28 Giugno 2017
08:00
Seguendo Asti Teatro 39
ASTI –
E’ veramente ricco il programma di Asti Teatro 39, articolato nei due cartelloni Nuove Visioni e Asti Teatro per la città, ma soprattutto segna una svolta verso la drammaturgia nuova, giovane e di altissima qualità. Emiliano Bronzino ne ha curato la direzione artistica e ha privilegiato prime nazionali di compagnie giovani ma già affermate, spettacoli pluripremiati tra cui i due premi UBU ex equo 2016 e locazioni nel centro storico della città. Lo spettatore è portato a seguire un percorso che si snoda nelle vie e nelle piazze, passando da luoghi di grande fascino come lo Spazio Kor, la ex chiesa di San Giuseppe, fulcro , da un anno a questa parte, di teatro e partecipazione alla vita culturale, il Diavolo Rosso, i cortili del centro. Asti Teatro per la città ha fatto delle piazze stesse luoghi di teatro e di performance artistiche, trasformando la città in un teatro a cielo aperto.
Asti Teatro 39 durerà sino al 2 luglio ed ogni giorno sono tanti gli spettacoli proposti, dal tardo pomeriggio alla seconda serata. Nelle giornate di mercoledì 28 e giovedì 29 giugno tra i tanti appuntamenti, non si possono non segnalare “Io, Caravaggio”, (mercoledì 28 alle 20 al Diavolo Rosso) di e con Cesare Capitani, che finalmente arriva in Italia in anteprima dopo circa 430 rappresentazioni in Francia, e “Io sono il proiettile” di e con Edoardo Ribatto (28 giugno alle 22 alla sala Pastrone). Ispirato alla vita e all’opera di Yuri Markus Daniel, scrittore russo dissidente, lo spettacolo è un radiodramma per attore solo e vocoder, dove il protagonista, unico corpo, presta voce a dodici personaggi.
Giovedì 29 giugno i primi due appuntamenti appartengono al cartellone Asti Teatro per la città. “Xstream” (ore 19 Spazio Kor) , con la regia e la coreografia di Caterina Mochi Sismondi, è uno spettacolo di danza acrobatica e tecniche circensi, dove tre performer si muovono in uno spazio vuoto, dando la percezione di essere continuamente in bilico, sospesi tra sogno e realtà, Burattinarte (alle 20 , in piazza San Secondo) è un omaggio alla tradizione dei burattini. Per Nuove Visioni ritornano I Sacchi di Sabbia con il radiodramma animato “I 4 moschettieri in America” (Diavolo Rosso ore 21), dove gli eroi di Dumas diventano protagonisti dell’America degli anni ’30 dei gangster e delle pupe. L’ultimo spettacolo di giovedì è una prima nazionale, un testo su Bertrand Russel, una grande mente e un difensore anzitempo della libertà di pensiero: “La conquista della felicità” con Stefano Pietro Detassis (Cascina del racconto ore 22.30).
BIGLIETTI: Tutti gli spettacoli sono a pagamento tranne dove diversamente specificato. Biglietti: 10 euro intero 7 euro ridotto abbonati stagione Teatro Alfieri e over 65 – 5 euro ridotto studenti under 25 – 15 euro biglietto giornaliero – Abbonamento a 20 spettacoli 100 euro – Abbonamento a 10 spettacoli 50 euro – Speciale abbonamento a 5 spettacoli riservato a ragazzi under 25: 20 euro – La speciale card “Asti Teatro under 18” dà diritto a 5 ingressi gratuiti e può essere richiesta alla cassa del Teatro Alfieri da giovani sotto i 18 anni.
Per informazioni e prenotazioni: 0141.399057-399040
Biglietteria Teatro Alfieri (aperta tutti i giorni con orario continuato dalle 10 alle 16 e nei luoghi del festival un’ora prima dell’inizio delle rappresentazioni)
Programma completo su: www.astiteatro.it www.comune.asti.it www.facebook.com/AstiTeatro www.twitter.com/astiteatro
PROGRAMMA DI ASTI TEATRO 39 DA MERCOLEDI’ 28 GIUGNO AL DOMENICA 2 LUGLIO
Mercoledì 28 giugno
Asti Teatro per la città
Cripta di Sant’Anastasio (Corso Alfieri 375)
Ore 18,30
Guerra e Pace – moving museum (cortometraggio)
INGRESSO LIBERO
Dopo il successo de “Le pietre parlano”, prosegue il progetto teatrale di alternanza scuola lavoro organizzato da Comune di Asti e Uffici Musei, in collaborazione con l’associazione culturale Davide Lajolo e il Liceo Artistico “Benedetto Alfieri” di Asti, viene proiettato il cortometraggio della rappresentazione “Guerra e Pace – moving museum”.
