Autore Redazione
domenica
13 Ottobre 2024
08:21
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Dall’amore di un cane alla sconfitta dell’Occidente: le nuove uscite in libreria

Dall’amore di un cane alla sconfitta dell’Occidente: le nuove uscite in libreria

RADIO GOLD – Ricca settimana di nuove uscite in libreria. Di seguito alcuni dei titoli che suggeriamo:

La metà del mio tempo‘ (Einaudi) di Javier Marias

È appena arrivato in libreria con Einaudi ‘La metà del mio tempo’ di Javier Marías. “Si può supporre, se mio fratello terrà fede alle sue idee con la coerenza che gli è propria, che non scriverà mai un’autobiografia. Pertanto gli appassionati del genere e coloro che nutrono curiosità sulle vite degli scrittori – di questi tempi meno avventurose che in passato – sono avvertiti: questo libro è quanto di più vicino a un libro di memorie di Javier Marías – indirette, involontarie e frammentarie, sebbene autorizzate – che mai avranno modo di leggere”, afferma profeticamente nella prefazione a questo volume Miguel Marías, fratello maggiore del grande scrittore spagnolo scomparso nel 2022.

Questa raccolta, che oltre ai testi piú personali comprende una lunga intervista pubblicata da ‘The Paris Review’ nel 2006, diventa dunque un’importante testimonianza della traiettoria umana e letteraria di Javier Marías, e ne restituisce un ritratto inedito. Un ‘falso diario’ rivelatore, la storia dello zio Jesús, la ‘pecora più nera’ della famiglia, un’avventurosa «fuga da romanzo» a Parigi nell’estate del 1969, il ricordo commovente dei genitori e della loro coraggiosa generazione, una dedica profonda e sincera al suo maestro Juan Benet e alle guide letterarie che ha avuto l’onore di conoscere, l’ascesa al trono dell’affascinante Regno di Redonda, gli aneddoti legati alla sua reggenza e al rapporto con i ‘sudditi’, fantasmi e spie, e poi i libri, quelli scritti e quelli amati, che lo hanno sempre accompagnato. La metà del mio tempo è un’autobiografia a tutti gli effetti, dalla forma insolita ma non per questo meno autentica: in queste pagine, in momenti diversi, Javier Marías si confida con i suoi lettori e li porta sulle strade che ha percorso da scrittore – e prima di diventarlo -, conducendoli nel meraviglioso universo dei suoi indimenticabili capolavori.

Se mi amassi davvero‘ (Rizzoli) di Riccardo Bertoldi

‘Se mi amassi davvero’ di Riccardo Bertoldi pubblicato da Rizzoli è un romanzo che esplora il lato più oscuro delle relazioni, la paura di restare soli e la strada per superarla attraverso l’amore per se stessi. Asia è una donna che, come tante, crede di aver trovato la felicità accanto all’uomo che ama. Ha trent’anni, un lavoro soddisfacente e una vita apparentemente stabile a Siena con il suo compagno, Massimo. Ma sotto la superficie di questa relazione perfetta si nasconde un’inquietudine che la spinge a chiedersi quanto della vera lei abbia sacrificato per vivere in quella che le sembra essere una favola. Perché ha permesso a Massimo di allontanarla da tutto ciò che ama, dai suoi sogni e dai suoi amici? Cosa l’ha portata a rinunciare a se stessa per un amore che a volte la fa sentire piccola e intrappolata? Mentre Massimo si mostra sempre più controllante, Nicolò, che da sempre è per Asia specchio e rifugio, rappresenta la scintilla che riaccende il desiderio di riscoprire se stessa.

Anche grazie a un percorso di terapia che ha deciso di intraprendere, Asia inizia così a chiedersi se quello di cui ha bisogno per sentirsi amata non lo abbia sempre cercato nel posto e nella persona sbagliata. E se la strada per la vera felicità partisse da lei? Se mi amassi davvero è una storia dolce e amara di riscoperta di sé, su un’amicizia che guarisce e su un amore che non si accontenta di essere meno di quello che meritiamo. Riccardo Bertoldi ci regala un romanzo che parla al cuore, una lettura che accarezza l’anima e invita a trovare il coraggio di essere finalmente liberi.

