6 Maggio 2015
10:44
I vini dell’’Azienda Agricola Le Piane [AUDIO]
BOCA – Ascolta l’intervista a Christoph Kuenzli dell’azienda “Le Piane”, protagonista dell’ultima puntata di Wine and Gold
La scheda del sommellier Eddy Perissinotto
All’inizio degli anni 90 il fortunato incontro con Antonio Cerri, allora già ottantenne, ha dato forma ai desideri di Christoph Kuenzli che si sono concretizzati nella creazione dell’azienda “le Piane” nel territorio del Boca DOC.
Proprio a Boca, tra terreni vulcanici caratterizzati da strati superficiali ghiaiosi e un clima mite con escursioni termiche importanti si trovano gli otto ettari dell’azienda.
Da qui giungono in cantina i grappoli selezionati con cura maniacale nei vigneti, garantendo un processo produttivo il più naturale possibile, lasciando alla perfezione delle uve stesse la responsabilità dei vini che verranno.
Qui gli impianti sono per la maggior parte Nebbiolo, seguito da Vespolina e Uva rara, con parti a Barbera, Sirah e Croatina
Da qui i vini della cantina, a partire da “Maggiorina”, composto in prevalenza da nebbiolo e croatina con apporto di altre nove varietà di uve anche a bacca bianca, da vigneti di 70 – 100 anni. Poi “Mimmo” da Nebbiolo Croatina con piccola percentuale di Vespolina, con macerazione lunga del nebbiolo e sosta di due anni in botti grandi.
Continuiamo con “Piane”, Croatina al 90% e poi Nebbiolo Vespolina e altre uve autoctone, un anno in tonneaux e un anno in botte grande, dove avviene la fermentazione malolattica, prima dell’imbottigliamento.
Infine “Le Piane” Boca DOC da Nebbiolo e Vespolina, vigneti di 30 anni allevati tra 400 e 450 metri di altitudine macerazione di 30 giorni a tino aperto, lieviti indigeni e poi da tre a quattro anni di botti grandi di rovere per finire con un anno di affinamento in bottiglia.
L’assaggio del “Boca” Le Piane 2010 è una rivelazione di personalità, con un naso intenso e complesso, dal minerale al fruttato, sentori di radici e piccoli frutti rossi. Al gusto rivela grande equilibrio con morbidezze piacevoli e ottima sapidità con persistenza interminabile. Da provare con faraona alla creta.
Da bersi benissimo anche da solo ascoltando “Ti Sento” dei Matia Bazar