Autore Redazione
martedì
14 Aprile 2015
08:05
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Viaggio nei vini dell’azienda agricola Gaudio [AUDIO]

Viaggio nei vini dell’azienda agricola Gaudio [AUDIO]

Opiti a Wine&Gold i vini dell’azienda Gaudio a Vignale.

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La scheda di Edy Perissinotto, sommelier.

La Cantina Gaudio, ovvero l’essenza stessa della continuità storica di antiche famiglie di viticultori.

Immersa nel paradiso del Monferrato, nella zona di Vignale, è il risultato del lavoro di molte generazioni di agricoltori e vignaioli che vendemmia dopo vendemmia hanno modellato il paesaggio di queste colline .

L’azienda così come ci si presenta oggi è frutto del lavoro di Giovanni Battista Gaudio che nel 1800 inizia ad organizzare l’azienda con l’aiuto poi del figlio Valerio, padre di Amilcare Gaudio, che realizza la costruzione dell’attuale cantina nel 1973. Diplomatosi alla scuola di enologia di Alba nel 1927 inizia a lavorare in varie zone d’Italia e del mondo, persino in Messico e, forte delle esperienze acquisite investe nella realizzazione del primo nucleo della cantina Bricco Mondalino. In un periodo in cui il vino veniva commercializzato in gran parte in damigiane, Amilcare Gaudio decide di imbottigliare ed etichettare in proprio tutta la sua produzione, non senza la perplessità di molti. Come spesso succede, però, chi sa vedere lontano prima di altri ottiene successi insperati. La passione per la coltivazione del Grignolino, inoltre, contraddistingue sin dai tempi di Giovanni Battista il Bricco Mondalino tanto da far guadagnare al capostipite della famiglia Gaudio il soprannome di “Re del Grignolino” Ora la cantina conta 18 ettari di vigne di proprietà e produce circa 80 mila bottiglie l’anno. L’export si attesta su percentuali del 33 % prevalentemente in USA, Germania e Polonia, con interessanti presenze in Olanda, Belgio, Austria, Norvegia Rep. Ceca e Danimarca. il restante 66% è equamente diviso tra enoteche e ristoranti da una parte e clienti diretti dall’altra.

Questo grazie all’inserimento in azienda di Mauro Gaudio, figlio di Amilcare. Dopo una laurea in ingegneria conseguita la Politecnico di Torino, Mauro inizia a lavorare come ingegnere in diverse zone del mondo sino a sentire irresistibile il richiamo del Monferrato e delle proprie origini; così dal 1978  approda in cantina ed è ora il naturale erede del “re del Grignolino”, aiutato dalla moglie Gabriella Roato, anch’ella proveniente da una dinastia di agricoltori e vignaioli che con piglio imprenditoriale gestisce parte delle attività dell’azienda.

In questi anni molti sono gli investimenti che hanno portato la Cantina a dotarsi di vasche refrigerate per la fermentazione, di locali termo condizionati per l’affinamento in  bottiglia e anche di una struttura che cura il marketing con ottimi risultati. Molto accattivanti e altrettanto curate  risultano le etichette, interessante ed esaustivo il sito internet completo di schede dei vini, suddivisione dei prodotti per linee di commercializzazione e  gallerie fotografiche, nonché una sezione eventi dove si riportano appuntamenti imperdibili per le degustazioni.

Altra novità della cantina è la magnifica sala degustazione curata ottimamente dalla Sig.ra Gabriella, ulteriore gioiello della corona dei Gaudio.

I vini ora prodotti spaziano dalla Barbera declinata in più tipologie come  “Zero Legno”, Barbera da solo acciaio molto richiesta nei locali alla moda, la Barbera d’Asti “Il Bergantino” con  affinamento in botte, fino a Barbera Vivace e Freisa per poi giungere al “Bricco Mondalino” Grignolino in purezza osannato da tutte le principali guide, a definitivo suggello del titolo di “Re del Grignolino”.

Giova precisare che ben il 40% dei vigneti Gaudio è dedicato alla produzione di Grignolino. Tra i bianchi troviamo “l’Amor Cortese” e tra i vini dolci una Malvasia di Casorzo detta “Dolce Stil Novo”.

Per l’assaggi abbiamo scelto lo “Zerolegno”, una barbera 100%  solo acciaio dai sentori freschidi frutta e fiori, ottima acidità e persistenza perfetta con agnolotti allo stufato.

Da bere ascoltando “Sabato” di Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti”

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