Autore Redazione
domenica
5 Gennaio 2025
08:23
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Le nuove uscite in libreria: da Dacia Maraini a Simone de Beauvoir

Le nuove uscite in libreria: da Dacia Maraini a Simone de Beauvoir

RADIO GOLD – Torna la nostra rubrica sulle nuove uscite in libreria. Ecco alcuni titoli che potete trovare in libreria.

‘Sguardo all’Africa. Reportage, ricordi, racconti del Continente nero’ (Marlin) di Dacia Maraini

Con ‘Sguardo all’Africa. Reportage, ricordi, racconti del Continente nero’ si completa la trilogia di Dacia Maraini dedicata ai suoi viaggi in Asia, in America e in Africa. L’Africa è il continente più amato dalla nota scrittrice italiana, quello per cui ha scritto molti reportage, pagine narrative e persino un documentario “Ritratti delle donne africane”, girato in Costa d’Avorio e trasmesso dalla RAI nel 1977. L’Africa è anche il continente più visitato insieme agli inseparabili amici Alberto Moravia e Pier Paolo Pasolini, che lo consideravano uno dei luoghi più importanti per la loro ricerca e per loro produzione artistica. Oltre a essere un resoconto dei viaggi compiuti in Etiopia, Kenya, Somalia, Egitto, Costa d’Avorio, Marocco, Algeria, Sudan, Nigeria e altri, la Maraini tratta con passione temi rilevanti per molte popolazioni africane, come la guerra civile, la carestia, il colonialismo, l’ingiustizia sociale, la prostituzione, l’infibulazione, ecc. mettendo, come sempre, in risalto la difficile condizione e il ruolo importante delle donne nella famiglia e nella società.

Null’altro che un lampo. Vita di Simone de Beauvoir‘ (Hoppipolla) di Valeria Carrieri e Cecilia Valagussa

Prima ancora di essere Simone de Beauvoir – studiosa, insegnante, scrittrice, filosofa, attivista – Simone de Beauvoir è stata una bambina “educata, felice e passabilmente arrogante”. A quella bambina, e all’adolescente che è diventata poi, è dedicato Null’altro che un lampo, la vita di Simone de Beauvoir in formato graphic novel. Vita iniziata a Parigi il 9 gennaio del 1908 e proseguita tra domande coraggiose, intuizioni rivoluzionarie e un femminismo che, pur essendo centenario, sa ancora essere contemporaneo. Valeria Carrieri e Cecilia Valagussa usano parole e illustrazioni per dare forma a una Simone de Beauvoir spesso poco raccontata, quella che ha permesso la genesi di alcuni pilastri del pensiero novecentesco e oltre. La graphic novel restituisce tre momenti chiave della vita dell’autrice: l’indomani dell’uscita del Secondo sesso, nel 1949; il momento in cui si è manifestata la consapevolezza necessaria per scriverlo, nel 1947; l’inizio della stesura delle sue memorie, nel 1956. Tra questi tre momenti, i flashback illuminano una de Beauvoir bambina e inappetente, un’adolescente spaventata dal suo corpo, un’amica sincera, una compagna curiosa, una combattente tenace e una rivoluzionaria a cui dobbiamo pensieri di libertà. “Le donne sognano da troppo tempo attraverso i sogni degli uomini”. Ma oggi, anche grazie a Simone de Beauvoir, possono avere sogni tutti loro.

Il ciuffo di Trump. Morte e rinascita dell’incubo delle élite‘ (Il Timone) di Costanza Cavalli

Si intitola “Il ciuffo di Trump. Morte e rinascita dell’incubo delle élite”, il saggio che Costanza cavalli dedica alle elezioni americane svoltesi a novembre. I democratici emanavano un ottimismo nauseante, dai politologi ai professori, da Hollywood alle pop star, le élite si ergevano ad argine della democrazia liberale, i sondaggi avevano previsto un testa a testa, la stampa era pronta a settimane insonni prima di annunciare il risultato. Ma Donald Trump, quel demagogo velenoso e bigotto, quell’aspirante dittatore, narcisista, razzista, maschilista, incolto e volgare fino all’indecenza, ha ottenuto abbastanza voti per dichiarare la vittoria alle 2:30 del mattino. Delle due l’una: o 75 milioni di americani sono favorevoli a un colpo di Stato o le élite, ancora una volta, non hanno capito niente. Dove erano convinte di vedere un blu oceano hanno avvistato le ombre rosse di un’intera nazione. Un viaggio alla seconda scoperta dell’America.