Città vince, città perde‘ (Laterza) di Francesco Rutelli

Oggi, per la prima volta nella storia, la gran parte dell’umanità vive in città, spesso in megalopoli con oltre 10 milioni di abitanti. Ma cosa rende le città tanto attraenti? E perché in certi momenti alcune emergono per dinamismo, piacevolezza, creatività e altre decadono e si spengono? Perché una città vince e una perde? Babilonia, Gerusalemme, Atene, Roma, Parigi, Londra, New York, Pechino… da sempre nella storia le città hanno determinato i cambiamenti decisivi per l’umanità. E oggi, più che mai, sono le città il terreno di competizione e di conflitto a livello globale: ci sono città che crescono e che vincono e altre che declinano e che perdono. Alcune addirittura letteralmente affondano. In ‘Città vince, città perde’ (Laterza) libro attualissimo, documentato e ricco di dati, Francesco Rutelli – riconosciuto oltre le linee di divisione politica per la visione e i risultati ottenuti nel governo della Capitale – descrive le sfide dell’innovazione e quelle per la vivibilità, le trasformazioni possibili e i problemi che faranno la differenza per città, metropoli, comunità di cittadini.

La crisi climatica imporrà cambiamenti profondi. La transizione digitale e quella dell’Intelligenza Artificiale muteranno abitudini, servizi, istruzione, lavoro; creeranno opportunità e anche minacce, sino a forme di sorveglianza di massa. Non avremo edilizia, produzioni manifatturiere, né organizzazione degli uffici e del commercio uguali a quelle che abbiamo conosciuto per decenni. Dovremo cambiare molte realtà dell’abitare, della mobilità, del tempo libero. Crisi demografica e immigrazione imporranno scelte cui siamo tuttora impreparati. Tra le domande cui risponde il libro: sarà meglio puntare sull’industrializzazione del turismo, su nuove infrastrutture e architetture, su grandi eventi, su cultura e patrimonio, sull’attrazione di investimenti e finanza o maggiormente sulla knowledge economy, basata su tecnologia, ricerca, innovazioni, centri di formazione di eccellenza? Nel mondo, qualcuno prenderà il testimone di Silicon Valley o di Hollywood? Come impatterà il caos delle nuove megalopoli africane sul futuro prossimo dell’Europa? Sarà Singapore, o una conurbazione cinese, a interpretare il ruolo svolto per decenni da Hong Kong? Davvero verrà costruita Neom, la città saudita nel deserto, lunga 170 km e con 9 milioni di abitanti? Crimini e violenze urbane metteranno in ginocchio grandi centri che prosperavano fino a poco tempo fa? Il modello europeo avrà un avvenire globale, a partire da Londra e Parigi?

E l’Italia? I nostri centri – tra città-regione e reti connesse di città e territori – potranno rinnovarsi ed essere attrattivi? Quali potrebbero essere i nuovi modelli di governo e organizzazione capaci, finalmente, di realizzare trasformazioni coraggiose per quello che riguarda la sostenibilità, l’autonomia energetica, la gestione delle acque e una nuova e re-inventata partecipazione civica?

La fine dell’impero americano‘ (La Nave di Teseo) di Alan Friedman

È davvero la fine del “secolo americano”? Ci stiamo dirigendo verso un nuovo disordine mondiale, sempre più pericoloso e instabile, in cui dittatori come Putin e Xi sfideranno sempre più a viso aperto le democrazie occidentali? L’appassionante racconto di Alan Friedman, contenuto nel saggio ‘La fine dell’impero americano’ pubblicato da La Nave di Teseo, ripercorre l’ascesa del dominio americano dalle origini fino al suo crepuscolo, quando dittatori conclamati e nuovi leader dispotici più o meno “mascherati” da statisti cercano di riempire il vuoto di potere lasciato dall’indebolimento della guida a stelle e strisce. Con uno stile veloce e appassionato, Friedman racconta la parabola fulminea di un “impero” dalla durata brevissima, poco più di 80 anni, dipinge i ritratti vividi e minuziosi dei suoi presidenti, e li inchioda ai gravi errori delle loro amministrazioni: da Franklin Delano Roosevelt a John F. Kennedy, da Jimmy Carter a George W. Bush, da Barack Obama a Joe Biden.

Questo libro rivela il fallimento della leadership americana in alcuni snodi cruciali della storia, ci porta dietro le quinte dell’America di Donald Trump e Kamala Harris – un paese diviso come mai prima era accaduto – e anticipa gli scenari che dovremo affrontare nei prossimi anni: gli effetti del Nuovo Disordine Mondiale metteranno alla prova i nostri valori, in America come in Europa. Il destino dell’una determinerà il destino dell’altra, e del mondo intero.

