Autore Redazione
domenica
9 Marzo 2025
08:56
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Da Lella Costa agli 11 meravigliosi racconti di Andrej Longo: le nuove uscite in libreria

Da Lella Costa agli 11 meravigliosi racconti di Andrej Longo: le nuove uscite in libreria

RADIO GOLD – Ecco le uscite della settimana in libreria:

Il Grande Bob‘ (Adelphi) di Georges Simenon

Adelphi, che sta ripubblicando tutte le opere di Georges Simenon, manda in libreria un altro tassello della vastissima produzione del papà del commissario Maigret. E’ sugli scaffali ‘Il Grande Bob’, libro che lo scrittore belga pubblicò nel 1954. “Negli ultimi tempi aveva un modo particolare di guardarsi allo specchio dietro le bottiglie. Quando un uomo come lui comincia a scrutarsi negli specchi, mi creda, non è un buon segno”. E’ la riflessione del padrone del bistrot dove Bob, morto da pochi giorni, andava a giocare a carte. Affermazioni che colpiscono profondamente il dottor Charles Coindreau. Non appena ha saputo che quella di Bob non è stata una morte accidentale, come sulle prime si credeva, bensì un suicidio, ha deciso di condurre una sorta di indagine, e di interrogare chiunque l’abbia conosciuto, a cominciare dalla moglie e dall’ultima delle numerose amanti.

Perché lui, come tutti, ma più di tutti gli altri, si arrovella sul motivo che ha indotto a togliersi la vita uno come Bob: sempre allegro, e allegramente sfaccendato, sempre pronto alla battuta, gran giocatore di belote e gran consumatore di ‘bianchini’ a qualunque ora del giorno – non per caso lo avevano soprannominato il Grande Bob. Nella casa di Montmartre dove abitava insieme alla sua polposa, esuberante, forse un po’ volgare ma radiosa moglie Lulu, la porta era sempre aperta, e vi si potevano incontrare persone di ogni estrazione sociale, e “ognuno era libero di comportarsi o di parlare a suo piacimento, con la certezza di non scandalizzare nessuno”.

Così come nessuno si scandalizzava del fatto che Lulu accettasse i tradimenti di Bob: le bastava che lui fosse felice. Scavando nel passato dell’amico, immergendosi nei lati oscuri di un uomo che a tutti sembrava l’immagine stessa della gioia di vivere, e persino, a volte, sovrapponendosi a lui, Coindreau finirà per scoprire la verità sulla morte di Bob – ma soprattutto qualcosa su sé stesso.

Caraluce. Atlante dei paesi invisibili‘ (Einaudi) di Franco Arminio

La realtà non ha confini. Ci sono vie di fuga ovunque: la via del cielo, la via di un bacio, la via che segue il volo di una mosca. La via misteriosa che conduce agli universi intorno al nostro. I paesi invisibili di ‘Caraluce. Atlante dei paesi invisibili’ – il libro firmato dal poeta e scrittore Franco Arminio e pubblicato da Einaudi – nascono ai confini del mondo che conosciamo, impercettibili strappi che raccontano la letizia e la bontà dell’immaginazione, e che rispondono a un bisogno profondo, una fame di spazi dove sentirsi attraversati dalla scossa della fantasia. Accade, in queste pagine, di trovarsi in un paese dove si accendono sigarette con i lampi oppure in un paese poggiato su una mandria di cavalli o in uno sbadiglio. Non c’è un solo paese in cui non vorremmo abitare almeno un giorno, contenti di dimenticare per un attimo la mestizia del tempo presente, delle cose inchiodate a un realismo malato, che relega l’immaginazione tra i giochi senza conseguenze.

È lo scatto nell’impensato, invece, a dare lo slancio per andare avanti. Andiamo a cercare paesi e paesaggi, quelli che ci sono e quelli che solo lo stupore può trovare. In queste pagine Arminio ha disegnato una mappa di luoghi che appartengono a tutti proprio perché nessuno li ha mai abitati. E con la voce di chi sa inventare mondi provvisori e cangianti ha composto un libro che è un importante esito letterario del suo originale lavoro di poeta e paesologo.

