12 Novembre 2023
09:00
Le nuove uscite in libreria (12 novembre)
RADIO GOLD – Puntuale torna la nostra rubrica sui libri della settimana. Ecco alcune delle ultime uscite che potrete trovare in libreria questa settimana.
‘Nascita di un capolavoro del cinema‘ (Bompiani), di Tom Hanks
Lone Butte, 1947. Robby, cinque anni e una spiccata propensione per il disegno, incontra per la prima volta il leggendario zio Bob, appena tornato dalla guerra. Bob arriva in moto, ha l’aria sciupata ma affascinante e per Robby diventa subito un eroe: e lo resta anche quando sparisce, o forse proprio per quello. Oakland, 1971. Robby, diventato un autore di fumetti underground, riceve una lettera dallo zio Bob. Rievocando quello straordinario incontro, ricordando i giornalini che lo zio gli aveva regalato, crea un personaggio plasmato sul giovane veterano. È così che nasce La leggenda dell’Incendiario.
New Mexico, 2020. Bill Johnson, regista affermato, una passione per il golf e le macchine da scrivere, riscopre per caso il fumetto del 1971 e decide di farne un film di supereroi: Guerriera insonne. Da qui in poi il romanzo si sposta a Lone Butte, il paesino di Robby e zio Bob che si rivela un set naturale perfetto, e si accendono tutte le dinamiche che possono fare di un film un trionfo o un disastro, a partire dal materiale umano: entrano in scena OKB, l’attore capriccioso e narciso che deve interpretare l’Incendiario; Wren, antidiva intelligente e sensibile, ovvero Eve la Guerriera, l’eroina che non dorme mai; e una folla di tecnici, attrezzisti, vecchi attori di talento, più due donne eccezionali a cui spetta di far funzionare la macchina, dall’alto e dal basso: Al, la produttrice che per rilassarsi lavora a maglia, e Ynez, promossa sul campo da tassista a prodigiosa factotum.
Dopo i racconti di ‘Tipi non comuni’ Tom Hanks torna alla scrittura con una storia che celebra il grande cinema di oggi e di sempre, tra assilli di tempo e denaro e grandiose aspirazioni, raccontando come si fa, come si dovrebbe fare un film. Si ride, si piange, si rievoca la Hollywood di una volta, si leggono i fumetti che sono al cuore della storia (scritti da Hanks e illustrati da R. Sikoryak) e si scivola fuori dalle pagine di questo romanzo con quel misto di gioia indefinita e istantanea nostalgia che ancora ci prende quando usciamo da un cinema e per un istante non sappiamo dove siamo.
‘La gioia di danzare‘ (Garzanti), di Nicoletta Manni
Nella prima fotografia che la ritrae con le scarpette da ballo, Nicoletta Manni non ha ancora compiuto tre anni. La madre Anna è insegnante di danza e da sempre la porta con sé al lavoro, così che l’abitudine di esercitarsi alla sbarra entra nella vita di Nicoletta con la naturalezza di un gioco. Questo libro racconta le tappe e gli incontri che hanno segnato il suo percorso e la sua carriera, fino a proiettarla tra le stelle più luminose della scena internazionale: l’infanzia trascorsa a Santa Barbara di Galatina, in provincia di Lecce, l’ammissione all’Accademia del Teatro alla Scala, l’esperienza allo Staatsballett di Berlino; e poi la collaborazione con Carla Fracci e Alessandra Ferri, l’amicizia con Roberto Bolle, la complicità con il collega e marito Timofej Andrijashenko.
Senza tacere la fatica e i sacrifici, ‘La gioia di danzare’ è però innanzitutto l’espressione di un amore sconfinato per il ballo, inteso come autentico atto di libertà e come intimo, inesauribile viaggio alla scoperta di sé. Alzando il sipario su un’arte che da sempre affascina e incanta, la prima ballerina del Teatro alla Scala dà voce alla propria storia attraverso le molte vite che ha vissuto sul palcoscenico: dal Lago dei cigni allo Schiaccianoci, dalla Bella addormentata nel bosco a Giselle, le grandi protagoniste del repertorio classico hanno infatti contribuito a fare di lei l’interprete che oggi tutto il mondo applaude.
‘Il Giappone a colori‘ (Einaudi), di Laura Imai Messina
Di che colore è la vaghezza? E qual è la differenza tra il grigio sopra le nubi e il grigio lama smussata? Quanto è buio il nero cecità? L’indaco di montagna, il marrone vento d’inverno, il bianco cielo con luna: tutto in Giappone ha un suo colore, perché col colore si può dire ogni cosa. Laura Imai Messina racconta il Giappone in un modo unico ed emozionante: attraverso i suoi colori. In un caleidoscopio di storie, leggende, tradizioni, e con le splendide illustrazioni di Barbara Baldi, Il Giappone a colori ha la forza gentile e dirompente dei viaggi che ci cambiano lo sguardo.