Asti Teatro – Nuove Visioni
Diavolo Rosso
Ore 20 ANTEPRIMA
Io Caravaggio
Di e con Cesare Capitani e Laetitia Favart
Ispirato al romanzo di Dominique Fernandez « La course à l’abîme »
Direzione d’attore di Nita Klein
Luci di Dorothée Lebrun
Canti tratti da opere di Claudio Monteverdi, Giulio Caccini,
Michelangelo Grancini, Carlo Gesualdo eseguiti a cappella
Lo spettacolo è sostenuto dell’Istituto Culturale Italiano di Parigi
Il testo dello spettacolo “Io, Caravaggio” è pubblicato da Triartis
“Caravaggio rivive, davanti agli occhi dello spettatore, l’infanzia nel piccolo borgo lombardo, l’approccio alla pittura, i primi problemi con la giustizia, la fuga a Roma nella speranza di fare fortuna. Nella Città Eterna il giovane Michelangelo, grazie a pochi quadri carichi di una forza e di un erotismo mai visti, sconvolge la pittura e raggiunge la gloria. I potenti se lo contendono, i cardinali lo proteggono e rapidamente diventa il pittore ufficiale della Chiesa. Ma Caravaggio è un uomo dal carattere violento e solitario: un vero ribelle che rifiuta ogni compromesso, ogni vantaggio che il suo talento e i suoi contatti potrebbero garantirgli. Il suo modo di vivere è una costante provocazione, un affronto continuo alla morale: prende come modelli per i suoi quadri prostitute, malfattori e vagabondi; ama uomini e donne scegliendo spesso tra le pieghe più sordide della società; è sempre pronto a usare i pugni o la spada… In breve i processi a suo carico si moltiplicano: passa lunghi periodi in prigione, assapora il gusto amaro del declino e della miseria, si macchia di omicidio e viene condannato a morte. Si vede costretto a fuggire e ad errare tra Napoli, Malta, la Sicilia… La sua vita terminerà, in modo tragico e misterioso, su una desolata spiaggia al nord di Roma. Il racconto, vivo e palpitante, a tratti diverte con la sua ironia, a tratti fa riflettere grazie alla sua perspicacia, più spesso commuove perchè Caravaggio vi confessa anche i più intimi
pensieri, le sue angosce più vive. Apre il cuore e mostra la parte più cupa dell’anima”. Cesare Capitani
Asti Teatro per la città
Teatro Alfieri
0re 21
Spettacolo vincitore Asti Teatro Ragazzi
Edipo e la sfinge
Liceo classico Vittorio Alfieri, IV Ve v ginnasio, I, II, III liceo
INGRESSO LIBERO
Asti Teatro – Nuove Visioni
Sala Pastrone
Ore 22,30
Io sono il proiettile
(espiazione)
radiodramma per attore solo e vocoder
di e con Edoardo Ribatto
produzione Associazione Culturale Masca in Langa
Liberamente ispirato all’opera e alla vita di Yuri Markus Daniel, scrittore russo, dissidente, processato e condannato per reati d’opinione, Io sono il proiettile è una storia sull’identità, scritta in forma di radiodramma. Una narrazione agita e sonora, una recitazione iperreale, un corpo a più voci per 12 personaggi, un attore, tre microfoni, un vocoder e uno schermo che offre la controparte visiva. Nella Russia degli anni ’60, un uomo viene accusato ingiustamente di essere un delatore. In un attimo tutti quelli che conosce gli voltano le spalle. Mentre il suo mondo si sgretola, conosce in un locale uno scrittore in crisi di coscienza. Quell’incontro cambierà la loro vita per sempre.
Giovedì 29 giugno
Asti Teatro per la città
Spazio Kor / Teatro Giraudi
Ore 19
Xstream
blucinQue
Un progetto di Caterina Mochi Sismondi e Paolo Stratta
Regia e coreografia Caterina Mochi Sismondi
Collaborazione all’allestimento Lucio Diana
Con Jonnathan Rodriguez Angel, Camilo Jimenez, Lukas Vaca Medina, Ruairi Mooney Cumiskey
Live electronics, vocoder, tromba Giorgio Li Calzi
Coproduzione blucinQue | Qanat Arte e Spettacolo in collaborazione con Fondazione Cirko Vertigo
Xstream è un trio di uomini, un lavoro su disequilibrio estremo e flusso continuo, con musica live.