La ragazza di Savannah‘ (Mondadori) di Romana Petri

Mondadori manda sugli scaffali il nuovo libro di Romana Petri ‘La ragazza di Savannah’. Al centro della vicenda c’è una ragazza americana di solidi principi, innamorata del padre, occhi blu scuro e lampi di tanto pensiero che li attraversano. Una ragazza che, quando esce di casa, si incanta davanti alle galline e che ha – e non smette mai di avere – Cristo come sublime interlocutore. Quando arriva alla scrittura la riconosce come un dono divino.

Quella ragazza è Flannery O’Connor, una delle più grandi autrici del Novecento. Entra nell’immaginazione di Romana Petri con i suoi umili e i suoi balordi, i suoi peccatori, la sua solitudine, lo splendore dei suoi pavoni e l’amore mai avuto. Pietosa sino all’empietà, intrisa d’una ironia che lascia stupefatti gli interlocutori, Mary Flan ritrova il padre nella stessa malattia, il Lupus, ma la combatte a colpi di incandescenti parole e senza mai lamentarsi. Si allontana dalla sua Georgia quando la chiamata della letteratura diventa forte come una investitura, una missione, ma questo sogno di libertà sarà infranto dalla malattia e dovrà tornare al ranch materno, da quella Regina che non capiva il suo genio ma l’ha assistita fino alla fine.

Aveva un destino da signorina ben educata del Sud, e invece la ragazza di Savannah è diventata una scrittrice impavida (che a malapena si reggeva in piedi con le stampelle), ossessionata dalla frase perfetta e dal cibo come compensazione a una vita sentimentale negata, perché nessun uomo era disposto ad amare una storpia pur così vicina al Cielo. Romana Petri la tallona, la spia, ce la rovescia intera davanti e noi la assumiamo come un farmaco che ci salva, che ci impedisce nonostante tutto di avere paura.

Se non posso ballare non è la mia rivoluzione‘ (Solferino) di Lella Costa

Una gallerie di storie al femminile. Cento e due donne, ciascuna con un profilo, un aneddoto, un’intuizione: una Spoon River al contrario, allegra e combattiva che Lella Costa racconta in ‘Se non posso ballare non è la mia rivoluzione’ pubblicato da Solferino.

Si passano un ideale testimone, di epoca in epoca, donne che hanno contribuito al progresso di tutti: da Eleanor Roosevelt a Isabella Bird, da Franca Valeri a Virginia Woolf, da Nellie Bly ad Artemisia Gentileschi, e molte, moltissime altre. Così, una temuta piratessa cinese si ritrova fianco a fianco con una brillante matematica iraniana; scopriamo di dovere l’invenzione del tergicristallo a un’allevatrice statunitense; rompiamo gli schemi con cantanti, attrici e danzatrici ‘scandalose’. In parallelo, si compone il racconto personale del rapporto tra l’autrice, queste figure femminili e il mestiere di raccontarle: una riflessione sulle catene che hanno infranto e sul prezzo che hanno pagato, sull’importanza che hanno ancora nel nostro tempo.

Lella Costa chiama a raccolta insieme a queste donne per ritrovare, tutte quante, speranza, coraggio e allegria, nella convinzione che l’impegno civile sia sempre una forma di realizzazione personale oltre che collettiva. Come ci ricorda Elsa Morante: “La vostra guerra non è la nostra. Noi siamo per l’allegria / e la grazia, ossia / la felicità”.

Essere medico‘ (Piemme) di Matteo Bassetti

Salvare una vita non è un lavoro come un altro, bisogna cercare, nonostante le condizioni difficili, di non lasciare indietro nessuno, di non farsi prendere dalla fretta e dall’abitudine, ma di trattare ogni paziente al meglio. E’ a partire da questa considerazione che l’infettivologo genovese Matteo Bassetti scrive il saggio ‘Essere medico’ pubblicato da Piemme.

Un medico può essere bravo e preparato, ma se manca di qualità umane riesce meno bene del medico empatico. Assistenza, cura, amore, dedizione, ascolto: queste caratteristiche sono chiamate soft skills o competenze trasversali. Rispetto alle hard skills, le soft skills sono difficili da acquisire, almeno in modo convenzionale, e più difficili da misurare. Secondo Standford Research Institute International, il 75% del successo di un lavoro a lungo termine dipende dalla padronanza delle soft skills e solo il 25% da competenze tecniche. E come sostiene Matteo Bassetti: “L’empatia nel nostro lavoro è la capacità di comprendere lo stato d’animo del paziente, capire perché reagisce e ci parla in un certo modo, che cosa prova, quali sono le sue emozioni profonde e i suoi intimi pensieri.

