26 Maggio 2024
08:49
Le uscite in libreria di questa settimana: da Aristotele ai Canti di guerra di Nazzi
RADIO GOLD – Come ogni settimana vi suggeriamo i libri in uscita questa settimana.
‘Aristotele amico mio‘ (Gallucci) di Armando Massarenti
Gallucci manda in libreria ‘Aristotele amico mio’ di Armando Massarenti. Che idea l’amicizia! Aristotele è stato il primo a parlarne, spiegando cosa significa in una maniera chiara ancora oggi, dopo più di duemila anni. Il filosofo pensava che l’amicizia – la phi- lia – fosse fondamentale per vivere una vita felice: lui stesso ha avuto per compagni altri filosofi, come Platone e Teofra- sto, e come allievo il più grande condottiero dell’antichità , Alessandro Magno, ma era anche amico della verità e della scienza. I suoi pensieri hanno fatto compagnia per millenni all’intera umanità , illuminandola su cos’è la vita, su come è fatto l’universo, come si costruisce un buon ragionamento e su come coltivare virtù quali il coraggio, l’altruismo e la fantasia.
Che idea! è la nuova serie di filosofia per bambine e bambini divertente, semplice e istruttiva. Volumi che raccontano la nascita di questa disciplina attraverso le straordinarie avventure dei primi filosofi, utilizzando termini adatti ai più piccoli, aneddoti umoristici e simpatiche illustrazioni. Storie per apprendere le origini del pensiero e affrontare in maniera spiritosa i grandi quesiti che l’uomo si è sempre posto durante il suo cammino di scoperta del mondo. Un modo leggero ed efficace per introdurre i giovani lettori al rigore filosofico e farne dei buoni cittadini.
‘Canti di guerra‘ (Mondadori) di Stefano Nazzi
E’ sugli scaffali con Mondadori ‘Canti di guerra’ di Stefano Nazzi. “A me piacevano le banche con la porta girevole, un calcio e il mondo cominciava a girare. Uscivo per primo, facevo fuori un caricatore intero e davo il via al Far West. Ci chiamavano ‘il mucchio selvaggio'” È questa la Milano degli anni Settanta. Oscura, plumbea, e irriconoscibile rispetto a quella di oggi. Per le strade si calpestano i bossoli di pistola, la media di omicidi è di 150 all’anno, nei locali notturni si mescolano delinquenti, imprenditori e personaggi dello spettacolo e le bische sono nascoste dentro a palazzi insospettabili. Qui si incrociano per la prima volta i destini dei tre banditi che cambieranno le sorti della mala milanese, i loro nomi si pronunciano a bassa voce perché si portano dietro una scia di polvere da sparo. Sono tre uomini molto diversi tra loro: Francis Turatello, noto come ‘Faccia d’angelo’, insaziabile di potere, Renato Vallanzasca, il ‘bel René’, un rapinatore anarchico che ama essere sempre al centro dell’attenzione, e Angelo Epaminonda, detto ‘il Tebano’, un gangster feroce e spietato.
Nati senza possedere niente, sono pronti a prendersi tutto, prima sparandosi addosso, poi alleandosi, poi tornando a sparare. Intorno a loro, intanto, si muovono gli affiliati alla banda, i poliziotti e le vittime innocenti.È una storia nera di sangue, tradimenti e morti ma anche di sodalizi, potere e amore. Stefano Nazzi la ricostruisce con la sua prosa intensa e incalzante raccontando gli uomini dietro ai criminali e le ombre che li hanno resi tali, perché nonostante siano passati oltre trent’anni dall’ultimo sparo i loro canti di guerra riecheggiano ancora oggi.
‘Cinquant’anni di mafia‘ (Rizzoli) di Saverio Lodato
La storia della mafia in Italia ha tra i suoi massimi esperti Saverio Lodato, giornalista meticoloso e accurato divulgatore dei meccanismi della mafia e della sua storia da oltre cinquant’anni. Questa nuova edizione del volume, ‘Cinquant’anni di mafia’ (Rizzoli), che è un longseller del genere dal 1990, si arricchisce di ulteriori capitoli che affrontano con il consueto stile puntuale gli eventi più eclatanti degli ultimi anni.
Tra questi spiccano il processo sulla trattativa Stato-mafia giunto alla definitiva sentenza assolutoria di Cassazione e l’occasione fallita dell’arresto di Matteo Messina Denaro che non ha prodotto quelle confessioni tanto auspicate per chiarire la stagione stragista degli anni 1992-94. E, ancora, si aprono riflessioni sull’evoluzione che avrà la mafia dopo la scomparsa dei suoi tre più grandi padrini: Bernardo Provenzano, Totò Riina e, infine, lo stesso Matteo Messina Denaro. Uno strumento indispensabile per comprendere la natura di Cosa Nostra, per fare luce sui torbidi rapporti con parti dello Stato, sempre in bilico tra collusione e aperto conflitto, per ricordare gli eroi, i vincitori e gli sconfitti di una guerra che non è ancora finita. Perché la mafia esiste ancora, anche se è stata capace di cambiare la propria natura. Un’opera enciclopedica ancora oggi necessaria che mette a sistema, senza retorica né censura, i fatti che hanno segnato la storia della mafia, fino alla più stringente attualità .