Danza acrobatica e tecniche circensi, corpo in continuo spiazzamento. Tre performer si muovono in uno spazio vuoto, dando la percezione di essere continuamente in bilico, sospesi tra sogno e realtà, in un vortice di idee, parole, musica e movimento, inarrestabili.
La cadenza è veloce, il ritmo incalza, forse un attimo di pausa aiuta il respiro: uno, due, tre… si ricomincia! Il desiderio di spingersi oltre il limite, rimanendo nel flusso continuo del tempo e della ripetizione.
Il concetto di estremo è connaturato con quello di acrobata (ἀκροβάτης), la cui etimologia greca ci consente di investigare tra altezza, estremità e movimento, quindi sia il camminare sulle estremità, sulle mani e sui piedi, sia sulle punte, sia anche il procedere verso l’alto, sia in equilibrio sul cavo d’acciaio, sia su un palo che ci indica una direzione. Mutare le altezze costantemente e così cambiare il punto di vista.
Tre storie, tre corpi, tre tecniche su musica live.
Asti Teatro per la città
Piazza San Secondo
Dalle ore 20
Burattinarte
Festival internazionale del teatro di figura
INGRESSO LIBERO
dalle 20,00 alle 23,00 Blink Circus (Frosinone) installazione d’arte viaggiante
dalle 21,00 alle 24,00
Marco Grilli (Torino) Le Farse di Gianduia 2 repliche
Gianluca Di Matteo (Napoli) Le Guarattelle di Pulcinella 2 repliche
ore 22,00 sul palco Compagnia Roggero (Varese) Il principe Ranocchio
Quest’anno un omaggio alla tradizione dei burattini: I burattini a guanto più classici con un confronto fra le guarattelle napoletane e le farse di Gianduja; I burattini della Compagnia Roggero che rivisitano una fiaba classica e una piccola, unica, mostra itinerante in cui le immagini e le figure si ispirano, rivisitandolo, al classico mondo dello spettacolo errante.
Un invito a ben conoscere e praticare la tradizione anche per poterla innovare e superare facendo umilmente e sapientemente tesoro delle sue tecniche e dei suoi saperi.
GIANLUCA DI MATTEO
Le Guarattelle di Pulcinella
In teatro le guarattelle sono gli spettacoli tradizionali dei burattini napoletani. Sono antichi canovacci , fatti risalire al 1600 dove Pulcinella si incontra e si scontra con le figure tipiche del teatro popolare
Dopo secoli che questo spettacolo si tramanda girando tutto il mondo sulle braccia dei burattinai, sono 15 gli anni che Gianluca Di Matteo lo presenta nel suo teatrino.
Pulcinella lo conosciamo tutti. Forse però non tutti conoscono la sua voce quando fa lo spettacolo di burattini. Una voce magica e potente che si tramanda con una antica e misteriosa tecnica dal maestro al suo allievo.
“Le guarattelle di Pulcinella” è uno spettacolo pieno di vita e con un ritmo travolgente.
MARCO GRILLI
Le farse di Gianduja
Marco grilli, figlio d’arte, erede della tradizione delle Marionette Grilli presenta due farse del tradizionale burattino piemontese. I diavoli di gianduja è una farsa che prende spunto dalla Farina del Diavolo, testo burattinesco popolare della metà ‘800, in cui due diavoli decisi a conquistare Torino si ritrovano a dover affrontare il ” paladino” della Città, ovvero Gianduja, armato di astuzie e bastone. Serenata a Giacometta è una “bagatella” ispirata alla guarattella napoletana di Pulcinella. E’ Gianduja a cantare la bella serenata a Giacometta, quando arriva la guardia che, per disturbo alla quiete pubblica lo vuole arrestare. Un interessante confronto su canovacci popolari che, ora come sempre, si contaminano, trasformandosi a seconda delle caratteristiche dei protagonisti.