“Cade la pioggia, sulla riva rocciosa di Jogashima | cade una pioggia color Rikyu”, scrive il poeta Hakushu Kitahara: ma Sen no Rikyu è un antico maestro della cerimonia del tè vissuto molti secoli prima, come può una persona indicare una precisa sfumatura del grigio? E perché a un certo punto alcuni colori divennero “colori proibiti” appannaggio esclusivo della corte imperiale e come reagì la popolazione a quel “furto”? O ancora: quante sfumature di un sentimento si possono comunicare attraverso la semplice scelta del colore della carta di un messaggio d’amore?
Fra i tanti segreti che il Giappone tuttora conserva allo sguardo occidentale, c’è il suo straordinario rapporto con i colori. Color piume bagnate di corvo, color piume nere di gru, campo arido, cielo illuminato dalla luna, lama smussata: i nomi dei colori tradizionali del Giappone sono già un assaggio di poesia. Ma quando scopriamo le storie, le tradizioni o le leggende che si nascondono dietro questi nomi, la meraviglia si moltiplica. Ognuno di essi (a cominciare dai fondamentali: grigio, bianco e nero) si porta dietro una storia che è parte della Storia del paese, della sua letteratura e della sua arte. Una ricchezza che arriva fino al presente. Quando poi a raccontare questo universo di infinita varietà è la penna di una scrittrice come Laura Imai Messina, i colori del Giappone riescono a illuminare angoli bui del cuore di ognuno con imprevedibili risonanze.
‘Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Sud America?‘ (Sellerio), di Antonio Manzini
Dopo “Vecchie conoscenze” e “Le ossa parlano”, il vicequestore Rocco Schiavone è in missione non ufficiale a migliaia di chilometri dalla sua odiata Aosta, con il vecchio amico Brizio. Vogliono ritrovare Furio, l’altro compagno di una vita, scomparso tra Buenos Aires, Messico e Costa Rica. Furio, da parte sua, si è lanciato a rotta di collo sulle tracce di Sebastiano, il quarto del gruppo, scappato in Sud America per sfuggire ad una colpa tremenda e alla conseguente punizione.
L’antefatto è lontano nel tempo e ha squassato le vite di tutti loro. E adesso Rocco e Brizio devono impedire “la pazzia” di Furio, ma vogliono anche capire i perché di Seba, quali sono stati i motivi profondi di quel tradimento orribile con cui Rocco ha già provato a fare i conti, in modo da poter dare l’addio come si deve a un’amicizia vecchia quanto loro. La ricerca appare vana, perché il continente è immenso e chi scappa lascia solo labili indizi, sospeso in realtà tra scomparire e voglia di spiegarsi o di espiare. Il vicequestore, da fine investigatore, sa bene come armare una caccia spericolata, e Brizio è abbastanza svelto di mano da spalleggiarlo adeguatamente.
In questo miscuglio di thriller e psicologia, è inevitabile che nella mente di Rocco si affollino i tanti ricordi di un’infanzia con la banda a Trastevere, quel piccolo mondo dove solo un fortunato caso ha deciso che Schiavone sia diventato un poliziotto e non un “bandito”, una guardia e non un ladro, al pari dei suoi inseparabili compari, uniti in un’amicizia che non c’è più, distrutta dal tempo, dal destino o forse solo da appetiti personali. Ritrovare Sebastiano misteriosamente scomparso in Sud America sarà forse possibile. Impossibile ritrovare l’amico.
‘Il libro d’oro. Tutte le mie ricette più amate‘ (Mondadori Electa), di Benedetta Rossi
“Mi avete spesso chiesto: qual è la ricetta che porti nel cuore? Oppure: dove possiamo trovare le preparazioni trasmesse in tv? O ancora: qual è la ricetta più virale? Così ho scorso tutto ciò che ho condiviso con voi dal 2011 a oggi. È stato difficilissimo fare la selezione delle ricette, perché se fosse stato per me le avrei messe tutte… ma alla fine ho scelto le migliori aggiungendone, come sempre, di nuove”, scrive nella presentazione del libro Benedetta Rossi.
“Scrivere questo libro-racconto della mia storia sui social è stato un viaggio sorprendente, emozionante e pieno di ricordi! Non posso quindi che ringraziarvi per avermi sempre seguita e sostenuta e per avermi permesso di realizzare questa bellissima avventura! Benedetta”.
‘Sua Eccellenza perde un pezzo. I casi del maresciallo Ernesto Maccadò‘ (Garzanti), di Andrea Vitali
I fratelli Venerando e Gualtiero Scaccola sono titolari dell’omonima forneria a Bellano. Tirati su a pedate dal padre panettiere, conoscono solo il piccolo mondo del forno e dell’abitazione al piano di sopra. Si alternano in negozio con un sincronismo perfetto, che però inizia a cedere la mattina del 7 aprile 1930. Quel giorno, infatti, bussa alla porta del loro tran tran la lettera in cui il segretario del sindacato panettieri di Como chiede una mano per l’idea che gli è venuta: organizzare una gita in battello degli iscritti comaschi in quel di Bellano per celebrare l’anniversario della fondazione di Roma. E il mondo degli Scaccola sembra andare a gambe all’aria. Passare la missiva, con le relative incombenze, al segretario comunale, non li mette al riparo. Perché quello che si insinua nella loro quiete attraversa con la forza di un’onda irresistibile il cuore di Gualtiero, che ora smania per avere dalla vita tutto ciò che il lavoro gli ha impedito di godere.
