7 Aprile 2024
08:16
Le nuove uscite in libreria: da Dicker allo “Spezzacuori”
RADIO GOLD -Come ogni settimana vi indichiamo alcune delle nuove uscite che potete trovare in libreria.
‘Un animale selvaggio‘ (La nave di Teseo), di Joël Dicker
2 luglio 2022, due ladri rapinano una importante gioielleria di Ginevra. Ma questo non sarà un colpo come tutti gli altri. Venti giorni prima, in un elegante sobborgo sulle rive del lago, Sophie Braun sta per festeggiare il suo quarantesimo compleanno. La vita le sorride, abita con il marito Arpad e i due figli in una magnifica villa al limitare del bosco. Sono entrambi ricchi, belli, felici. Ma il loro mondo idilliaco all’improvviso s’incrina. I segreti che custodiscono cominciano a essere troppi perché possano restare nascosti per sempre.
Il loro vicino, un poliziotto sposato dalla reputazione impeccabile, è ossessionato da quella coppia perfetta e da quella donna conturbante. La osserva, la ammira, la spia in ogni momento dell’intimità. Nel giorno del compleanno di Sophie, un uomo misterioso si presenta con un regalo che sconvolgerà la sua vita dorata. I fili che intrappolano queste vite portano lontano nel tempo, lontano da Ginevra e dalla villa elegante dei Braun, in un passato che insegue il presente e che Sophie e Arpad dovranno affrontare per risolvere un intrigo diabolico, dal quale nessuno uscirà indenne. Nemmeno il lettore.
‘Lo spezzacuori‘ (Newton Compton), di Felicia Kingsley
Autore bestseller ribelle e caotico, Blake Avery fa impazzire chiunque graviti nella sua orbita: dall’agente all’editor, dagli addetti stampa ai grafici. Così, l’editore, che non ne può più di sentire lamentele sul suo conto, obbliga Blake a seguire una serie di sedute di psicoterapia per gestire i problemi di disciplina. Una cosa è certa: Blake non pensa di avere alcun tipo di problema e non ha nessuna voglia di farsi esaminare da uno “strizzacervelli”.
Ma il dottor Zuckerman la sa lunga e, seduta dopo seduta, senza rendersene conto, Blake si mette a nudo e racconta di sé e delle sue relazioni passate: dal primo bacio alla prima cotta estiva, dalle (dis)avventure con le donne all’incontro con Summer che, lui ancora non lo sa, gli cambierà la vita. Quanti cuori infranti si sarà lasciato alle spalle prima del vero amore?
‘La vedova‘ (Feltrinelli), di Josè Saramago
In seguito alla morte del marito, Maria Leonor, madre di due figli, è sopraffatta dalla difficile gestione della fattoria di famiglia in Alentejo e dallo stretto controllo del suo ambiente. Dopo mesi di profonda depressione decide di affrontare i suoi doveri di proprietaria terriera, ma il suo cuore continua a essere tormentato da un desiderio inestinguibile. Tra riflessioni sull’essenza dell’amore, sullo scorrere del tempo e sulle stupefacenti mutazioni della natura, la giovane vedova trascorre le notti insonne, spiando gli amori delle cameriere e soffrendo di solitudine fino a quando due uomini molto diversi irrompono nella sua vita e il suo destino inaspettatamente sembra prendere una nuova piega.
Uscito nel 1947, ‘La vedova’ è il primo romanzo di Saramago, pubblicato in Portogallo con il titolo Terra del peccato. Oggi, in occasione del centenario della sua nascita, quest’opera, scritta ad appena ventiquattro anni, viene pubblicata per la prima volta in italiano con il titolo originale. Ne La vedova ritroviamo il suo peculiare modo di guardare il mondo, la sua straordinaria forza narrativa e un personaggio femminile indimenticabile: c’è già tutto il grande scrittore che conosciamo. La follia, il peccato e l’ossessione della giovane vedova Maria Leonor, dilaniata tra passioni indomabili e obblighi sociali.
‘A light in the flame. Una luce nella fiamma. Flesh and Fire‘ (HarperCollins Italia), di Jennifer L. Armentrout
Ora che la verità sul suo piano è venuta a galla, mandando in frantumi la fragile fiducia che si era instaurata tra lei e Nyktos, a Seraphena non resta che aggrapparsi al proprio senso del dovere. Per questo farà tutto il possibile per fermare Kolis, il falso Re degli Dei, e porre fine alla sua tirannia su Iliseum e alla minaccia che rappresenta per i mortali. Anche se questo significa seguire il piano di Nyktos. L’ultima cosa di cui entrambi hanno bisogno mentre lavorano insieme è l’innegabile, bruciante passione che continua ad accendersi tra loro. In più, Sera non può permettersi di innamorarsi del tormentato Primordiale, men che meno adesso che la sua vita non è più legata a un destino che non ha mai voluto.