COMPAGNIA ROGGERO
Il Principe Ranocchio
Una re-interpretazione in chiave comico-moderna della celebre favola dei fratelli Grimm. Uno spettacolo
divertente in cui pur nel rispetto della tradizione si ironizza su alcuni aspetti della vita contemporanea. Temi musicali composti appositamente per lo spettacolo ne accompagnano lo svolgimento.
BLINK CIRCUS
Un’installazione d’arte viaggiante unica al mondo.
Uno spettacolo itinerante in stile anni ’20 in un piccolo chapiteau al cui interno si trovano 7 installazioni in stile circense tutte contenenti fotografie in stile surrealista-circense in miniatura.
Una fiaba fotografica in 7 capitoli realizzata dall’artista Lorenzo Mastroianni
Tutte le 130 immagini si possono osservare solo ed esclusivamente con lenti d’ingrandimento e particolari lampade che verranno consegnate ai visitatori (10 per volta ) dall’artista all’ingresso dello chapiteau.
Lo spettatore verra’ avvolto in questo percorso onirico da musiche luci e suoni sincronizzati che accompagneranno il tragitto alla scoperta di questo mondo fotografico-circense in miniatura …senza limite di tempo.
Asti Teatro – Nuove Visioni
Diavolo Rosso
Ore 21
I 4 moschettieri in America
Radiodramma animato
I sacchi di sabbia
testo Giovanni Guerrieri
costruzioni sceniche Giulia Gallo
disegni Guido Bartoli
con Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Giulia Solano la partecipazione di Guido Bartoli
e le voci di Marco Azzurrini, Gabriele Carli, Paolo Castellano, Enzo Illiano, Carlo Ipata, Matteo Pizzanelli, Federico Polacci, Daniele Tarini
regia Giovanni Guerrieri e Giulia Gallo con la collaborazione di Giulia Solano
Produzione: Associazione Teatrale Pistoiese/I Sacchi di Sabbia con il sostegno di Regione Toscana
Nell’ottobre 1934 – dieci anni dopo l’inizio ufficiale in Italia delle trasmissioni radiofoniche – andò in onda la prima puntata de I 4 moschettieri «parodia di Nizza e Morbelli con musiche di E. Storaci»: la radiorivista (così venne definita ai tempi) si impose in poche settimane come un vero e proprio fenomeno di costume, contribuendo decisamente alla diffusione e alla vendita degli apparecchi radiofonici in Italia. Angelo Nizza e Riccardo Morbelli – i giovani autori piemontesi che la tennero in vita ininterrottamente per quattro anni – si ispirarono al famoso capolavoro di Dumas, riscrivendo in stile parodico e rivistaiolo le famose gesta di Athos, Porthos Aramis e D’Artagnan.
Ottant’anni dopo, I Sacchi di Sabbia hanno dato un sequel a I 4 moschettieri: dapprima con un radiodramma – realizzato per Radio 3 all’interno del progetto Radio Days di Santarcangelo 14 – ed ora con questo spettacolo teatrale che ripropone, in un’inedita sperimentazione visiva, le atmosfere e i personaggi del radiodramma.
I 4 moschettieri in America è ambientato nell’America degli Anni Trenta: qui, i famosi eroi di Dumas si ritrovano a inseguire – tra gangster, pupe e sparatorie – il sogno di una nuova grandezza, che solo il cinema potrà soddisfare.
Un pastiche dunque che – alla maniera di Nizza e Morbelli – si avvale di gustose contaminazioni: dal cinema di Billy Wilder, ai testi di Jules Verne, alle moderne graphic novel.
Restituire un radiodramma alla sua fruizione visiva, tracciare figure lasciando a chi guarda il lavoro di immaginare, è il cuore di questa avventura dedicata ai piccoli spettatori.
Complice della compagnia, il pittore Guido Bartoli, chiamato a illustrare il teatro giocattolo che costituirà il centro della scena.
Asti Teatro – Nuove Visioni
Cascina del racconto
Ore 22,30 PRIMA NAZIONALE
La conquista della felicità
con Stefano Pietro Detassis
regia e drammaturgia di Maura Pettorruso
una produzione TrentoSpettacoli
Matematico, logico, filosofo, scrittore, attivista, Bertrand Russell attraversa quasi un secolo di storia (1872-1970). Nato in una ricca famiglia di stampo vittoriano, Russell inizia la sua formazione contemplando la natura nelle lunghe giornate di solitudine infantile. E’ curioso, timido, intelligente.
Legge di nascosto, scrive di nascosto, si fa domande, cerca risposte: cos’è la verità?