Ma in quella tiepida primavera sembra abbia iniziato a palpitare anche il cuore del carabiniere Beola, da qualche tempo osservato speciale del maresciallo Maccadò, preoccupato che il giovane non commetta sciocchezze violando il regolamento dell’Arma. Anche il maresciallo però dovrebbe stare attento, perché indispettire la moglie Maristella potrebbe rendergli la vita difficile. E finalmente arriva il gran giorno dei panettieri a Bellano, impreziosito dal Federale di Como in persona, che vorrebbe saperne di più di quel paese turbolento dove non si riesce a tenere in piedi una sezione del Partito neanche a piangere. Ma niente, dev’esserci qualcosa nell’aria che fa andare tutto storto, perché sul più bello un furto, che parrebbe inspiegabile, finisce per agitare acque già fin troppo mosse.
‘Doctor Newtron. La scienza nel fumetto‘ (Feltrinelli), di Dario Bressanini
Scienziato e supereroe, capace di controllare gli elementi trasformando a piacimento la materia, Doctor Newtron è uno dei più amati e leggendari personaggi del fumetto. Allora, perché il suo nome suona nuovo? Forse perché non è mai esistito. Sia lui che tutta la sua lunga e avvincente parabola editoriale sono frutto della fantasia di Dario Bressanini, che si finge soltanto curatore e compilatore di questa antologia, rendendola totalmente credibile e coerente con la storia del fumetto. Mentre invece è autore di tutte le avventure di Doc Newtron, di cui ha scritto soggetti e sceneggiature, che riflettono lo spirito dell’epoca, affidate a un team di disegnatori capaci di omaggiare i grandi maestri dei comics americani mantenendo sempre una cifra stilistica fresca e attuale.
Supportato da un ampio apparato testuale, questo fumetto-saggio risulta un’opera acuta e ironica, appassionante e divertente, in cui Dario Bressanini unisce il fumetto alla scienza, raccontando con una riflessione profonda e originale (e facendo letteralmente vedere) come scienziati e avvenimenti del mondo reale, da Oppenheimer al lancio dello Sputnik al Progetto genoma umano, si siano riverberati nei fumetti dei supereroi cambiando la rappresentazione della scienza e degli scienziati nell’immaginario collettivo, influenzandone a sua volta la società.
‘Cloruro di sodio‘ (Marsilio), di Jussi Adler-Olsen
Nel giorno del suo sessantesimo compleanno, Maja Petersen si toglie la vita. Un gesto disperato che riporta l’attenzione su un incidente – mai veramente chiarito – di molti anni prima, quando il figlio era rimasto ucciso nell’esplosione di un’autofficina a soli tre anni. E ora, gli intrepidi disadattati del più famoso dipartimento del corpo di polizia danese, ovvero Carl Mørck con Assad, Rose e Gordon, ricevono l’ordine di sospendere ogni altra attività per riaprire proprio quell’indagine. In particolare, l’interesse si concentra sul mucchietto di sale – piccolo, solo pochi grammi – ritrovato sul luogo della disgrazia. Tanto più che, nel corso di oltre trent’anni, sulla scena di alcuni casi di morte attribuita a disgrazia o suicidio, la presenza del sale si è rivelata una sorta di firma. Possibile che tutto faccia capo a un unico colpevole?
A mano a mano che la Sezione Q riesce a trovare un collegamento tra eventi disparati, uno schema molto preciso e sconvolgente prende forma. Un disegno ossessivo, e implacabile. Perché tutte le vittime che tornano a incrociare la strada della Sezione Q non sono affatto casuali, e perché ogni particolare della loro fine è stato pianificato e predisposto con cura e rigore. E mentre tutti i pezzi cominciano a scivolare al loro posto, anche la verità sulla famosa pistola sparachiodi che Carl ha sulla coscienza sin dal suo primo caso si fa sempre più vicina.
‘Harry Potter e il prigioniero di Azkaban‘ (Salani), di J.K. Rowling
Per dodici lunghi anni, la spaventosa fortezza di Azkaban ha racchiuso un famigerato prigioniero chiamato Sirius Black. Accusato di aver ucciso tredici persone con un’unica maledizione, si diceva che fosse anche un fedele seguace di Voldemort, il Signore Oscuro. Ora è evaso, lasciandosi dietro solo due indizi su dove potrebbe essere diretto: la sconfitta di Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato a opera di Harry Potter ha segnato anche la sua disfatta, e le guardie di Azkaban lo hanno sentito mormorare nel sonno: “È a Hogwarts… è a Hogwarts…”
Harry Potter non è al sicuro, e forse questa volta nemmeno la scuola magica, nemmeno gli amici più cari possono aiutarlo, non quando tra loro si nasconde un traditore…