana la squadra mandrogna ha dimostrato di essersi subito calata nel clima da battaglia dei playoff: ora serve un altro, decisivo, passo.
A fronte di una sorte non certo benevola con i grigi nel sorteggio c’è però da considerare il fattore Moccagatta: sfidare una grande squadra come il Lecce in 180 minuti significa poter contare sul match di ritorno (in programma domenica alle 18, ndr) ancora tutto da scrivere, questa volta con il popolo grigio alle spalle. “Onorate la maglia grigia” hanno cantato dalla Nord al termine della gara vinta contro la Casertana. Questa è l’unica ricetta possibile per ricucire un’intesa tra squadra e pubblico messa a repentaglio dagli ultimi deludenti mesi.
Per il match di questa sera mister Pillon non potrà disporre di Piccolo in difesa. Il difensore non ha recuperato dall’infortunio subito contro la Casertana e sarà sostituito da capitan Sosa. Ce la fa Iocolano ma partirà dalla panchina. Davanti Evacuo è in ballottaggio con Bocalon per un posto a fianco di Gonzalez. Sembra proprio la volta buona per il numero 32, alla ricerca della prima maglia da titolare in questa post season.
Questi quindi i possibili undici grigi: Vannucchi tra i pali, Celjak-Sosa-Gozzi-Barlocco in difesa, Marras-Cazzola-Nicco-Fischnaller in mezzo, Gonzalez-Evacuo in attacco. In panchina scalpita Sestu e, considerata la posta in palio e la cornice da serie A di questa sera, potrebbe essere proprio lui l’arma in più da utilizzare a gara in corso.
Tre i diffidati in casa mandrogna: Cazzola, Gonzalez e Bocalon.
“Dal punto di vista psicologico ho dovuto dosare la carica perché la squadra ha grandi motivazioni” ha detto ieri in conferenza stampa mister Rizzo, tecnico dei salentini “Siamo consapevoli di poter conquistare qualcosa di importante. Rispettiamo l’Alessandria, ma non la temiamo. Conoscendo la mia squadra non ho preoccupazioni. Il pubblico sarà sicuramente importante, già domenica scorsa hanno incitato la squadra e la spinta dei tifosi ci darà una grande mano. Dovremo giocare con rispetto e coraggio, così verrà fuori una grande prestazione”.
La squadra scenderà in campo con un 4-3-3 formato da Perucchini tra i pali, Lepore, Cosenza, Giosa e l’ex grigio Ciancio in difesa, Arrigoni in regia con a fianco Costa Ferreira e Mancosu, mentre in attacco il bomber Caturano sarà affiancato da Pacilli e Doumbia, con Marconi pronto a subentrare a gara in corso. Cinque i diffidati tra i giallorossi: Arrigoni, Cianco, Lepore, Marconi e Costa Ferreira.