15 Agosto 2023
12:24
Le novità in libreria ad agosto
RADIOGOLD – Tornano le novità in libreria con diversi titoli che vi proponiamo nella nostra rubrica, approfittando anche della maggiore calma prima della ripresa. Ecco quindi una selezione delle nuove uscite :
‘In comunione e in libertà. Don Giussani nella memoria dei suoi amici‘ (Studium), curato da Massimo Borghesi
“E come potrebbero non ricordarlo con gratitudine commossa quelli che sono stati i suoi amici, i suoi figli e discepoli? Grazie alla sua paternità sacerdotale appassionata nel comunicare Cristo, essi sono cresciuti nella fede come dono che dà senso, ampiezza umana e speranza alla vita. Don Giussani è stato padre e maestro, è stato servitore di tutte le inquietudini e le situazioni umane che andava incontrando nella sua passione educativa e missionaria. La Chiesa riconosce la sua genialità pedagogica e teologica, dispiegata a partire da un carisma che gli è stato dato dallo Spirito Santo per l’’utilità comune’”. (Papa Francesco, 15-10-2022). Il volume vuole ampliare la conoscenza di una personalità straordinaria, nel panorama ecclesiale e civile, grazie alle testimonianze di coloro che ne hanno avuto una conoscenza diretta, che lo ricordano nella sua umanità generosa, nella sua fede limpida, nella sua passione cristiana.
‘Capire il colore. Fotografia, grafica, stampa‘ (Il Castello), di Marco Olivotto
Un volume didattico e sistematico, una “summa” di tutto quello che si può dire sul tema del colore fotografico. Pensato per chi vuole cominciare da zero, ma anche e soprattutto per chi è esperto e vuole approfondire certi argomenti tecnici. I concetti teorici base sono spiegati in maniera semplice ma approfondita, a partire dai principi della fisica, dell’ottica e della percezione, per permettere una maggiore comprensione dei procedimenti pratici. Ricco di casi studio, indispensabile per appassionati di fotografia, fotografi professionisti, graphic designer, addetti al prestampa. Prefazione di Dan Margulis.
“Guerre. 10 conflitti che stanno decidendo gli equilibri del mondo” (Internazionale)
“Conflitto tra due o più Stati, o in genere tra gruppi organizzati, etnici, sociali, religiosi condotto con l’impiego di mezzi militari”. Così viene definita la parola “guerra” sul dizionario, ma quali guerre stanno avendo luogo oggi nel mondo? Chi le sta combattendo, e perché? E in che modo influiscono sulla nostra vita? A queste e altre domande prova a rispondere Guerre, un volume che nasce dalla collaborazione con la rivista “Internazionale” e che raccoglie analisi e reportage dei maggiori esperti e giornalisti internazionali – in alcuni casi scritti ad hoc per questo libro – finora inediti in Italia e dedicati a dieci conflitti cruciali del mondo presente. Dall’Afghanistan all’Ucraina, dall’America Latina al Myanmar, dallo Yemen all’Amazzonia, dal Medio Oriente al Sahel, i diversi contributi – accompagnati da mappe, focus e infografiche – permettono di approfondire ciò che sta accadendo in teatri di guerra non sempre noti ma la cui conoscenza e interpretazione è indispensabile per comprendere dove si stanno giocando gli equilibri globali. Un volume prezioso per orientarsi nella geopolitica contemporanea, una chiave di lettura inedita per osservare in presa diretta gli effetti che le guerre – anche quando accadono a migliaia di chilometri di distanza – hanno sulla vita di tutti noi.
‘Roma pitagorica. Filosofia, magia e musica nella capitale della cultura esoterica‘ (Edizioni Mediterranee), di Roberto Quarta
Una serie di itinerari alla scoperta della Roma di Pitagora, partendo dalla misteriosa Basilica Neopitagorica di Porta Maggiore, scrigno del pensiero del filosofo di Samo. Il concetto di un ordine del mondo che prende forma nel numero è il principio guida che ci permette d’interpretare alcuni monumenti e complessi urbanistici dalle origini di Roma alla contemporaneità. Analizzare la nascita e lo sviluppo della tradizione pitagorica romana significa metterla in relazione con le altre correnti della cultura esoterica che hanno animato la capitale.
Il pitagorismo a partire dal XVIII secolo, viene ricondotto alla Massoneria, della quale costituisce un punto di riferimento imprescindibile, per poi confrontarsi nel Novecento con la Teosofia di Madame Blavatsky, l’antroposofia di Rudolf Steiner e il tradizionalismo pagano di Arturo Reghini e Julius Evola. Un altro aspetto che emerge da questo testo riguarda l’arte, la musica e l’architettura che, fra Ottocento e Novecento, utilizzano ampiamente le forme geometriche di derivazione pitagorica per elaborare quel processo di astrazione che caratterizza gran parte dell’arte contemporanea.
‘Detective in cerca di autore‘ (Rizzoli), di Anthony Horowitz
Alle 11 di uno sfavillante mattino primaverile la signora Cowper, madre di un famoso attore, entra in un’agenzia di onoranze funebri per prendere accordi per il proprio funerale; verrà assassinata sei ore più tardi nel suo appartamento londinese, strangolata con il cordoncino di una tenda. È una morte che Daniel Hawthorne, ex detective e oggi consulente esterno della squadra omicidi, non può derubricare a coincidenza. Oltre ai modi bruschi, l’insulto facile e le tasche vuote, Hawthorne ha un fiuto eccezionale, utile alla polizia nei casi più spinosi.
