9 Luglio 2017
11:12
Tra musica, emozione, storia e originalità è iniziato “Paesaggi e oltre”
COSTIGLIOLE D’ASTI – E’ con “Ricordi quella canzone?”, un concerto del Noiduo che stupisce e trasporta nel tempo, che è iniziato, sabato 7 luglio, nella cornice paesaggistica del piazzale del Santuario della Madonna di Loreto, Paesaggi e oltre, teatro e musica d’estate nelle terre dell’Unesco, con la direzione del Teatro degli Acerbi.
La sedicesima edizione del festival, che si svolge in luoghi incantevoli nel territorio dei Comuni di Castagnole Lanze, Coazzolo, Costigliole d’Asti e Montegrosso d’Asti, è pensata come un viaggio emozionale di dieci tappe in dieci parti di mondo. Al pubblico è stato dato un simil-passaporto con gli spettacoli/tappe del viaggio da seguire e da far timbrare man mano (alla fine del festival ci saranno delle sorprese, dicono gli organizzatori), per giungere a completare un tour del cuore e della mente. Quest’anno alle degustazioni e al racconto dei vini locali, abbinati a molti appuntamenti, saranno affiancate anche delle inedite “pillole di paesaggio”. I luoghi sono protagonisti come il teatro e la loro unicità sarà sottolineata in modo breve, brillante e incisivo dai paesaggisti dell’associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato.
“Ricordi quella canzone?” è stato il primo appuntamento seguitissimo di Paesaggi e oltre e ha immerso gli spettatori in un tuffo temporale ed emotivo. Simona Colonna (voce e violoncello) e Matteo Ravizza (contrabbasso e arrangiamenti) hanno attraversato la storia della canzone italiana dagli anni ‘40 in poi con uno stile personale e affabulante. L’excursus è vasto e parte da brani canzonettistici entrati nella leggenda (“ Maramao…” del Trio Lescano e poi “Ma l’amore no”, Malafemmena”….) per arrivare ai giorni nostri attraverso una parentesi piemontese, un’altra dedicata al vino (e qui una bellissima interpretazione di “Il vino” di Piero Ciampi) e un explicit gucciniano (con “Il vecchio e il bambino”) che sintetizza tradizione e nuovo.
Di fronte ad un pubblico che ha affollato il piazzale terrazzato, alle spalle il santuario e ai lati la valle, la voce di Simona Colonna ha interpretato con tonalità insolite, passando dall’ironia alle sonorità della lirica, temi conosciuti che sono parsi nuovi. Le contaminazioni sono classiche, rivelano la potenza del soprano, diventano jazz, popolari e si tingono di teatralità inseguendo una narrazione. Su tutto i due archi trasformano e fondono note e sonorità, dando un gusto sorprendente a brani che la tradizione ha consacrato come indimenticabili.
Un ottimo inizio e un grande successo per “Paesaggi e oltre” che si propone con un ventaglio di dieci spettacoli preziosi, ricchi di nomi noti e sempre legati alla novità che sposa le radici. Il prossimo appuntamento sarà sabato 15 luglio, al Castello di Costigliole d’Asti, con il Teatro degli Acerbi che festeggerà la sua millesima recita con “Il giardiniere gentiluomo”, una nuova commedia per il territorio in una storia di vino, vigneti e contadini tra tradizione e innovazione.
L’iniziativa è promossa dalla Comunità Collinare tra Langa e Monferrato con il contributo di Regione Piemonte, Fondazione C.R. Asti e Fondazione C.R.T..
Qui il programma completo di Paesaggi e oltre