‘L’amica della sposa‘ (Feltrinelli) di Nicolas Barreau
Presentarsi alla festa sbagliata non sempre è una sventura. E’ da questo spunto che prende le mosse ‘L’amica della sposa’ di Nicolas Barreau in libreria con Feltrinelli. In una piovosa giornata primaverile, Jean-Pierre Morel – proprietario di un café littéraire nel Marais, a Parigi – riceve un invito che gli cambierà la vita. Con grande sorpresa, Paul, il suo ex migliore amico, lo aspetta al proprio matrimonio nel Sud della Francia. Inseparabili a scuola, i due non si rivolgono la parola da anni, e per una buona ragione. Avere gli stessi gusti del proprio migliore amico in fatto di donne è sempre complicato. E se per giunta lui assomiglia ad Alain Delon e ha un sorriso disarmante, è un autentico incubo. Mentre Jean-Pierre, romantico e sognatore, passava ore a valutare la sua mossa, Paul era sempre un passo avanti. Adesso però sembra sinceramente pentito e Jean-Pierre decide di partecipare.
Il giorno della festa va tutto storto. Océane, la sua burrascosa ex fidanzata, si presenta all’improvviso e gli fa una scenata; la nonna si sloga una caviglia e lui deve accompagnarla al pronto soccorso; e nel trambusto della partenza dimentica l’invito a casa. Ricorda il nome dello chateau, ma sarà a Tabanac, Bergerac o Grézillac? Perché tutte le località dell’Entre-Deux-Mers finiscono per -ac?
Quando finalmente, nervoso e in ritardo, riesce a mimetizzarsi tra gli ospiti di un ricevimento di nozze in pieno svolgimento, incontra Juliette, una giovane donna dai fiammeggianti capelli color rosso Tiziano che dice tutto quello che le passa per la testa e storpia sempre il suo nome. Di Paul stranamente non c’è traccia, ma l’amica della sposa si rivela una compagnia piuttosto affascinante. E quando Jean-Pierre inizia a sospettare di trovarsi al matrimonio sbagliato, forse una nuova storia d’amore sta per cominciare.
‘Il miraggio‘ (Marsilio) di Camilla Läckberg
A Stoccolma il Natale si avvicina e la città si riempie di luci, ma per qualcuno la festa si annuncia amara. Una misteriosa telefonata al ministro della Giustizia segna l’inizio di un conto alla rovescia che lo spinge inesorabilmente incontro al giorno fissato per la sua morte. Come se non bastasse, in uno dei tunnel abbandonati della metropolitana viene ritrovato un mucchio di ossa umane. Da qui parte ‘Il Miraggio’ di Camilla Läckberg pubblicato da Marsilio.
Potrebbero appartenere allo scheletro di un noto esponente della finanza, scomparso da qualche tempo? Mina Dabiri, la poliziotta ossessionata dai microbi, assume la guida delle indagini. Ma gli indizi scarseggiano e non le resta che tornare a chiedere aiuto a Vincent Walder, il maestro mentalista che molti ritengono capace persino di leggere nel pensiero. Con il ritrovamento di un altro mucchio di ossa, l’inchiesta si complica: cosa nascondono realmente le profondità della capitale? Chi e perché sta braccando il ministro? A conclusione della loro appassionante trilogia, Camilla Läckberg e Henrik Fexeus fondono ancora una volta talenti e competenze per creare una trama incalzante, incentrata su numeri, codici e giochi mentali, e firmano il gran finale di una serie in cui, grazie a una sorta di effetto ipnotico, il coinvolgimento è totale.
‘Solo la verità lo giuro‘ (Piemme) di Antonio Padellaro
“Sì, mi sono divertito ma la festa è finita da tempo. Il pianeta cartaceo si sta rapidamente sgonfiando sotto i colpi implacabili della rete e del disinteresse. Ancora qualche anno e le vecchie redazioni non esisteranno più come sistema pensante. E l’idea del giornale come idea del mondo rimarrà in una forma estremamente elitaria e con numeri sempre più piccoli. Mi sento come il sopravvissuto di un pianeta che progressivamente scompare”. Antonio Padellaro è una delle grandi firme del giornalismo italiano. Pur riconoscendo che “sangue e merda”, in una celeberrima definizione di Rino Formica, potere, politica e interessi degli editori abbiano da sempre condizionato la professione, l’autore di ‘Solo la verità lo giuro’ (Piemme) ci racconta i meccanismi che governano la notizia e i retroscena che spesso l’accompagnano.
Più di cinquant’anni di giornalismo, di scoop e ricordi autobiografici, di ritratti di personaggi potenti o eccentrici che si sono succeduti, di ‘maestri’ e amici di sempre. Solo la verità lo giuro è un libro sincero, che non fa sconti a nessuno, tanto meno a chi scrive, un diario intimo fatto di confessioni, riflessioni e rivelazioni, spesso dirompenti e amarissime. Senza mai perdere il gusto dell’ironia (e dell’autoironia) a cui Padellaro si è sempre affidato.