Chiamato a investigare anche in questa occasione, vorrebbe che il celebre giallista Anthony Horowitz, sua vecchia conoscenza, scrivesse un libro sull’indagine in corso: sarebbe senz’altro un bestseller, i cui guadagni verrebbero divisi in parti uguali. Ed è uno spunto di trama servito su un piatto d’argento a uno scrittore momentaneamente a corto di idee. Quindi, sebbene Horowitz non abbia alcuna voglia di immischiarsi con un uomo a dir poco spigoloso, eccolo ritrovarsi, suo malgrado, coinvolto nel progetto.
Un produttore teatrale accusato di frode, una domestica dal passato discutibile, un figlio sregolato: sono solo alcuni degli indiziati che affollano un intrigo in cui tutti, Hawthorne compreso, sembrano nascondere qualcosa; una trama che parrebbe unire ai due capi dello stesso filo la morte della signora Cowper e un vecchio caso di cronaca, e che spinge Horowitz a posare la penna per vestire a sua volta i panni del detective. Con questo Sherlock Holmes in chiave moderna, lo scrittore britannico inaugura una serie ingegnosa con due protagonisti memorabili e si conferma esperto innovatore della migliore tradizione del giallo.
‘Roseanna‘ (Sellerio), di Maj Sjöwall e Per Wahlöö
Un giallo degli anni Sessanta, ritrovato da Andrea Camilleri, attraverso cui riscoprire uno dei detective più affascinanti del catalogo Sellerio: Martin Beck, investigatore della squadra omicidi di Stoccolma, protagonista di un decalogo di noir scandinavi. Maj Sjöwall e Per Wahlöö, compagni nella vita, hanno scritto a quattro mani, tra il 1965 e il 1975, dieci romanzi polizieschi che spinsero Henning Mankell a riconoscerli come i capostipiti del giallo nordico: “chi scrive polizieschi dopo questi romanzi si ispira a loro, in un modo o nell’altro”. La coppia di scrittori intendeva rappresentare una “commedia umana” alla Balzac in chiave poliziesca che si facesse portavoce dei loro ideali politici e sociali.
In questo primo romanzo Martin Beck, malinconico e frustrato da problemi sentimentali, metodico e tenace, è determinato a scoprire cosa si nasconde dietro il cadavere nudo di una bella ragazza rimasto impigliato in una diga di una cittadina scandinava. Da un labile indizio, ricostruendo tassello dopo tassello la vita di una giovane moderna, vivace e promettente, risale il filo della matassa stringendo il colpevole in un angolo. Ma la verità, troppo amara, lo toccherà profondamente.
“Prendetevi la luna” (Bompiani), Paolo Crepet
«Prendetevi la luna» non è un consiglio, ma una suggestione. Non vale solo nei momenti difficili, ma anche in quelli di gioia, o quando si tende più alla rassegnazione che all’esaltazione. La luna è lì apposta, scompare e ricompare proprio perché se ci fosse sempre sarebbe banale. Funziona come il desiderio, che implica il cercar le stelle proprio quando non ci sono o si teme siano nascoste da qualche parte dell’universo.
Oggi più che mai siamo catturati dal presente e ce lo siamo fatti bastare, forse atterriti per ciò che potrebbe essere alle porte o per sazietà di quanto possediamo. La famiglia fatica nella propria funzione autorevole, la scuola è inzuppata di burocrazia e impermeabile al cambiamento, l’attenzione per l’ambiente, tentando di garantire un futuro benefico, rischia di colpire la bellezza, mentre le tecnologie disegnano un mondo di relazioni mute e asservite a nuovi ordini categorici. È come se il futuro proponesse messaggi controversi invece che rassicuranti. Eppure, non sono gli eventi che ci stanno cambiando, ma noi che cambiamo gli eventi.
Inseguire un orizzonte, non conquistarlo, questo è il senso di pensare e di scrivere. E oggi c’è proprio bisogno di cercare qualcosa di nuovo. Non tutti ci provano, né sentono quest’obbligo. Si combattono guerre terribili, eppure è più preoccupante ciò che non fa rumore e che si annida in tante anime persuadendole ad arroccarsi, a difendersi chiudendo l’uscio di casa. Girano spacciatori di comodità, allettano i pensieri di molta gente.
In questo nuovo libro, Paolo Crepet torna sui temi a lui più cari, l’educazione, la scuola, la famiglia, con un intento chiaro: fornire uno strumento per orientarsi oltre la coltre di nubi che oscurano la luna, ovvero la speranza. Per questo dice ai giovani e anche a chi non lo è più: prendetevi la luna. Ognuno la sua, ovviamente.
“Tre ciotole. Rituali per un anno di crisi” (Mondadori), di Michela Muriga
S’innamorano di una sagoma di cartone o di un pretoriano in miniatura, odiano i bambini pur portandoseli in grembo, lasciano una donna ma ne restano imprigionati, vomitano amore e rabbia, si tagliano, tradiscono, si ammalano. Sono alcuni dei personaggi del nuovo, strabiliante libro di Michela Murgia, un romanzo fatto di storie che si incastrano e in cui i protagonisti stanno attraversando un cambiamento radicale che costringe ciascuno di loro a forme inedite di sopravvivenza emotiva. “Una sera ti metti a tavola e la vita che conoscevi è finita.” A volte a stravolgerla è un lutto, una ferita, un licenziamento, una malattia, la perdita di una certezza o di un amore, ma è sempre un mutamento d’orizzonte delle tue speranze che non lascia scampo. Attraversare quella linea di crisi mostra che spesso la migliore risposta a un disastro che non controlli è un disastro che controlli, perché sei stato tu a generarlo. In stato di grazia, come la grande narratrice di Accabadora , Murgia scrive per tutti noi un libro estremamente originale che rimanda a una costellazione di altri grandi libri: Il crollo di Fitzgerald, Lo zen e il tiro con l’arco di Herrigel e L’anno del pensiero magico di Didion.