22 Giugno 2017
05:00
Terme di Acqui: scatta lo stato di agitazione
ACQUI TERME – Stato di agitazione e blocco degli straordinari per i lavoratori del comparto termale e i dipendenti del Gran Hotel Nuove Terme di Acqui Terme. Dopo l’assemblea con i lavoratori, Uiltucs Uil, Filcams Cgil e Fisascat Cisl mercoledì hanno fatto scattare la protesta per lanciare un chiaro messaggio alla proprietà, la Finsystems, e all’amministrazione comunale di Acqui.
Interrotti due mesi fa i rapporti sindacali con l’azienda, i sindacati hanno deciso di puntare i riflettori su situazioni definite “non più accettabili” che starebbero compromettendo la stabilità lavorativa del personale e, di conseguenza, la qualità del servizio offerto. Il piano industriale, a ormai un anno dall’arrivo della nuova proprietà, rimane un mistero per i sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil. Un silenzio per le parti sociali dettato da una mancata programmazione per l’alta stagione ormai in corso. “Anzi rispetto alle già precarie condizioni di lavoro degli anni passati, quest’anno si registra un peggioramento del servizio offerto e delle condizioni lavorative” hanno sottolineato Uiltucs, Filcams e Fisascat, che segnalano anche una “riduzione del personale stagionale assunto, l’utilizzo massiccio dei voucher e contemporaneamente un aumento esponenziale dei carichi di lavoro da parte di chi è in forze”.
“Si erano create grosse aspettative di cambiamento, ma questo non è avvenuto” hanno tuonato i sindacati che mercoledì hanno quindi fatto scattare lo stato di agitazione.