L’empatia ci permette di entrare in sintonia con chi ci sta di fronte. Questo tipo di relazione è alla base dell’alleanza terapeutica, perché non è solo il paziente a doversi fidare del medico, ma anche il medico deve ascoltare, capire e fidarsi di quello che il suo paziente dice”. ‘Essere medico’ – spiega l’editore – è un libro fondamentale per capire cosa significhi esercitare questa professione oggi, tra aneddoti personali, riflessioni e consigli utili per tutti, medici e pazienti.

La biblioteca dei manoscritti perduti‘ (Newton Compton) di Benito Olmo

Con Newton Compton arriva in libreria ‘La biblioteca dei manoscritti perduti’ di Benito Olmo. Greta è una rinomata cercatrice di libri rari e preziosi, nonostante la sua popolarità sia colata a picco a causa della scomparsa della prima edizione di un Borges che doveva valutare. Affogata nei debiti e nella sfiducia dei suoi colleghi, accetta un incarico insolito: ritrovare la biblioteca della famiglia Fritz-Briones, andata perduta durante la seconda guerra mondiale.

L’indagine la condurrà sino a Berlino, dove constaterà che i nazisti portarono a termine il più grande furto di libri della storia, ma non soltanto: qualcuno sta uccidendo bibliofili, librai e collezionisti di tutto il mondo per cercare di ricostruire la mitica Biblioteca della Comunità Israelitica di Roma, che fu saccheggiata e occultata dal Terzo Reich. Greta, pur intuendo che la situazione è rischiosa, non riesce a resistere. Quale amante dei libri ignorerebbe le tracce di quella leggendaria collezione? Poco importa che la sua vita potrebbe essere in pericolo. Quello che non sa è che questa avventura la porterà a scoprire una verità su sé stessa per la quale, forse, non è pronta.

Undici. Non dimenticare‘ (Sellerio) di Andrej Longo

E’ da pochi giorni in libreria con l’editore Sellerio ‘Undici. Non dimenticare’, undici storie di donne ambientate a Napoli e in provincia rappresentate da Andrej Longo. Undici vicende simili a fotografie capaci di raccontare con un solo frammento una condizione umana e sociale dei nostri tempi. Alcuni di questi racconti prendono spunto dalla cronaca. Come il bellissimo ‘La sedia’, in cui tutto gira intorno alla domanda di una bambina che chiede il motivo di quella sedia messa sul marciapiede per assicurarsi un parcheggio. O come ‘L’ultima cena’, in cui una donna è costretta a fare i conti con la più terribile delle realtà. Altri racconti vengono fuori da brandelli di vita reale, come la badante che nella poesia trova la sua nemesi, o la ragazza che sognava di sposare un camorrista. In tutte le storie le protagoniste si trovano a lottare con un destino che sembra ineluttabile. E sempre la scrittura dell’autore, priva di fronzoli e indulgenze al sentimentalismo, ci mostra il peso e il dolore del vivere femminile in certi contesti.

I racconti pur nella loro completa autonomia, possono essere lette come il seguito del precedente e felicissimo ‘Dieci’, con un’ambientazione simile, ma con un raggio di luce che si fa strada nella tragedia e che lascia intravedere, seppur a fatica, un riverbero di speranza. Andrej Longo (1959), nato a Ischia, è autore di opere teatrali, radiofoniche e cinematografiche. Ha vinto diversi premi letterari, tra cui il Bagutta e il Premio Chiara. Sellerio ha pubblicato ‘Solo la pioggia’ (2021), ‘Chi ha ucciso Sarah?’ (2021, riedizione del suo romanzo del 2009), ‘Mille giorni che non vieni’ (2022), ‘La forma dei sogni’ (2023) e le raccolte di racconti ‘Dieci’ (2025) e ‘Undici. Non dimenticare’ (2025).

Miss Bee e il cadavere in biblioteca‘ (Longanesi) di Alessia Gazzola

‘Miss Bee e il cadavere in biblioteca’ è il titolo del libro di Alessia Gazzola pubblicato da Longanesi. Londra, 1924. La ventenne Beatrice Bernabò, detta Miss Bee, si è trasferita nella capitale inglese al seguito del padre Leonida, docente di Italianistica all’Università. Il mandato del padre gode della protezione dell’ambasciatore italiano nel Regno Unito. Invitata a cena dalla nobile dirimpettaia, Mrs. Ashbury – vedova e madre di un unico e affascinante figlio, il conturbante Christopher detto Kit – Beatrice si trova suo malgrado in mezzo a un giallo che è al contempo un triangolo amoroso: se non è colpevole l’uno, lo è l’altro. Ma lei di chi è innamorata, dell’uno o dell’altro?

