27 Giugno 2017
15:19
Asti Teatro 39
Prosegue fino al 2 luglio, dopo il notevole successo di pubblico del primo fine settimana, Asti Teatro 39, con la direzione artistica di Emiliano Bronzino
PROGRAMMA ASTI TEATRO 2 luglio
Domenica 2 luglio
Asti Teatro per la città
Puazza San Martino
Ore 20-21-22 (Ogni giorno tre esibizioni della durata di circa 30 min)
AppuntaMenti
di e con Mazz Mariano
INGRESSO LIBERO SU PRENOTAZIONE
Asti Teatro – Nuove Visioni
Diavolo Rosso
Ore 19 PRIMA NAZIONALE
Buoni propositi
Emanuele Arrigazzi
di Allegra de Mandato
Regia di Emanuele Arrigazzi
Con Emanuele Arrigazzi e Alberto Mancioppi
Scene di Maurizio Agostinetto
Tecnica a cura di Matteo Catalano
Produzione Casa degli Alfieri
Con il sostegno di Manifattura K
Una storia a due voci, un’attesa lunga una notte, una veglia, una serie di rivelazione, forse solo l’eterno rimandare a domani le nostre vite.
Due personaggi maschili, diversi eppure vicini, si confrontano in una notte che per uno dei due potrebbe essere l’ultima un’occasione di azzeramento, un buon proposito per l’indomani, un limbo che va distrutto o preservato ad ogni costo.
Una coppia di persone che vive aspettando, perché il presente è bruciato, il futuro è senza speranza forse l’unica speranza è che succeda qualcosa che ci scuota, forse l’unica speranza è sapere che prima o poi qualcosa dovrà succedere, ma siamo immobili, siamo apatici, siamo morti dentro. E allora cosa ci resta da aspettare se non la morte?
Chiusi in un’eterna immobilità non possiamo che stare immobili, chiuderci nel cinismo di un non lavoro, di una non esistenza, una vita senza un futuro programmabile, senza più la voglia di programmare, senza figli, senza rapporti stabili, a volte se va bene con una persona con cui condividere la panchina, ma senza più neanche aspettarlo Godot.
Asti Teatro – Nuove Visioni
Spazio Kor / Teatro Giraudi
Ore 21
Animali da Bar
Carrozzeria Orfeo
uno spettacolo di Carrozzeria Orfeo
drammaturgia Gabriele Di Luca
regia Alessandro Tedeschi, Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti
con Beatrice Schiros, Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Pier Luigi Pasino, Paolo Li Volsi
voce fuori campo Alessandro Haber
musiche originali Massimiliano Setti
produzione Fondazione Teatro della Toscana
in collaborazione con Festival Internazione di Andria | Castel dei Mondi
Premio Hystrio Twister 2016
Un bar abitato da personaggi strani: un vecchio malato, misantropo e razzista che si è ritirato a vita privata nel suo appartamento; una donna ucraina dal passato difficile che sta affittando il proprio utero ad una coppia italiana; un imprenditore ipocondriaco che gestisce un’azienda di pompe funebri per animali di piccola taglia; un buddista inetto che, mentre lotta per la liberazione del Tibet, a casa subisce violenze domestiche dalla moglie; uno zoppo bipolare che deruba le case dei morti il giorno del loro funerale; uno scrittore alcolizzato costretto dal proprio editore a scrivere un romanzo sulla grande guerra. Sei animali notturni, illusi perdenti, che provano a combattere, nonostante tutto, aggrappati ai loro piccoli squallidi sogni, ad una speranza che resiste troppo a lungo. Come quelle erbacce infestanti e velenose che crescono e ricrescono senza che si riesca mai ad estirparle. E se appoggiati al bancone troviamo gli ultimi brandelli di un occidente rabbioso e vendicativo, fatto di frustrazioni, retorica, falsa morale, psicofarmaci e decadenza, oltre la porta c’è il prepotente arrivo di un “oriente” portatore di saggezze e valori… valori, però, ormai svuotati e consumati del loro senso originario e commercializzati come qualunque altra cosa. Tutto è venduto, sfruttato e contrattato in “Animali da Bar”. La morte e la vita, come ogni altra merce, si adeguano alle logiche del mercato.
Asti Teatro – Nuove Visioni
Cascina del racconto
Ore 22.30 PRIMA NAZIONALE
Andy Warhol Superstar
Ideazione e regia di Laura Sicignano
Testo di Laura Sicignano e Alessandra Vannucci
Scene di Emanuele Conte
Con Gianmaria Martini
Coproduzione Teatro della Tosse – Fondazione Luzzati / Teatro Cargo
A trent’anni dalla scomparsa del grande artista americano, uno spettacolo dedicato ad Andy Warhol (Pittsurgh, 1928 – New York, 1987).
Con lui si apre l’epoca dell’arte contemporanea, così come la intendiamo oggi. Se nel calendario della musica pop c’è un ante e un post Beatles, l’unico fenomeno culturale e mediatico degli anni Sessanta in grado di rivaleggiare con Warhol, allo stesso modo in quello dell’arte dobbiamo parlare di un “Before Andy” e di un “After Andy”. Soprattutto, Andy Warhol è stato capace di intuire e anticipare i profondi cambiamenti che la società contemporanea avrebbe attraversato a partire dall’era pop, da quando cioè l’opera d’arte comincia a relazionarsi quotidianamente con la società dei massmedia, delle merci e del consumo. Nella Factory, a New York, non solo si producevano dipinti e serigrafie: si cambiava la storia del costume, si faceva cinema, musica rock, editoria, si attraversavano nuovi linguaggi in una costante ricerca d’avanguardia.
Lo spettacolo indaga la biografia intima di Andy a confronto con quella pubblica: la sua curiosità per tutto ciò che era trasgressivo ed estremo e la sua fede cattolica, il rapporto con la madre, con gli USA, con i soldi e il potere, con il sesso e la castità. La sua vita è una fiaba sinistra in cui un bambino povero è trasformato in un principe delle tenebre che soccombe alla solitudine e alla tristezza, in mezzo ad una folla stravagante di cortigiani pazzi. Oppure Andy fu uno straordinario self made man capace di costruirsi un’immagine pubblica in grado di vendere milioni di dollari?