Si laurea in matematica ma non smette di occuparsi del mondo, della conoscenza, dell’amore e della conquista della felicità. Ma accanto alla sua attività di logico e matematico, Russell inizia ad occuparsi di questioni politiche e sociali: si batte contro l’entrata in guerra dell’Inghilterra nel 1914 e finirà in prigione per i suoi articoli pacifisti. E’ in prima linea per i diritti delle donne e degli omosessuali. Si schiera a favore del divorzio e del diritto all’aborto in un’epoca in cui tutta l’opinione pubblica inorridiva davanti a posizioni considerate immorali.
Si oppone duramente alle armi nucleari e alla guerra in Vietnam arrivando a “condannare gli Stati Uniti d’America” e finisce nuovamente in prigione all’età di 89 anni. Nel 1950 riceve il premio Nobel per la letteratura “quale riconoscimento ai suoi vari e significativi scritti nei quali egli si leva in alto a campione degli ideali umanitari e della libertà di pensiero”.
Muore a 98 anni attraversando in prima linea un’epoca densa di cambiamenti storici, politici e sociali, riuscendo a cogliere e anticipare questioni ancora oggi scottanti.
Venerdì 30 giugno
Asti Teatro – Nuove Visioni
Diavolo Rosso
Ore 19
I 4 moschettieri in America (replica)
Asti Teatro per la città
Sala Pastrone
Ore 19
Partitura per contrabbasso, vecchia fabbrica, voci e suoni lontani
Scritto e diretto da Fabio Grandi
Interpretato da Federico Gheduzzi
Musiche di Matteo Ravizza e Gianpiero Malfatto
Fotografie di Anna Bonnasciutti
INGRESSO LIBERO
La Fabbrica, dopo un secolo di attività, chiude, per sempre. I vecchi reparti ora deserti, le mura scrostate, i vetri rotti, i cancelli arrugginiti creano un ambiente surreale, i suoni e le musiche senza tempo riportano agli anni 50, quando si pensava che tutto (o quasi) sarebbe stato possibile. Storie legate alla vita di fabbrica che parlano di navi, biciclette, zucche e altro ancora; storie di jazz, di lotte per una società migliore sullo sfondo di una piccola città che vive, lavora e cresce tra i ritmi scanditi dalle sirene della fabbrica e si svaga nei fine settimana nelle sale da ballo e lungo le rive del fiume…pensando al domani.
Asti Teatro per la città
Piazza San Secondo
Ore 20-21-22 (Ogni giorno tre esibizioni della durata di circa 30 min)
AppuntaMenti
di e con Mazz Mariano
INGRESSO LIBERO SU PRENOTAZIONE
Mazz Mariano è un mentalista, un intrattenitore che durante i suoi spettacoli sfrutta al meglio i propri cinque sensi per dare l’illusione di possederne un sesto.
In un ambiente intimo e inconsueto accoglierà i propri ospiti nel suo gazebo/teatro itinerante, proponendo ogni giorno tre AppuntaMenti con il suo illusionismo mentale, tre mini show della durata di 30 minuti a cui potranno assistere circa 10/15 spettatori per volta.
In occasione di ogni esibizione il pubblico potrà esplorare le potenzialità della propria mente, partecipando attivamente a esperimenti di lettura del pensiero, percezione extra-sensoriale, precognizione. Al termine dell’ultimo spettacolo le luci si spengono e il teatro viene smantellato, per spostarsi il giorno successivo in un diverso luogo della città, dove gli AppuntaMenti tornano a susseguirsi con un repertorio differente.
AppuntaMenti è pensato per soddisfare il desiderio di meraviglia degli spettatori, uscendo dagli spazi chiusi tradizionali per liberarsi attraverso la città come fosse un microspettacolo viaggiante.
Asti Teatro – Nuove Visioni
Spazio Kor / Teatro Giraudi
Ore 21
Napucalisse
Mimmo Borrelli
Scritto e diretto da Mimmo Borrelli e con musiche dal vivo di Antonio Della Ragione
Alla Napoli condannata e alla Napoli innocente, Borrelli dedica un canto di struggente intensità e alta poesia. Per tutto il tempo, la bravura dell’attore, ipnotica ed esplosiva nell’utilizzo del ritmico dialetto della nostra cara Napoli, è supportata dalle impeccabili, avvolgenti e a tratti assai commuoventi musiche, eseguite dal vivo da Antonio della Ragione.