Il tempo del bosco’ (Mondadori) di Mario Calabresi

“Una ragazza mi ferma nel cortile dell’università, mi parla della sua ansia, della paura di non essere all’altezza delle aspettative, piange silenziosamente e mi chiede come si può scegliere la strada”. Inizia da questa domanda il viaggio di Mario Calabresi in giro per l’Italia contenuto nel libro ‘Il tempo del bosco’ (Mondadori) alla ricerca delle storie di chi, attraverso la propria vita ordinaria e straordinaria, è stato capace di trovare una via nelle incertezze.

Tra questi incontri ci sono un ingegnere che raccoglie i suoni più antichi della natura per trasmetterli alle generazioni future, una poetessa che impara dal silenzio ad ascoltare il visibile e l’invisibile, un professore di filosofia che insegna a vedere i limiti come occasioni, e un centenario che per tutta la vita si è preso cura di un bosco e ne ha ereditato il tempo. È un percorso lento, di ascolto, alla ricerca di un luogo in cui l’attimo presente non sia fine a se stesso ma si mescoli con il passato e ci parli di futuro, e di un’età in cui “essere grati è il primo passo per godere di ciò che è, e per averne cura”.

Una testimonianza preziosa, che ci fa riflettere su quanto abbiamo ancora bisogno di recuperare l’attenzione, il senso di un istante in cui esistono attesa e noia, e tornare a rimettere al centro delle nostre giornate le cose importanti e non quelle urgenti. Calabresi colleziona frammenti di vita, silenzi e gesti inattesi per rispondere a una giovane donna di cui non conosciamo il nome, ma della quale condividiamo i dubbi, che forse sono quelli di tutti noi.

La sconfitta dell’Occidente‘ (Fazi) di Emmanuel Todd

La sconfitta dell’Occidente, a cui fa riferimento il titolo di questo saggio dello storico e sociologo francese Emmanuel Todd pubblicato da Fazi – bestseller in Francia con oltre ottantamila copie vendute –, è duplice. Si tratta infatti di una sconfitta esterna, la guerra in Ucraina, ma soprattutto di una sconfitta interna: il declino demografico, morale ed economico delle società occidentali. Todd chiama in causa le classi dirigenti dell’Occidente, in primis quella degli Stati Uniti, con il conflitto russo-ucraino a fare da lente di ingrandimento e a contrapporre, secondo l’autore, una Russia stabilizzata, di nuovo grande potenza, a un Occidente in preda al nichilismo e in crisi irreversibile di egemonia.

Utilizzando le risorse della sociologia, dell’antropologia e dell’economia, Todd pone a confronto le “oligarchie liberali occidentali” con la “democrazia autoritaria russa” per spiegare le ragioni profonde dei cambiamenti geopolitici in atto. In particolare, offre una lettura acuta e originale dei punti di forza e di debolezza dei due paesi in guerra (Russia e Ucraina), dei principali paesi occidentali (Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Francia), dei paesi scandinavi e dell’Europa orientale, senza dimenticare il resto del mondo nel suo complesso. I lettori ritroveranno qui gli elementi che hanno sempre reso unici e preziosi gli studi di Todd: l’analisi dei modelli familiari e delle statistiche demografiche ed economiche, la scrittura brillante, un’erudizione non comune e intuizioni geniali.

Documentatissimo e basato su cinque decenni di ricerche, lontano dalle approssimazioni che caratterizzano il dibattito su questi temi, La sconfitta dell’Occidente è un contributo di straordinario valore per capire il nostro presente.

La Magna Via‘ (Sellerio) di Gaetano Savatteri

Con Sellerio arriva in libreria ‘La Magna Via’ di Gaetano Savatteri. “No Peppe, non è una buona strada. È solo una strada grande, una Magna Via”. Saverio Lamanna deve lasciare il riposante mare di Màkari. Suo padre, il professore, spinto dall’amico Mimì, è partito, in barba all’età, per un pellegrinaggio a piedi da Palermo ad Agrigento, seguendo le regie trazzere che datano fino dai tempi di Federico II. Saverio se ne va all’inseguimento dei due come Stanley fece con Livingstone, e sa che piomberà come “dentro a una commedia francese nella quale tutti sembrano felicemente matti”.