Ma come resistere ai ricordi del piacere che hanno condiviso e che ancora li consuma? E al desiderio irrazionale di diventare per Nyktos una Consorte di fatto e non solo di nome? Poi, mentre il pericolo che li circonda cresce e gli attacchi alle Terre d’Ombra si intensificano, a un tratto si presenta un rischio del tutto nuovo: il potere primordiale della Vita sta crescendo dentro di lei e preme per manifestarsi. E Seraphena sa che senza l’amore di Nyktos – un’emozione che lui non è in grado di provare – non sopravvivrà all’Ascensione. Sempre che riesca ad arrivarci, naturalmente, perché il tempo sta per scadere… per lei e per i regni.
‘Virdimura‘ (Guanda), di Simona Lo Iacono
Nata in un giorno di pioggia e di presagi, Virdimura porta il nome del muschio che affiora tenace dalle mura di Catania e della sua nascita non sa quasi nulla. A crescerla è suo padre, il maestro Urìa, medico ed ebreo, “il più alto dei giudei, il più forte, il più santo”. Un uomo che conosce i segreti delle spezie e i progressi delle scienze, che parla molte lingue, che sa che da tutto bisogna imparare: dalla natura, dalla strada, dalla poesia. A Virdimura insegna a guarire sia i corpi sia le anime, senza distinguere tra musulmani, cristiani o ebrei. E soprattutto le trasmette il segreto più importante: “La medicina non esige bravura. Solo coraggio”.
Queste parole Virdimura ripete, ormai anziana, alla Commissione di giudici riunita per decidere se concederle, prima donna della storia, la “licenza per curare”. E davanti a loro Virdimura ripercorre, in un racconto vividissimo, tutta la sua vita: la lotta di suo padre contro l’epidemia di tifo che infesta la città, la solitudine dopo la sua scomparsa, gli studi instancabili sui libri che le ha lasciato, le donne visitate in segreto e operate di notte, le accuse di stregoneria da cui deve difendersi, e soprattutto il legame con Pasquale, l’amico d’infanzia che torna al suo fianco dopo un lungo apprendistato in Oriente, anche lui medico, per restarle accanto sempre, alleato fedele contro tutti gli attacchi della sorte.
Sullo sfondo di una Catania fiammeggiante di vita, commerci, religioni, dove i destini si incrociano all’ombra dell’Etna ribollente, Simona Lo Iacono ci regala il grandioso ritratto di una protagonista indimenticabile, fiera e coraggiosa, che combatte le superstizioni e le leggi degli uomini per affermare il diritto di tutti a essere curati e delle donne a essere libere.
‘Quando il caffè è pronto‘ (Garzanti), di Toshikazu Kawaguchi
Un caffè, una sedia e una regola da seguire. Pochi passi che possono condurre alla felicità. Ma solo se si è nel posto giusto. E il posto giusto è una caffetteria di Tokyo in cui si può scegliere di rivivere un preciso momento della propria esistenza. Un’esperienza che dura un istante, giusto il tempo di gustare la bevanda prima che si raffreddi. Certo, non è facile decidere, perché la vita è spesso piena di rimpianti. Ma ci sono quel gesto, quella parola, quella lettera, quel bacio, quella dichiarazione che non abbiamo fatto o detto. Quello è l’attimo giusto. Ci vuole coraggio per affrontarlo di nuovo, ma il risultato, a volte, è inaspettato. Chissà se il piccolo Yūki, che non riesce a superare il divorzio dei suoi genitori, è pronto. E chissà se lo è Megumi, che deve decidere che nome dare alla figlia senza avere accanto l’uomo che ama; o le amiche Ayame e Tsumugi, che hanno permesso all’orgoglio di intromettersi tra di loro.
Fili e destini che potevano rimanere spezzati, ma che ora hanno una seconda possibilità. E non importa che il passato sia ormai alle spalle e nulla si possa fare per modificarlo, lo sguardo è rivolto al futuro, perché su quello si può ancora intervenire. Quanto è accaduto è solo un insegnamento per non commettere di nuovo gli stessi errori, per non lasciare più che rabbia, odio, gelosia o frustrazione offuschino i sentimenti più veri che sono dentro di noi.
‘Psicopompo‘ (Voland), di Amelie Nothomb
In questo trentaduesimo romanzo Amélie Nothomb ci parla del suo amore per gli uccelli e per il loro volo, della sua infanzia errabonda al seguito del padre diplomatico, della violenza subita appena dodicenne sulla spiaggia di Cox’s Bazar in Bangladesh. A cui fanno seguito il trauma, l’anoressia come crudele possibilità di resurrezione e infine il potere salvifico della scrittura con la severa disciplina necessaria…
Pagine intrise di intimità per il romanzo più personale e autobiografico della pluripremiata e amatissima autrice belga. Un libro diverso dai precedenti ma che allo stesso tempo li illumina tutti.