L’autore-attore interpreta e racconta la storia dell’amato e odiato Vesuvio, un vulcano dormiente che sogna il pericolo costante, ma che è destinato a svegliarsi.
Creatore di vita ed esecutore di giustizia, quella spietata che Dio stesso non può concepire poiché inevitabilmente coinvolge anche gli innocenti, il Vesuvio è “doppio” e, secondo un’antica leggenda locale, la sua “terrificazione” è Lucifero, l’angelo cacciato da Dio e sprofondato sulla terra.
Destato da un vecchio saggio, ironico ed estroverso, simile a un Pulcinella senza maschera, il Vesuvio/Lucifero è Napoli stessa, terra nata dal fuoco e dal diavolo.
Solo dinanzi all’innocenza, il vulcano momentaneamente si placa, allietato dal vecchio artista di strada con “un’Apocalisse divertente”: il matrimonio di quartiere partenopeo.
Ecco poi l’amaro. L’Assassino. Il Killer, assoldato dalla camorra, che dell’innocenza ha perso l’amore. Emblema di una Napoli feroce che più non crede ad un futuro.
Asti Teatro per la città
Cascina del racconto
Ore 22.30
Abebech – Fiore che sboccia
Saba Anglana
di Fabio Barovero
regia Saba Anglana
arrangiatore delle musiche, alla fisarmonica, piano e live electronics Fabio Barovero
percussioni Mattia Barbieri
contrabbasso Federico Marchesano
produzione Assemblea Teatro
La storia vera di Abebech (in amarico “Fiore che Sboccia”) una donna etiope strappata dalla sua terra natale nel periodo della colonizzazione italiana. Deportata nella vicina Somalia, la donna attraversa le difficili fasi della sua vita sorretta dalla dolcezza di una fede intima, che tramanda alla sua discendenza, i figli e i nipoti che nasceranno lì, sullo sfondo di una Mogadiscio che diventa un laboratorio in cui si consuma in modo ineluttabile la storia del fallimento della pace tra gli esseri umani, dell’identità e del culto liberi. Abebech arriva a somatizzare questa grave situazione con una paralisi alle gambe, proprio nel momento in cui deve abbandonare la sua nuova patria. Invoca l’Arcangelo Gabriele, figura chiave della religione copta ortodossa etiopica, affidandogli quesiti sul suo destino e interrogandolo sui piani di Dio. Come mandato dalla Provvidenza, sarà proprio un santone etiope, un forestiero lì di passaggio davanti alla casa della donna, che le restituirà l’uso delle gambe con un rito di guarigione fatto di preghiera e radici roventi, simbolicamente spinte nella carne della donna. Così guarita, Abebech, la nonna di Saba, si riconcilia con le sue origini, ed è pronta a ritornare in Etiopia con la sua famiglia.
Sabato 1 luglio
Asti Teatro per la città
Piazzetta dei Varroni
Ore 20-21-22 (Ogni giorno tre esibizioni della durata di circa 30 min)
AppuntaMenti
di e con Mazz Mariano
INGRESSO LIBERO SU PRENOTAZIONE
Asti Teatro – Nuove Visioni
Spazio Kor / Teatro Giraudi
Ore 19
Amore
di Spiro Scimone
con Francesco Sframeli e Spiro Scimone
Gianluca Cesale, Giulia Weber
regia Francesco Sframeli
scena Lino Fiorito
disegno luci Beatrice Ficalbi
regista assistente Roberto Bonaventura
produzione compagnia Scimone Sframeli
in collaborazione con Théâtre Garonne Toulouse
Premio Ubu 2016
Miglior novità o progetto drammaturgico
Miglior allestimento scenico
Nomination Miglior spettacolo
Dai, amore, dammi un bacio sulle labbra!
Dammi un bel bacio sulle labbra!…(pausa)
Come da giovani, amore… Come quando eravamo giovani, amore!
Con Amore la Compagnia Scimone Sframeli prosegue il proprio percorso drammaturgico ai bordi dell’umanità, all’interno di non luoghi, dove i personaggi non hanno nome e sono “tutti vecchietti”.
In scena due coppie: il vecchietto e la vecchietta, il comandante e il pompiere. Quattro figure che si muovono tra le tombe. La scena è, infatti, un cimitero.
Il tempo è sospeso, forse, stanno vivendo l’ultimo giorno della loro vita.
