11 Dicembre 2023
07:01
“Vivendo secondo la domenica”, il nuovo libro del canonico alessandrino Fabrizio Casazza
ALESSANDRIA – È uscito da qualche settimana il libro del canonico alessandrino, Fabrizio Casazza, “Vivendo secondo la domenica“, edito da Effatà, volume che chiude la trilogia dei cicli festivi e aiuta il lettore nel comprendere appieno le letture domenicali perché “l’errore più grave è dire, quando si sente la Parola del Vangelo, ‘la so già’“.
Presentazione sintetica del libro
Il martire Ignazio, vescovo di Antiochia nei primissimi anni della vita della Chiesa, esorta i fedeli ad agire «vivendo secondo il “giorno del Signore”, giorno in cui è apparsa anche la nostra vita per mezzo di lui e della sua morte».
La domenica, che è appunto il giorno del Signore, è scuola, fonte e culmine di vita cristiana, che diventa stile di vita quotidiana, un dono così grande che non può essere sprecato confondendo la festa con il tempo libero.
La gioia domenicale che nasce dalla partecipazione alla risurrezione di Cristo, celebrata nell’assemblea liturgica, diventa anche criterio di discernimento per l’agire e anticipo della felicità della Gerusalemme celeste.
Questo volume, che commenta le letture proclamate in chiesa nella Messa festiva, nasce nel contesto parrocchiale e adotta un linguaggio divulgativo in chiave pastorale, senza però rinunciare alla precisione accademica, alla profondità teologica e al rigore argomentativo.
Destinatari dei commenti alla liturgia della Parola sono in particolare vescovi, presbiteri, diaconi, religiose, uomini e donne impegnati come catechisti, operatori pastorali, lettori liturgici, accoliti, ministri straordinari della comunione, insegnanti di religione, animatori di gruppi biblici e liturgici. Ma anche persone normalmente non troppo vicine alla vita ecclesiale possono trovare solidi spunti per la loro personale ricerca.
Prefazione dell’arcivescovo Angelo Vincenzo Zani, Archivista e Bibliotecario di Santa Romana Chiesa
Durante la conferenza stampa nel viaggio di ritorno dalla 37esima Giornata Mondiale della Gioventù celebrata a Lisbona il Santo Padre Francesco ha risposto così a un giornalista: «I giovani non hanno molto tempo di attenzione. Pensa che, se tu fai un discorso chiaro con un’idea, un’immagine, un affetto, ti possono seguire otto minuti. Tra parentesi, nella Evangelii gaudium, che è la prima Esortazione che ho fatto, ho scritto un lungo, lungo capitolo sull’omelia. Perché le omelie – qui c’è un parroco e lo sa – a volte sono una tortura, una tortura: parlano bla, bla, e la gente… In qualche paesino gli uomini escono a farsi una sigaretta e tornano. La Chiesa deve convertirsi su questo aspetto della omelia: che sia breve, chiara, con un messaggio chiaro, e affettuosa».
Questa giusta preoccupazione del Papa mi pare trovi una adeguata risposta in questo libro del canonico Fabrizio Casazza, che completa la trilogia dei tre cicli festivi. I commenti alle letture domenicali sono brevi, succinti, intensi, e caratterizzati da un linguaggio scorrevole, accattivante e accessibile. L’autore – zelante parroco, stimato docente, apprezzato giornalista – aiuta il lettore a curare la propria formazione spirituale facendo riscoprire i fondamenti della fede e consolidandoli con il nutrimento della Parola di Dio, degli insegnamenti del Magistero, degli esempi dei Santi, degli spunti di cronaca letti alla luce del cristianesimo.
Si avverte in effetti anche l’attenzione e la passione per la comunicazione della fede cattolica agli uomini e alle donne della società contemporanea, secondo l’afflato del celebre incipit della Costituzione conciliare Gaudium et spes: «Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore. La loro comunità, infatti, è composta di uomini i quali, riuniti insieme nel Cristo, sono guidati dallo Spirito Santo nel loro pellegrinaggio verso il regno del Padre, ed hanno ricevuto un messaggio di salvezza da proporre a tutti. Perciò la comunità dei cristiani si sente realmente e intimamente solidale con il genere umano e con la sua storia». Con questo approccio, egli contribuisce al commento della Parola di Dio affinché possa rispondere alle domande, allargare gli orizzonti, offrire criteri per interpretare e valutare le situazioni vissute dal lettore nei diversi contesti.
Auguro un’ampia diffusione di questo pregevole volume, con l’auspicio che sia di stimolo ed esempio per vescovi, presbiteri e diaconi nel preparare le omelie, per religiose e laici nell’approfondire le letture festive, per persone non addentro alla realtà ecclesiale per conoscerla e apprezzarla, cosicché il giorno del Signore diventi veramente per tutti stile di vita quotidiana. La gioia domenicale che nasce dalla partecipazione alla risurrezione di Cristo, celebrata nell’assemblea liturgica, diventi anche criterio di discernimento per l’agire e anticipo della felicità della Gerusalemme celeste.