Ambientata nel mondo patinato e decadente dell’aristocrazia britannica al risveglio dall’incubo della Prima Guerra Mondiale, tra seducenti visconti e detective che sognano di tagliare loro la testa come nella rivoluzione francese, questa avventura di Miss Bee è una frizzante e incantevole combinazione di suggestioni – da Agatha Christie a Downton Abbey, dai romanzi di Frances Hodgson Burnett fino a Bridgerton – cui si aggiunge l’inconfondibile unicità del tocco di Alessia Gazzola.

Attraversare. i confini‘ (Utet) di Valerio Nicolosi

Con Utet arriva in libreria il saggio ‘Attraversare. i confini’ del giornalista e fotografo Valerio Nicolosi. In nome dei confini, gli stati nazionali hanno trascinato il mondo in conflitti sanguinosi. Per ridisegnare quelle linee, spesso stabilite in modo arbitrario e senza considerare il bisogno di autodeterminazione dei popoli, ci sono state insurrezioni, guerre civili e atti di terrorismo.

E oggi il concetto di “confine” è al centro del dibattito pubblico, tanto da monopolizzare ogni campagna elettorale sia della destra nazionalista sia della sinistra più sociale: dobbiamo accogliere i migranti che spingono lungo le frontiere dell’Occidente o dobbiamo difenderci dall’invasione, dobbiamo salvare i più bisognosi o dobbiamo proteggere le nostre radici dalla commistione culturale? Ma mentre la politica si scontra sulla permeabilità delle nostre frontiere al flusso degli esseri umani, in nome del profitto garantiamo il movimento globale di merci, di capitali e di chi questi capitali li possiede. Vi sono, dunque, confini e confini: aperti per chi ha privilegi di nascita e di censo, chiusi per tutti i poveri, i disperati, i profughi. Grazie alla sua esperienza da reporter, Valerio Nicolosi porta i lettori lungo tutto l’orlo del mondo occidentale: davanti al fiume che divide Grecia e Turchia, attraverso la Rotta balcanica, sulle imbarcazioni di fortuna che provano la traversata del Mediterraneo, lungo il confine che dall’Ucraina alla Finlandia delimita la ‘fortezza Europa’, fino ad arrivare al muro che circonda la Palestina. Attraversare i confini con Nicolosi significa osservare il nostro mondo con gli occhi dell’altro, con lo sguardo di chi si ritrova dalla parte sbagliata del confine

Valerio Nicolosi è nato a Roma nel 1984. Giornalista, regista e fotografo, si occupa di tematiche sociali, rotte migratorie e Medio Oriente. Ha diretto il docufilm Formiche. Conduce il podcast quotidiano Scanner su Storytel. Collabora con tv, agenzie stampa e quotidiani tra cui Rai, Mediaset, Reuters, Associated Press, ‘Domani’. Quando può, tiene seminari e incontri nelle università italiane e palestinesi. Tra i suoi ultimi libri: Mediterraneo (con Caterina Bonvicini, Einaudi, 2022), Il gioco sporco. L’uso dei migranti come arma impropria (Rizzoli, 2023) e C’era una volta Gaza. Vita e morte del popolo palestinese (Rizzoli, 2024).

Giorno di risacca‘ (Feltrinelli) di Maylis de Kerangal

Esce con Feltrinelli ‘Giorno di risacca’, il libro della scrittrice francese Maylis de Kerangal. Una telefonata inaspettata interrompe la quieta routine di una donna parigina: sulla spiaggia di Le Havre, città dov’è nata e ha trascorso la giovinezza, è stato ritrovato il corpo di un uomo senza vita. Chi è e perché aveva in tasca un biglietto con il suo numero di telefono?

In un’unica, intensa giornata, la protagonista si immerge nelle strade di un luogo intriso di memorie e segreti. Le Havre diventa così lo scenario di un viaggio intimo e perturbante, dove il passato riaffiora con la forza inarrestabile della risacca.

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