E infatti la spedizione si completa con la partecipazione dell’incauto Piccionello e la sua ghirlanda di infradito, e della saggia Suleima alla logistica. Nei paesini più interni che si vanno spopolando svuotati da una costante emigrazione, nel ventre della campagna di una Sicilia remota e arcaica – che è poi la Sicilia di cui “non sarei mai riuscito a liberarmi neanche fuggendo via” –, lontani dal mare, lontani dalle città, i personaggi e le situazioni offrono un’avventura on the road, che accarezza a ogni strano incontro la comicità e il mistero, per restare sempre ambiguamente sull’orlo di questo: quasi in un’immagine tremolante, di sogno. Perché, nell’evasione, nel divertimento, nell’impertinenza dei dialoghi e nel paradosso degli imprevisti (non nasconde Savatteri il ricordo dell’esilarante Tre uomini a zonzo di Jerome K. Jerome), cresce il desiderio del protagonista Saverio Lamanna di andare a rivivere la sua infanzia e di recuperare, prima che sia troppo tardi, il vero rapporto con il padre.

L’amore di un cane‘ (Solferino) di Susanna Tamaro

“Come Biancaneve ha sette nani, così io voglio avere sette cani”. È stata la prima decisione di Susanna Tamaro – autrice di ‘L’amore di un cane’ (Solferino) – appena trasferita, da un piccolo appartamento in città, finalmente in una casa in campagna capace di ospitare un buon numero di amici pelosi: il suo primo branco. Così sono arrivati Argo il cane disabile che metteva in fuga i pastori maremmani, Bianchina convinta di essere nel paradiso dei cani, Tobia il cagnone anarchico ma dal cuore nobile, e poi Pongo il cane ‘banale’ che è riuscito a farsi adottare contro ogni previsione, Sissi il breton che cura l’insonnia e persino Archimede, il beagle fedifrago con due famiglie. E tanti altri, compagni di varie epoche della vita e di molte avventure, adottati dal canile, con alle spalle grandi tragedie: “Ho scelto prevalentemente cani che soffrivano, per godermi la conquista della loro felicità”, scrive Tamaro. E un arrivo dopo l’altro, la sua casa si è trasformata in un’allegra famiglia fatta di cani e umani, gatti e pappagallini, per tacer delle due asine. Un teatro continuo, tra drammi, risate, emergenze, sorprese.

Susanna Tamaro distilla le storie e l’esperienza raccolte in questi decenni di ‘vita in branco’ in un libro che toccherà il cuore di chiunque abbia mai amato un cane, e ne sia stato amato; ma nelle pieghe di queste storie si nasconde anche un messaggio profondo sulla nostra convivenza. Nei nostri tempi squilibrati, intrisi di solitudine e mancanza di senso, infatti, il cane ci dà quella pace, quell’amore fuori discussione, quell’accettazione totale di cui abbiamo bisogno. Così questi amici del cuore, legati a noi da un misterioso imprinting dell’anima, si rivelano capaci di insegnarci la fedeltà, la riconoscenza, la felicità.

L’amore può succedere‘ (Baldini+Castoldi) di Antonella Boralevi

‘L’amore può succedere’ è l’ultimo libro di Antonella Boralevi pubblicato da Baldini+Castoldi. Elisabeth ha solo trent’anni, ma non si aspetta più nulla dalla sua vita, agiata e monotona, persino in una città come New York. Ama l’architettura, la musica e Colazione da Tiffany, ma l’amore vero, quello che ti strappa la pelle e ti fa essere viva fino in fondo, non l’ha mai conosciuto.

La sua esistenza così prevedibile, all’ombra di una madre glaciale, viene improvvisamente scossa: deve andare a Parma, prendere possesso di un appartamento nobiliare che le ha lasciato in eredità una lontana parente, e sbarazzarsene. Parma l’accoglie misteriosa e conturbante e la casa, densa di luce e fascino, risucchia Elisabeth dentro un altro Tempo. Trova una porta, appoggia l’orecchio, riecheggiano le note di un valzer… La giovane Clementina, Contessina Mora di Castelgioioso, 17 anni di pura gioia, nonostante le prove a cui la vita l’ha già sottoposta, debutta al Gran Ballo di Primavera della Duchessa di Parma, Maria Luisa d’Asburgo Lorena.

È il 1827, c’è profumo di fiori nell’aria sensuale di maggio. La Granduchessa si affeziona subito a Clementina, tanto da farla diventare sua dama di compagnia. È così che Clementina incontra il generale Neipperg, marito di Maria Luisa: un incontro vertiginoso e ineluttabile, destinato a mutare per sempre la sua vita. Cosa unisce due donne, così lontane nel Tempo e opposte di carattere, che misteriosamente si parlano? La verità che ci è stata nascosta da secoli sull’amore. L’amore non si merita, l’amore – il più viscerale e vitale dei sentimenti – può soltanto succedere e, quando lo fa, è la resa totale che ci chiede, per darci in cambio ciò che renderà eterno il nostro passaggio in questo mondo.

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