‘Lampedusa e la Spagna‘ (Sellerio) di Gioacchino Lanza Tomasi
Con Sellerio arriva in libreria Lampedusa e la Spagna’ di Gioacchino Lanza Tomasi. “Queste e tant’altre cose ebbero origine quasi settant’anni fa in una città siciliana di provincia, in una città distrutta, in una comunità traumatizzata e isolata dai grandi centri. Ma Palermo non era, come la Spagna nel suo torpore franchista, una casa di morti. Giuseppe Lampedusa o Lucio Piccolo erano dei dilettanti, ma rientravano anche nella categoria dei sapienti appartati, erano l’humus di un mondo civile”. Poiché il principe che scrisse Il Gattopardo fu il creatore di un mito, di un modo di dire, di una concezione del mondo (gattopardesco, appunto), questo suo ritratto, che si allarga a una città vissuta e a una classe sociale al tramonto, cerca di introdurre nel suo modo di leggere i libri degli altri e di assimilarli a se stesso, nel suo modo di specchiare nelle proprie le altre immagini letterarie, nel suo modo di guardare con il massimo ingrandimento i meccanismi delle narrazioni.
Gioacchino Lanza Tomasi, suo figlio adottivo, fu per anni anche l’allievo della piccola accademia di lettura che Tomasi di Lampedusa teneva per alcuni giovani; ed è stato anche nel tempo l’artefice di un’opera filologica che “ha così propiziato – spiega Silvano Nigro nella Nota al volume – la rilettura critica del Gattopardo”. ‘Gioitto’ – così era chiamato nelle lettere del principe –inizia i suoi ricordi, dettati poco prima di morire, dalla biblioteca della madre spagnola. Testi spagnoli classici di grandi narratori e poeti: Tomasi di Lampedusa vi poteva esercitare ariosamente la sua arte “di indagatore del comportamento umano e di narratologo”.
“Asciutto e fascinoso racconto critico. È il ritratto intimo della Palermo negli anni di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Ma è anche il romanzo di formazione di un giovane che arriverà a guardarsi nello specchio delle pagine scritte dal padre adottivo”, scrive Salvatore Silvano Nigro.
‘Europa sovrana‘ (Laterza) di Paolo Guerrieri – Pier Carlo Padoan
Con Laterza è sugli scaffali il saggio ‘Europa sovrana’ di Paolo Guerrieri e Pier Carlo Padoan. Nel giro di pochi anni l’Unione Europea è stata sottoposta a sfide senza precedenti, ostacoli di dimensioni gigantesche ai quali è necessario dare risposte all’altezza della situazione. Viviamo in un tempo denso di incertezze, in cui assistiamo probabilmente alla fine degli equilibri stabiliti dopo la seconda guerra mondiale. Un crescente disordine caratterizza le relazioni tra le maggiori economie e le diverse aree del globo. Di fronte a questa situazione l’Europa appare come una nave in balia dei flutti e divisa di fronte a sfide senza precedenti, alle quali è necessario dare risposte all’altezza della situazione.
La prima sfida riguarda la necessità per l’Europa di rilanciare un cammino di crescita economica sostenibile da troppi anni smarrito. La seconda riguarda il consolidamento della presenza internazionale dell’Unione Europea per competere con i principali attori, Stati Uniti e Cina in primis. Infine, la terza sfida riguarda il rafforzamento del processo di integrazione, ovvero la possibilità di sviluppare politiche comuni attraverso una difesa e una fiscalità condivise. Il rischio, altrimenti, è quello di un progressivo indebolimento del progetto di Unione Europea, fino ad arrivare a rimettere in discussione il suo futuro. Ma siamo ancora in tempo per invertire la rotta? E come possiamo uscire dalla tempesta?
‘Inter seconda stella‘ (Sperling&Kupfer) di Fabrizio Biasin
“Insieme abbiamo fatto grandi cose. Insieme abbiamo vissuto momenti indimenticabili, abbiamo sofferto e festeggiato. Insieme siamo stati tristi e felici. L’Inter è sempre stata un ‘noi’, mai un ‘io'”. Nella prefazione del libro ‘Inter seconda stella’ di Fabrizio Biasin pubblicato da Sperling&Kupfer, Javier Zanetti parla al cuore degli interisti nel momento della massima gioia finalmente raggiunta. E nel libro Biasin, altro innamorato dei colori nerazzurri, parla al loro fegato, tormentato anche in questa splendida stagione da sfottò, accuse e piccole delusioni. D’altronde essere interista non è facile, neanche quando guardi tutti dall’alto. Il giornalista più pelato del creato ripercorre l’epica cavalcata verso lo scudetto della seconda stella, attraverso i momenti topici della stagione.
L’addio di Lukaku, le intuizioni della dirigenza, le scelte di Simone Inzaghi, le cessioni eccellenti e gli acquisti illuminati, le (poche) sconfitte dolorose, le vittorie più belle e le immancabili polemiche. Insomma, tutte le tappe di un sogno diventato realtà , raccontate con la giusta dose di stellata leggerezza e felicità da strapparsi i capelli (per chi ce li ha, s’intende).