10 Novembre 2024
09:25
Le nuove uscite in libreria: dalle cose belle dal mondo alle case dei silenzi di Donato Carrisi
RADIO GOLD – Anche questa settimana diversi nuovi titoli da scoprire in libreria. Ecco alcuni consigli:
“Cose belle dal mondo per non pensare che va tutto male” di Lifegate (Rizzoli)
Questo libro è un viaggio in due parti. “Per respirare” racconta di scoperte naturali, di scrigni di biodiversità finalmente protetti e della natura che si riprende il suo spazio, meraviglioso e sconfinato. “Per reagire” racconta di partecipazione ambientale e sociale, di vittorie ritenute impossibili: storie che ci fanno capire come il cambiamento positivo stia già accadendo e ci mostrano come farne parte.
“Cuori violenti. Viaggio nella criminalità giovanile” di Paolo Crepet (Rizzoli)
“I bambini cattivi un cuore ce l’hanno: è quello violento dei loro padri, dei loro cattivi maestri.” Non parlarne è facile. Basta chiudere gli occhi e rimanere nel proprio ghetto borghese, intellettuale, perbene. Ma di ragazzi nelle carceri ce n’è più del necessario, e nelle loro storie si nascondono violenze, famiglie spezzate e sogni sedati dal calice amaro dell’indifferenza. Paolo Crepet scende personalmente sul campo e, intervistando i ragazzi che la vita ha tenuto al margine, riscopre il gesto dell’ascolto, il valore inestimabile della cura. Attraverso testimonianze raccolte nelle comunità di recupero, per le strade e dietro le sbarre, ricostruisce così dei momenti di confronto con figure che vanno al di là degli stereotipi: una ricca zingara, un baby killer barese, una giovane rapinatrice e altre voci si alternano e raccontano a un tempo il loro estremo scetticismo verso un futuro migliore e il loro disperato bisogno di appartenenza. Ci sono spietatezza e sofferenza in queste storie, ma c’è soprattutto la volontà di svelare il grande sommerso del nostro presente per ricordarci che dietro una vita bruciata si nasconde sempre un adulto che ha smesso di lottare.
“La casa dei silenzi” di Donato Carrisi (Longanesi)
Mi chiamo Pietro Gerber ma qui a Firenze, dove vivo da quando sono nato, tutti mi conoscono come l’addormentatore di bambini. Sono un ipnotista, come lo era mio padre, e con l’ipnosi aiuto i bambini a elaborare traumi e a superare paure e fobie. Non sembrerebbe, ma il mio è un mestiere pericoloso. Perché la mente dei bambini è un labirinto ed è facile smarrirsi e non riuscire più a tornare. Forse è proprio questo che sta succedendo a Matias. Ha nove anni e da tempo ha un sogno ricorrente. Da troppo tempo. Ormai Matias ha paura di addormentarsi, perché in sogno gli fa visita qualcuno che non dovrebbe esistere. Una donna dall’aria triste e vestita sempre di scuro e che non parla mai. La signora silenziosa abita i suoi sogni come uno spettro, come una presenza inquietante che tracima nella realtà. Non dovrebbe essere nient’altro che un sogno, ma allora… Allora perché sento che la signora silenziosa è reale? Allora perché sento nel silenzio il ronzio di un immenso sciame di insetti? Allora perché sento che perfino la mia casa, vuota e solitaria, è infestata da fantasmi? E se la storia della signora silenziosa fosse ancora tutta da scrivere… Come la mia?
Mi chiamo Pietro Gerber, sono l’addormentatore di bambini, e di colpo ho paura di dormire. E ho ancora più paura di stare sveglio.
“La vita a volte capita” di Lorenzo Marone (Rizzoli)
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere una collezione di scatolette di fiammiferi per poi essere costretto per oltre cinquant’anni a collezionarle davvero. Ormai vedovo e ottantenne, con mille acciacchi e le giornate vuote, Cesare si trova ad affrontare un agosto in città. Nel condominio al Vomero sono rimasti in pochi: c’è la dirimpettaia gattara, ossessionata dalla telecamera al pianterreno; l’amico di una vita con cui Cesare gioca la stessa partita di scacchi da anni; e Lady Blonde, un’adolescente che non si stacca mai dal cellulare. E soprattutto ci sono i ricordi, ricordi subdoli che si insinuano dappertutto. Proprio lui che si è sempre dichiarato immune ai sensi di colpa, ora si trova a fare i conti con mille domande. E se nella vita fosse stato più risoluto, dolce e accogliente? Se avesse trovato il coraggio di lasciare la moglie? Se avesse passato più tempo con i figli? Se, in definitiva, avesse sbagliato tutto? Finché un giorno, nel parco in cui è solito portare Batman, il cane affidatogli dalla figlia, Cesare nota una ragazza dai capelli corti spruzzati di viola. Si chiama Iris e ha negli occhi qualcosa di fragile e familiare. È l’inizio di una goffa ma tenera amicizia, in cui Cesare trova inaspettatamente conforto. D’un tratto, ci sono persone di cui deve, e vuole, occuparsi, e questo lo fa sentire felice. D’un tratto, non c’è più da rimuginare, ma da agire, da aiutare. Perché la vita a volte capita quando meno te lo aspetti, e bisogna trovare il coraggio di afferrarla al volo.