Dialoghi quotidiani e surreali, ritmi serrati che intercettano relazioni, attenzioni e richieste fisiche che celano necessità sul limite tra la verità e la tragedia del quotidiano.
L’Amore è una condizione estrema e, forse, eterna.
Asti Teatro – Nuove Visioni
Diavolo Rosso
Ore 21
Gli uccelli migratori
Teatrodilina
scritto da Francesco Lagi
con Anna Bellato, Francesco Colella, Leonardo Maddalena, Mariano Pirrello
regia Francesco Lagi
produzione Teatrodilina, Progetto Goldstein
Una casa in mezzo a una pineta.
E in quella casa il tempo è sospeso in un’attesa.
C’è una persona che sta per arrivare e delle persone che la stanno aspettando.
C’è una tutina azzurra e l’invenzione di un’app.
Un ricordo di bambini e Yoda che è sparito e non si trova più. L’arrivo di un padre, il linguaggio degli uccelli, una bussola rimasta in tasca.
La paura di cambiare e la vita che bussa alla porta e improvvisante si rivela.
I personaggi ruotano intorno a un centro, si affaticano distrattamente cercando di sintonizzarsi sulla frequenza del loro motivo di stare la mondo. Cercando di trovare una grammatica emotiva, una lingua comune che possa svelare loro un modo di stare al mondo.
Asti Teatro – Nuove Visioni
Fuori Luogo
Ore 22.30
Trovata una sega!
di e con Antonello Taurino
Produzione Associazione Culturale Musicale Negrimusic Varese
Livorno, estate 1984. A cento anni dalla nascita di Modigliani, la città che gli diede i natali decise di organizzare una mostra a lui dedicata e dragare il Fosso Reale alla ricerca di alcune sue sculture che, secondo la leggenda, l’artista avrebbe gettato via nel 1909 in un moto d’ira. Dopo giorni di vane ricerche, con tanto di proverbiale sberleffo del Vernacoliere, che titolava “Trovata una sega!”, ecco la pesca miracolosa di tre teste scolpite che portò a Livorno le Televisioni di tutto il mondo. I maggiori critici d’arte non ebbero dubbi a sancire dinanzi al mondo: “Sono dei capolavori, sono di Modigliani!”
E dopo un mese venne fuori che… non erano proprio di Modiglioni.
Asti Teatro per la città
Palazzo Ottolenghi
Ore 23
Festa finale:
Tutta roba di marca
Losburla dj set
INGRESSO LIBERO
Rockabillly, musica indie italiana, grande rock internazionale, un percorso musicale divertente e originale. Si balla e si ascolta. Si ascolta senza ballare e si può addirittura ballare senza ascoltare nulla. Parola di Losburla, cantautore piemontese che promette, in questo caso di non proporre le sue canzoni.
Domenica 2 luglio
Asti Teatro per la città
Puazza San Martino
Ore 20-21-22 (Ogni giorno tre esibizioni della durata di circa 30 min)
AppuntaMenti
di e con Mazz Mariano
INGRESSO LIBERO SU PRENOTAZIONE
Asti Teatro – Nuove Visioni
Diavolo Rosso
Ore 19 PRIMA NAZIONALE
Buoni propositi
Emanuele Arrigazzi
di Allegra de Mandato
Regia di Emanuele Arrigazzi
Con Emanuele Arrigazzi e Alberto Mancioppi
Scene di Maurizio Agostinetto
Tecnica a cura di Matteo Catalano
Produzione Casa degli Alfieri
Con il sostegno di Manifattura K
Una storia a due voci, un’attesa lunga una notte, una veglia, una serie di rivelazione, forse solo l’eterno rimandare a domani le nostre vite.
Due personaggi maschili, diversi eppure vicini, si confrontano in una notte che per uno dei due potrebbe essere l’ultima un’occasione di azzeramento, un buon proposito per l’indomani, un limbo che va distrutto o preservato ad ogni costo.
Una coppia di persone che vive aspettando, perché il presente è bruciato, il futuro è senza speranza forse l’unica speranza è che succeda qualcosa che ci scuota, forse l’unica speranza è sapere che prima o poi qualcosa dovrà succedere, ma siamo immobili, siamo apatici, siamo morti dentro. E allora cosa ci resta da aspettare se non la morte?