L’altro Sud. Storie di eroi del quotidiano‘ (Rubbettino) di Salvo Guglielmino

“L’altro Sud. Storie di eroi del quotidiano” di Salvo Guglielmino parla di un nuovo Meridione d’Italia. Nonostante i divari ed i ritardi storici dal resto del Paese, è cresciuto in questi ultimi anni un Mezzogiorno positivo e dinamico, grazie anche alla rete della società civile e al coraggio di tanti operatori di comunità. Una galassia che crede nell’industria sostenibile, nell’hi-tech, nell’agricoltura di qualità, nell’artigianato, nel terziario avanzato, nelle grandi potenzialità del turismo, che sa valorizzare i prodotti locali, il patrimonio architettonico e paesaggistico, le tradizioni popolari e culinarie. “Eroi del quotidiano” che con i corpi intermedi, le scuole, le società sportive, operano contro il degrado sociale delle periferie, l’abbandono scolastico, la fuga dei giovani, il lento spopolamento di interi territori meridionali. Il racconto di un viaggio metaforico e personale alla ricerca delle “eccellenze”, per riscoprire città e luoghi così diversi l’uno dall’altro, ma tutti accomunati da una grande voglia di riscatto e di speranza. Per dare voce ad un “altro Sud”, che non si arrende e scommette sul proprio futuro.

Natalina teneva le fila. Il ponte rosso e le storie che curano” (Albatros) di Giuseppe Femia

“Natalina teneva le fila. Il ponte rosso e le storie che curano” di Giuseppe Femia è un viaggio nella psiche attraverso casi clinici reali. Lo psicoterapeuta – astronauta della mente, colui che cerca di capire e approdare su nuovi pianeti che possano suggerire strategie e soluzioni – attraverso l’ascolto dei suoi pazienti rivive egli stesso paure, distacchi e vissuti propri che diventano chiari e man mano si sbrogliano nei loro intrecci e conflitti. In tutto ciò si inserisce come un filo rosso la particolare storia di Natalina, la Regina della Rabbia, e della sua amica Maria, che rappresentano simbolicamente ancora i pazienti, e il terapeuta, e in qualche modo il soggetto che dice io. La vicenda di Natalina si intreccia con tutte le altre storie raccontate, compresa quella dell’autore. Natalina, nella sua fiaba triste, ci porta all’accettazione del vissuto di perdita, nel superamento del lutto che tante volte incontriamo nella nostra vita. Ed è così che appare subito lampante che la scrittura è salvifica nella sua capacità di sbrogliare i nodi e portarli al pettine e la verità arriva come una sorpresa, che solo alla fine disvela chi sono i veri protagonisti della storia.

Lo spazio dietro le quinte‘ (Il Formichiere) di Roberto Di Meo

Era il 20 luglio 1969 quando il LEM (modulo lunare) dell’Apollo 11, con a bordo Neil Armstrong e Buzz Aldrin, si adagiò dolcemente nell’area del Mare della Tranquillità. La Luna era stata conquistata. E i sogni di diventare astronauta dei quindicenni italiani presero il posto di quelli di altre attività più umane. Ma solo ventitré anni dopo (era il 31 luglio 1992) un italiano riuscì a vestire la tuta spaziale e fregiarsi del titolo di astronauta tricolore. Franco Malerba fu il primo a volare fra le stelle con lo Shuttle Atlantis della NASA. Ma doveva nascere l’Agenzia Spaziale Italiana perché la conquista delle stelle fosse affidata al CNR (Centro Nazionale delle Ricerche) e alla straordinaria tenacia del professor Luigi Broglio che, di fatto, è il padre italiano della conquista dello spazio. Prefazione di Roberto Vittori.

Finis Terrae‘ (Affiori) di Anna Maria Pacciarini

Un’avvocata fa pulizia tra i fascicoli del suocero, anch’egli avvocato, quando ne scopre uno con il nome di suo marito. Prima di aprirlo, intuendo un contenuto doloroso, ripercorre le fasi della sua vita: il passato contestatore, la scelta universitaria, la maternità e il matrimonio. Immersa poi nella lettura del fascicolo, spunta una storia ignominiosa che prostra la protagonista, ponendole tanti interrogativi. Incerta se svelare quel segreto, la donna si dedica a delle ricerche per capire meglio l’accaduto. Al termine, l’idea di smarrirsi in luoghi lontani prende corpo in un finale del tutto aperto.

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