5 Luglio 2017
05:00
Rattoppo “indigesto” lungo una delle strade di San Michele
SAN MICHELE – Si sente “preso in giro” Domenico Filippi, cittadino residente a San Michele. Da anni attendeva l’asfaltatura della strada davanti alla sua abitazione, all’inizio di via Cornaglie. Le speranze alimentate dalla notizia dell’avvio dei lavori sono state però miseramente mortificate quando nei giorni scorsi ha visto gli operai lasciare la via. Dei tanti crateri che costellano la strada di San Michele solo un paio sono stati chiusi. Un rattoppo incompleto e malfatto che ha indignato il cittadino. “Non so, forse avevano finito il catrame, o forse è finito il periodo delle elezioni” ha ironizzato. Scritta subito una mail ai competenti uffici del Comune di Alessandria, il cittadino ha azionato la videocamera del suo telefonino per riprendere la situazione nella via di San Michele.
Lungo quei non più di 150 metri di strada, ha raccontato, Domenico ha spaccato gli ammortizzatori dell’auto e quando sale in sella a una delle sue due moto può andare “al massimo ai 2 km/h” per non rovinare a terra. “Quando l’altro pomeriggio sono tornato a casa e ho visto quei quattro pezzi di catrame buttati qua e là mi sono sentito davvero preso in giro. Io non voglio attaccare la vecchia amministrazione, quella nuova o gli operai che hanno fatto l’intervento. La mia unica domanda, però, è questa: ma davvero avete finito così?”. La speranza di Domenico è che gli operai tornino presto a sistemare la strada “come si deve”.
Quei rattoppi, infatti, sono uno schiaffo a chi da tempo chiede “almeno qualche piccola attenzione”. “So che rispetto ai problemi di Alessandria quello di questa strada a San Michele può sembrare una fesseria. Anche chi vive nelle frazioni o nei sobborghi paga le tasse, al Comune, alla Regione e allo Stato. Anche la mia famiglia, quindi, ha contribuito a comprare tutta la fila di paletti in via Cavour che, onestamente, non capisco proprio a cosa servano. Io che vivo a San Michele ormai ho rinunciato ad avere fioriere, qualche fontana o panchina nuova. Ma, almeno, rifatemi la strada davanti casa in maniera decente“.