Chiusi in un’eterna immobilità non possiamo che stare immobili, chiuderci nel cinismo di un non lavoro, di una non esistenza, una vita senza un futuro programmabile, senza più la voglia di programmare, senza figli, senza rapporti stabili, a volte se va bene con una persona con cui condividere la panchina, ma senza più neanche aspettarlo Godot.
Asti Teatro – Nuove Visioni
Spazio Kor / Teatro Giraudi
Ore 21
Animali da Bar
Carrozzeria Orfeo
uno spettacolo di Carrozzeria Orfeo
drammaturgia Gabriele Di Luca
regia Alessandro Tedeschi, Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti
con Beatrice Schiros, Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Pier Luigi Pasino, Paolo Li Volsi
voce fuori campo Alessandro Haber
musiche originali Massimiliano Setti
produzione Fondazione Teatro della Toscana
in collaborazione con Festival Internazione di Andria | Castel dei Mondi
Premio Hystrio Twister 2016
Un bar abitato da personaggi strani: un vecchio malato, misantropo e razzista che si è ritirato a vita privata nel suo appartamento; una donna ucraina dal passato difficile che sta affittando il proprio utero ad una coppia italiana; un imprenditore ipocondriaco che gestisce un’azienda di pompe funebri per animali di piccola taglia; un buddista inetto che, mentre lotta per la liberazione del Tibet, a casa subisce violenze domestiche dalla moglie; uno zoppo bipolare che deruba le case dei morti il giorno del loro funerale; uno scrittore alcolizzato costretto dal proprio editore a scrivere un romanzo sulla grande guerra. Sei animali notturni, illusi perdenti, che provano a combattere, nonostante tutto, aggrappati ai loro piccoli squallidi sogni, ad una speranza che resiste troppo a lungo. Come quelle erbacce infestanti e velenose che crescono e ricrescono senza che si riesca mai ad estirparle. E se appoggiati al bancone troviamo gli ultimi brandelli di un occidente rabbioso e vendicativo, fatto di frustrazioni, retorica, falsa morale, psicofarmaci e decadenza, oltre la porta c’è il prepotente arrivo di un “oriente” portatore di saggezze e valori… valori, però, ormai svuotati e consumati del loro senso originario e commercializzati come qualunque altra cosa. Tutto è venduto, sfruttato e contrattato in “Animali da Bar”. La morte e la vita, come ogni altra merce, si adeguano alle logiche del mercato.
Asti Teatro – Nuove Visioni
Cascina del racconto
Ore 22.30 PRIMA NAZIONALE
Andy Warhol Superstar
Ideazione e regia di Laura Sicignano
Testo di Laura Sicignano e Alessandra Vannucci
Scene di Emanuele Conte
Con Gianmaria Martini
Coproduzione Teatro della Tosse – Fondazione Luzzati / Teatro Cargo
A trent’anni dalla scomparsa del grande artista americano, uno spettacolo dedicato ad Andy Warhol (Pittsurgh, 1928 – New York, 1987).
Con lui si apre l’epoca dell’arte contemporanea, così come la intendiamo oggi. Se nel calendario della musica pop c’è un ante e un post Beatles, l’unico fenomeno culturale e mediatico degli anni Sessanta in grado di rivaleggiare con Warhol, allo stesso modo in quello dell’arte dobbiamo parlare di un “Before Andy” e di un “After Andy”. Soprattutto, Andy Warhol è stato capace di intuire e anticipare i profondi cambiamenti che la società contemporanea avrebbe attraversato a partire dall’era pop, da quando cioè l’opera d’arte comincia a relazionarsi quotidianamente con la società dei massmedia, delle merci e del consumo. Nella Factory, a New York, non solo si producevano dipinti e serigrafie: si cambiava la storia del costume, si faceva cinema, musica rock, editoria, si attraversavano nuovi linguaggi in una costante ricerca d’avanguardia.
Lo spettacolo indaga la biografia intima di Andy a confronto con quella pubblica: la sua curiosità per tutto ciò che era trasgressivo ed estremo e la sua fede cattolica, il rapporto con la madre, con gli USA, con i soldi e il potere, con il sesso e la castità. La sua vita è una fiaba sinistra in cui un bambino povero è trasformato in un principe delle tenebre che soccombe alla solitudine e alla tristezza, in mezzo ad una folla stravagante di cortigiani pazzi. Oppure Andy fu uno straordinario self made man capace di costruirsi un’immagine pubblica in grado di vendere milioni di dollari?