4 Maggio 2025
08:32
Le nuove uscite in libreria: dalla Genesi a Elon Musk
RADIO GOLD – Come ogni settimana ecco alcune delle nuove uscite in libreria:
‘La Genesi‘ di Haim Baharier ed Erri De Luca – Feltrinelli
Due voci, due modi di leggere la scrittura sacra.
Erri De Luca narra la Genesi con la forza della letteratura, Haim Baharier ne esplora i significati nascosti, attraverso la profondità della tradizione esegetica ebraica. Un dialogo tra parola e interpretazione, tra poesia e studio, tra racconto e ricerca del senso. Un libro che riporta la Scrittura alla sua essenza più viva: essere letta, interrogata, riscoperta.
La Genesi, Bereshith, è il libro delle origini, il racconto della creazione e delle prime grandi storie dell’umanità. Ma è anche un testo enigmatico, denso di significati nascosti e aperto all’interpretazione. In questo dialogo a due voci, Erri De Luca e Haim Baharier si confrontano con i primi capitoli della scrittura sacra, dando vita a un’opera che è al tempo stesso racconto e commento, poesia e studio, visione e scavo nella parola. De Luca affronta la Genesi con il suo inconfondibile stile narrativo: prende i dettagli e li trasforma in storie, restituendo corpo e anima a uomini e donne che troppo spesso restano ai margini. Baharier, invece, si muove nel solco della tradizione esegetica ebraica, esplorando la ricchezza del linguaggio biblico, decifrando lettere e simboli che compongono le parole sacre, sciogliendo stratificazioni di senso. Adamo, Noè, Abramo, Isacco: i patriarchi della Genesi tornano a vivere in queste pagine, non come figure lontane ma come uomini di carne e ossa, immersi nel mistero del loro tempo e delle loro scelte. Il rapporto con il divino, il senso della legge, la tensione tra libertà e obbedienza sono temi che emergono con forza da questo confronto, dove la scrittura sacra si rivela ancora una volta libro vivo e capace di parlare al presente. Un’opera che riporta la Genesi alla sua dimensione originaria: testo da interrogare, da raccontare, da far risuonare nel tempo. Un libro che è incontro tra narrazione e interpretazione, tra poesia e sapere, tra voce e ascolto.
‘Crypto‘ di Dan Brown – Rizzoli
Susan Fletcher, brillante matematica e responsabile della divisione di crittologia della National Security Agency (NSA), viene convocata con urgenza per affrontare una crisi senza precedenti. TRANSLTR, il supercomputer dell’agenzia in grado di decifrare qualsiasi codice, è bloccato da un algoritmo indecifrabile: “Fortezza Digitale”. Il suo creatore, Ensei Tankado, un ex matematico della NSA, ha sviluppato il programma con l’intento di garantire la privacy delle comunicazioni digitali, minacciando però di rendere inutilizzabile l’intero sistema di intelligence americana. Quando Tankado muore misteriosamente e la chiave del codice, incisa su un anello, scompare, Susan si trova coinvolta in una corsa contro il tempo tra segreti, inganni e pericoli mortali. Mentre nell’ombra forze oscure cercano di impadronirsi del codice per scopi imprevedibili, Susan dovrà lottare non solo per il suo paese, ma anche per la propria vita e per quella dell’uomo che ama.
‘Elon Musk. Hybris maxima‘ di Faiz Siddiqui – Sperling & Kupfer
Ieri visionario altruista, salvatore dell’umanità impegnato in imprese ambiziose come liberarci dalla dipendenza dai combustibili fossili o colonizzare Marte, oggi Elon Musk si è spinto oltre l’industria automobilistica e quella aerospaziale per sfidare direttamente le politiche che plasmano gli Stati Uniti e non solo. Questo lo ha portato al centro di alcuni dei settori più complessi – dalla produzione industriale alla politica, dalla difesa alla tecnologia – mentre il suo comportamento sempre più imprevedibile solleva dubbi sulla sua stabilità e sulla sua capacità di giudizio. Chi è davvero Elon Musk e cosa farà del potere che ha acquisito? Faiz Siddiqui, quotato giornalista del Washington Post, ne analizza l’ascesa e la deriva psicologica, facendone un ritratto appassionante e a tratti sconvolgente. Musk guida le sue aziende da una posizione di forza, abbattendo regole e burocrazia senza troppi scrupoli. Molti di coloro che hanno orbitato attorno a lui, affascinati dalla sua visione utopica, hanno visto le loro carriere spezzarsi o le loro vite stravolgersi. Grazie a un’astuta strategia politica, però, non è più solo il destino delle sue aziende o il futuro dei suoi collaboratori a dipendere dalle sue decisioni: il suo approccio spregiudicato agli affari si sta riversando direttamente sulle fondamenta istituzionali degli Stati Uniti e sui delicati equilibri mondiali. Come suggerisce l’autore: «Il solo modo per capire quali saranno le sue prossime mosse è guardare a come ha sempre usato il potere che aveva».