Introduzione dell’Autore
Il santo vescovo Ignazio di Antiochia, morto martire a Roma presumibilmente nell’anno 107, scrisse una lettera alla comunità di Magnesia, città dell’odierna Turchia. In essa esortò i fedeli a comportarsi secondo la grazia di Gesù, cioè ad agire «vivendo secondo il “giorno del Signore”, giorno in cui è apparsa anche la nostra vita per mezzo di lui e della sua morte»[1].
Trovo bellissima tale espressione, molto particolare: i cristiani sono coloro che vivono secondo la domenica. Per questo l’ho scelta come titolo di questo libro – che si pone in continuità con i miei due precedenti, Di domenica in domenica (2021) e La luce di un Altro (2022) – in cui vorrei precisamente far risaltare la bellezza della domenica come scuola, fonte e culmine di vita cristiana.
La domenica non è solo un giorno della settimana ma è dunque uno stile di vita del cristiano; è un dono così grande che persino i cattolici corrono il rischio di non riuscire a coglierlo pienamente nel suo significato, nella sua portata, nella sua forza. Così la domenica è ridotta non di rado a giorno delle escursioni, delle gite fuori porta, delle faccende domestiche, dello shopping: non più giorno di festa ma giornata di tempo libero.
L’intera esistenza cristiana deve essere «scandita non solo dal ritmo della domenica, ma anche dallo spirito che anima la sua celebrazione: è lo Spirito del Risorto dato al mondo, perché essa nutre una speranza nuova attraverso il memoriale della sua morte, risurrezione e attesa della sua venuta, ricordata e commemorata dai suoi discepoli. […]. Pertanto i cristiani, grazie all’appuntamento settimanale, vivono sempre della vita del Risorto»[2]. Così la gioia domenicale diventa anche criterio di discernimento per l’agire e anticipo della gioia della Gerusalemme celeste.
Questo volume non è costruito in maniera asettica ma nasce nell’ambiente concreto sia della comunità di cui sono parroco sia delle realtà ecclesiali incontrate in diverse regioni italiane in occasione di predicazioni per le feste patronali. Per questo, pur fondati su una solida dottrina teologica, lo stile e il linguaggio non sono accademici ma declinati in chiave pastorale, per spiegare e attualizzare anche per persone non “addette ai lavori” o non troppo addentro a riferimenti teologici ed ecclesiastici.
Spero che il testo risulti utile a vescovi, presbiteri e diaconi nel preparare le omelie e a religiose, catechisti, lettori, accoliti, ministri straordinari della comunione, insegnanti di religione, per disporre sé stessi all’ascolto della Parola di Dio e animare gruppi biblici e liturgici delle varie comunità in cui sono inseriti. Mi auguro inoltre che coloro che si ritengono “lontani” dalla vita cristiana possano trovare utili spunti per la riflessione con il desiderio di accostarsi direttamente alla Bibbia.
Il libro è strutturato seguendo il percorso dell’anno liturgico, fatta eccezione per il Tempo Ordinario, che è trattato in un unico capitolo. Quindi si comincia con l’Avvento, si prosegue con il Tempo di Natale, per passare alla Quaresima, al Triduo pasquale, al Tempo di Pasqua e, infine, al Tempo Ordinario. Da ultimo il commento ad alcune solennità, feste e memorie particolarmente significative.
Ringrazio di cuore l’arcivescovo Angelo Vincenzo Zani, Archivista e Bibliotecario di Santa Romana Chiesa, per il dono della sua autorevole e benevola Prefazione. Ringrazio coloro che mi hanno aiutato con ispirazioni, suggerimenti, ricerche, esempi. Auspico che la lettura del presente volume aiuti tutti a scoprire o riscoprire la bellezza della Parola di Dio proclamata nell’assemblea liturgica perché la domenica diventi sempre più lo stile del credente nella esaltante ma faticosa esperienza cristiana.
Profilo personale del canonico Fabrizio Casazza
Fabrizio Casazza, dopo aver ricoperto diversi incarichi nella curia, negli uffici pastorali e negli organismi diocesani, attualmente è parroco, canonico teologo e archivista del Capitolo Cattedrale di Alessandria. Insegna Teologia Morale presso la sezione parallela di Torino della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale nel Ciclo di licenza, di cui è stato segretario e vice direttore, nel Master di bioetica e nel Corso di alta formazione in comunicazioni sociali, del quale è presidente. È stato direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Alessandria. Giornalista pubblicista, per mandato della Conferenza Episcopale Piemontese è Consulente ecclesiastico regionale dell’Unione Cattolica della Stampa Italiana.
Ha conseguito il baccalaureato in Teologia presso lo Studio Interdiocesano di Teologia in Alessandria, la licenza in Teologia Morale presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale a Torino, il dottorato in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana a Roma, la laurea in Scienze Politiche, Economiche e Sociali e la laurea magistrale in Politica e Cultura Europee e Comparate, entrambe presso l’Università del Piemonte Orientale, il diploma in Management Pastorale presso il Centro Lateranense di Alti Studi della Pontificia Università Lateranense.
Ha pubblicato diverse monografie, voci di dizionari e numerosi articoli sia specialistici sia divulgativi.
[1] Sant’Ignazio di Antiochia, «Lettera ai cristiani di Magnesia», IX, 1, in Id., Le lettere, Paoline, Roma 1980, 56.
[2] M. Girolami, Il giorno degli inizi, San Paolo, Cinisello Balsamo 2022, 70.