‘Dove la luce‘ (La nave di Teseo), di Carmen Pellegrino
Roma, aprile 1987. Milo è un uomo che ha perso tutto per colpa di altri, devotissimo alla morte – che invoca ogni giorno, ma che non ha il coraggio di infliggersi – e costretto a vivere per strada. Federico Caffè è il Professore, figura ammantata di interrogativi destinati a non ricevere mai risposta. Il primo è un personaggio (forse) d’invenzione, il secondo un uomo realmente esistito, tra i protagonisti del dibattito politico ed economico degli anni ottanta e convinto sostenitore della necessità di assicurare alti livelli di occupazione e di protezione sociale ai ceti più deboli. La sua improvvisa scomparsa è un mistero rimasto tuttora irrisolto, il suo incontro con Milo è un nuovo enigma.
Postiglione, febbraio 2023. Una voce narrante si fa carico della memoria della sua famiglia, ripercorre le fatiche e le gioie del debito d’amore che tutti abbiamo verso le nostre radici. Le vite di Milo e del Professore entrano così nella storia di una donna, di un paese, di un’intera generazione in lotta, divisa tra l’odio e la malinconia per un tempo che, forse, non tornerà più.
Carmen Pellegrino firma un romanzo magico che è una discesa vertiginosa nella memoria dei luoghi e delle persone che li hanno popolati, alla riscoperta della vita nascosta e infinita che ancora li abita. Una voce libera che erra per giardini e anime, e non si perde mai.
‘Brucia tutte le mie lettere‘ (Mondadori), di Alex Schulman
Svezia, estate del 1932. Karin, una giovane donna di ventiquattro anni, si innamora follemente di Olof, un promettente scrittore. Ma c’è un ostacolo insormontabile: Karin è già sposata con Sven Stolpe, un autore di grandissima fama ma dal carattere crudele e autoritario. La sua relazione con Olof scuote le fondamenta della sua vita, portandola a confrontarsi con la decisione più difficile: lasciare il marito per inseguire una nuova vita con l’uomo che ama.Ottantasei anni dopo, Alex Schulman, autore affermato e padre di tre figli, si trova alle prese con una profonda e preoccupante rabbia interiore. Questo sentimento mina il rapporto con la sua famiglia, incutendo timore nei figli e creando una frattura sempre più profonda con la moglie.
Durante una seduta di psicoterapia, Alex si rende conto che questa rabbia ha radici antiche e deriva principalmente da suo nonno Sven. Spaventato dall’idea di poter diventare simile a lui, e determinato a spezzare il ciclo di violenza familiare, inizia un viaggio emotivo alla ricerca di risposte.Nel corso della sua indagine scopre la relazione segreta che sua nonna Karin aveva con Olof Lagercrantz, un legame intenso che ha influito profondamente sul destino della sua famiglia. La scoperta di questa storia d’amore segreta riporta Alex a un momento cruciale della sua infanzia: nell’inverno del 1988, durante un innocente gioco a casa dei nonni, aveva trovato una pila di lettere che avevano scosso la sua famiglia per sempre. L’amore tra Karin e Olof non era finito nel 1932 come Sven aveva creduto a lungo? E cosa è successo davvero nel terribile incidente d’auto che era quasi costato la vita a Karin e Sven?
‘Brucia tutte le mie lettere’ è un romanzo su ciò che sarebbe potuto essere, ma anche sulla vita che si è realizzata. Attraverso tre linee temporali distinte, intrecciate con grande raffinatezza, Alex Schulman offre uno sguardo penetrante sulla complessità delle relazioni umane e sulla resilienza dell’amore.
‘Il cadavere al museo delle cere‘ (Polillo Editore), di John Dickson Carr
In una Parigi pittoresca e spaventosa, due giovani donne vengono trovate pugnalate in circostanze insolite: la prima galleggia senza vita nella Senna dopo essere entrata nella Camera degli Orrori del museo delle cere Augustin, la seconda viene rinvenuta morta tra le braccia del “Satiro della Senna”, una statua dello stesso museo.
Il giudice istruttore Henri Bencolin, un esperto di crimini “impossibili” dall’aspetto burbero e “satanico”, conosce personalmente il proprietario di questo luogo fantasmagorico e non sa resistere a un mistero del genere. Insieme all’amico Jeff Marle indaga sui pochi indizi a disposizione e scopre un passaggio segreto che dal museo delle cere conduce al famigerato “Club della Chiave d’Argento”, un luogo di lusso e perdizione i cui membri esclusivi passano il tempo mascherati in cerca di nuovi intrattenimenti. Bencolin e Marle si introducono nel club, ma dietro la facciata dorata troveranno una vecchia e pericolosa conoscenza…