‘Il colore dell’acqua‘ di James McBride – Fazi
James McBride, una delle voci più interessanti del panorama letterario statunitense, ha impiegato quattordici anni per ricostruire la vita fuori dal comune e densa di difficoltà di sua madre, intrecciando alla voce bruciante e vivace di quest’ultima le proprie esperienze di figlio povero di razza mista, i suoi flirt con la droga e la violenza, fino all’affermazione professionale. «Ai miei occhi la sua immagine in sella a quella bicicletta simboleggiava tutta la vita di mia madre: la sua stravaganza, il suo disinteresse per quello che gli altri pensavano di lei, la sua noncuranza di fronte a quanto io consideravo un pericolo imminente, cioè i bianchi e i neri che la odiavano perché era una bianca che viveva in un mondo di neri. Non se ne accorgeva» Nata in Polonia in una famiglia di ebrei ortodossi, Rachel Deborah Shilsky cresce nell’America degli anni Venti divisa tra la severità di Tate e la dolcezza di Mame, fino a quando nel 1941 fugge ad Harlem, sposa un nero e viene ripudiata dai suoi familiari. Da allora Rachel Shilsky è morta. Doveva morire per far vivere Ruth McBride Jordan, l’altra, più autentica, versione di sé. James McBride, uno dei suoi dodici figli, è rimasto all’oscuro di tutto ciò fino all’età adulta, quando, per mettere a tacere l’assordante e insistente domanda sulla propria identità, ha deciso di scoprire chi fosse sua madre. Chi è dunque Ruth McBride Jordan? È una donna che ha sempre nascosto le sue origini e il dolore per un passato che è ancora una ferita aperta; è una madre ferocemente protettiva e determinata nel suo amore, che ha imposto regole e preteso una condotta irreprensibile per il bene dei suoi figli; è una bianca, moglie di due uomini neri, per la quale la questione del colore della pelle è sempre stata irrilevante, in un mondo dominato da una spietata divisione razziale.
‘L’eleganza del vuoto. Di cosa è fatto l’universo‘ di Guido Tonelli – Feltrinelli
Un racconto che sfida le nostre certezze e apre nuove domande su ciò che siamo e da dove veniamo. Il vuoto non è assenza, ma una presenza sottile e potente, un mare invisibile di possibilità. Questo è un viaggio alla scoperta del più grande paradosso della scienza. Cosa succede quando la scienza più avanzata incontra le intuizioni dei filosofi antichi? Guido Tonelli ci guida in un percorso affascinante per svelare il mistero più grande dell’universo: il vuoto. Per secoli, filosofi e scienziati hanno discusso la sua esistenza e la sua natura. Per Aristotele, la natura aborriva il vuoto, mentre per Democrito esso era la condizione stessa dell’esistenza degli atomi. Newton lo immaginava come uno spazio assoluto e immobile, mentre Einstein ne smentì l’esistenza con la sua teoria della relatività. Poi arrivò la meccanica quantistica, e con essa una nuova rivoluzione: il vuoto non è il nulla, ma uno stato brulicante di energia attraversato da fluttuazioni incessanti, una sorta di brodo primordiale da cui tutto può nascere. Oggi sappiamo che il vuoto è il vero protagonista della storia cosmica: da esso è scaturito il Big Bang, ed è nel vuoto che si nascondono le forze che regolano l’universo. Con il suo inconfondibile stile narrativo, Tonelli intreccia storia della scienza, filosofia e cosmologia moderna, portandoci a esplorare le rivoluzioni che hanno rovesciato la nostra concezione della realtà. Ci accompagna nei laboratori in cui la fisica delle particelle tenta di decifrare i segreti della materia, ci fa viaggiare tra i paradossi quantistici e le intuizioni dei più grandi pensatori, da Platone a Heisenberg, per dimostrare che il vuoto è tutt’altro che un’assenza: è una presenza sottile e potente, che condiziona ogni cosa.
‘Il sogno di Unnur‘ di Ragnar Jónasson – Marsilio
La violenta bufera di neve che si è abbattuta sull’Islanda orientale, isolando completamente le poche abitazioni dell’interno, avrebbe dovuto tenere chiusi in casa anche i più audaci. Eppure, qualcuno ha deciso di sfidare il vento e il gelo e di avventurarsi in una delle zone più remote del paese. In una fattoria dove manca la corrente e la linea telefonica è interrotta, Einar ed Erla si preparano al loro Natale solitario, quando un rumore inaspettato li fa sussultare. Una visita inattesa. Einar apre, e l’ospite sconosciuto entra. Chi è l’uomo che dice di essersi perso in una giornata come quella? Cosa sta cercando realmente? Forse è un bugiardo. O addirittura un assassino. Una cosa è certa: in quella casa avvolta nel buio e nel freddo non tutti sopravviveranno alla notte. In seguito al ritrovamento dei corpi, le indagini vengono affidate a Hulda Hermannsdóttir, ispettore della polizia di Reykjavík, rientrata in servizio dopo che la sua esistenza è stata sconvolta da drammatiche vicende familiari. Ma liberarsi dei propri fantasmi è molto difficile: Hulda sarà perseguitata ancora a lungo dalla sensazione di non aver capito in tempo. Presto dovrà imparare a nascondere i sentimenti e a difenderli, a comportarsi come se niente fosse successo, per non dover rinunciare alla vita.