Autore Redazione
lunedì
9 Marzo 2015
09:25
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Community Gold

Cascina Gilli ospite di Wine&Gold [AUDIO]

Cascina Gilli ospite di Wine&Gold [AUDIO]

Ospite nell’ultima puntata di Wine & Gold Gianni Vergnano di Cascina Gilli e come sempre il somellier Eddy Perissinotto

 

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Torna come ogni martedi intorno alle 15.10 Wine & Gold, la nostra rubrica dedicata al vino e ai produttori del territorio. Ospite martedi sarà la Cascina Gilli.

La scheda di Edy Perissinotto, sommelier di Wine & Gold.

“Università e Ricerca, termini spesso associati al campo medico o a oscure manovre economiche evocano raramente immagini di vigne e cantine, più spesso accostate a immutabili tradizioni di antica memoria.

Errore clamoroso, nelle vigne e nelle cantine da secoli si concentrano ricerche e prove scientifiche che hanno consentito di portare sulle tavole vini sempre più armoniosi e interessanti, con anime complesse intriganti da esplorare e capire.

Cascina Gilli è un perfetto esempio di ricerca applicata alla tradizione vitivinicola piemontese. L’azienda, situata a Castelnuovo Don Bosco, nel cuore delle colline a nord di Asti, ha sede in una villa settecentesca sapientemente ristrutturata da Gianni Vergnano e domina circa 20 ettari di vigneti. Il terreno marnoso, simile a quello  delle langhe, si presta alla coltivazione di uve che danno vini ricchi di corpo e profumi, grazie anche al particolare microclima collinare. Terreni, clima, vinificazioni particolari sono il campo di ricerca di questa cantina, rilevata nel 1983 vede i primi vini uscire nell’1985; negli anni successivi iniziano i meritati riconoscimenti da parte delle principali guide vinicole, mentre Gianni forma uno staff in grado di modellare vini particolari e di saperli raccontare e proporre a mercati sempre più esigenti.

I vini sono tipicamente piemontesi, dalla Barbera d’Asti al Bonarda,  Malvasia di Castelnuovo declinata anche in versione spumante,  grazie ad importanti investimenti che hanno portato alla realizzazione di impianti con autoclave per produrre in proprio gli spumanti.

L’azienda trova poi la massima espressione tramite la ricerca applicata alla produzione del Freisa in tre versioni differenti: Luna di Maggio, vivace e fresca, Il Forno, più complesso ed avvolgente, infine Arvelè. Quest’ultimo ottenuto da uve selezionate, con resa molto bassa (meno di 40 q.li/ha) raccolte a maturazione avanzata e vinificate con passaggi in barrique e tonneau per oltre 18 mesi. Il vino ottenuto risulta morbido e persistente, conservando una buona acidità, denota sentori di frutta matura e una vena speziata. Dominano sentori di prugna e vaniglia, con una alcolicità importante che si attesta attorno ai 14 gradi. Ottima per accompagnare un coniglio al vino rosso, da bere ascoltando “Un bacio d’a(d)dio” di Nina Zilli”.

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