27 Giugno 2017
05:44
Acqui: i primi nomi della giunta a 5 Stelle
ACQUI – Con ancora nella mente le emozioni e la festa di domenica notte il nuovo sindaco di Acqui Terme Lorenzo Lucchini guarda già avanti. L’esponente del Movimento 5 Stelle è diventato sindaco della città termale per appena cinque voti e entro questa settimana si insedierà a Palazzo Levi, in attesa del riconteggio delle schede. I tempi ancora non sono stati chiariti ma Lucchini è già al lavoro: lunedì sera c’è stato l’ultimo meet up nella sede cittadina di via Garibaldi con i militanti e giovedì avrà luogo la prima riunione con tutti i consiglieri.
Già noti due nomi del prossimo esecutivo: Alessandra Terzolo sarà il nuovo assessore alle Politiche Sociali mentre Giacomo Sasso si occuperà di Lavori Pubblici e Urbanistica. Entrambi sono “tecnici”: non figurano nell’elenco dei candidati.
“Alessandra Terzolo condivide gli ideali del Movimento e due anni fa si candidò a sindaco a Nizza Monferrato” ha sottolineato Lucchini a Radio Gold “Giacomo Sasso Lavori si occupa di urbanistica a Genova e in questo modo non è in conflitto di interessi. È un buon conoscitore dell’ambiente acquese visto che ha sposato una ragazza della nostra città. Le priorità? Serve una corretta valutazione del bilancio. Poi agiremo di conseguenza.”
Inevitabile, infine, per Lucchini ripercorrere la notte della vittoria: “È stato molto emozionante. All’inizio sembravamo in forte svantaggio, ma prima della fine abbiamo pensato di avere qualche chance. A 1800 voti di distanza dal sindaco uscente non pensavo di farcela ma poi la rimonta è stata impressionante. Questo dimostra quanto sia stato importante il voto di ogni singolo cittadino. Questa è la forza della democrazia, ora a ogni incontro che faccio mi sento dire che sono diventato sindaco grazie a quei voti ed è proprio così. Quanto hanno influito i voti degli elettori del centrosinistra? Non credo sia solo questo, le variabili sono diverse. Negli ultimi quindici giorni abbiamo intercettato il voto degli indecisi, alcuni non sapevano addirittura che si sarebbe andati alle urne.”