12 Ottobre 2025
08:06
Le nuove uscite in libreria: Dalla vita di Pasolini a Flaiano
RADIOGOLD – Come ogni settimana vi suggeriamo alcune delle nuove uscite in libreria:
‘Vita di Pasolini‘ (Utet) di Enzo Siciliano
Ritorna in libreria dal 7 ottobre, con la prefazione dello scrittore Paolo Di Paolo, ‘Vita di Pasolini’ di Enzo Siciliano pubblicato da Utet. Pier Paolo Pasolini non è stato solo un poeta, un regista, uno scrittore, un intellettuale: è stato una voce unica e ineludibile, un corpo inquieto e in rivolta. È proprio da quel corpo martoriato all’Idroscalo di Ostia, il 2 novembre 1975, che Enzo Siciliano parte per raccontare la parabola artistica e umana dell’autore di Ragazzi di vita e Le ceneri di Gramsci. Senza cedere alla commozione, Siciliano, che fu protagonista di quella stagione unica della cultura italiana del dopoguerra e che di Pasolini fu amico e sodale, ripercorre con lucida precisione le sue idee e le sue battaglie, la sua vita sempre “sulla punta della spada”, dall’infanzia friulana al fervore degli anni romani, dalla scoperta del sottoproletariato all’impegno politico e culturale, fino alla tragica morte che ancora brucia come una ferita collettiva mai rimarginata.
Siciliano offre un ritratto intimo e al tempo stesso pubblico di un uomo che ha saputo interpretare e contestare l’Italia come pochi altri, e allo stesso tempo un saggio psicologico e letterario e una riflessione su quel periodo cruciale della storia del nostro paese che va dalla Resistenza agli anni di piombo. Quegli anni di cui Pasolini divenne cantore e coscienza collettiva e infine martire, perché come scrive Siciliano “la sua morte, forse, fu il modo, coraggioso, di chiedere al mondo di ‘sapere’ di lui, quando pure non lo ‘volesse’ più”. ‘Vita di Pasolini’ non è solo un classico di un grande autore da riscoprire, ma un libro ancora fondamentale per chi voglia davvero capire chi è stato Pasolini e perché oggi dovremmo continuare ad ascoltare la sua voce. E a farci provocare dalle sue idee.
‘Destinazione errata‘ (Einaudi) di Domenico Starnone
E’ in libreria con Einaudi ‘Destinazione errata’, l’ultimo libro di Domenico Starnone. L’uomo che racconta questa storia ha trentotto anni, fa lo sceneggiatore. È sposato da più di dieci anni con Livia, donna intelligente, bella, soddisfatta del suo lavoro. La coppia ha tre figli (il più piccolo di dieci mesi), la vita coniugale è appassionata, senza crepe. Ma nel corso di un pomeriggio particolarmente caotico si verifica un banale incidente. Il giovane marito e padre sta badando ai figli perché la moglie è a un convegno, e intanto scambia messaggi urgenti di lavoro con Claudia, la collega con cui scrive sceneggiature per la tv. Nella fretta sbaglia: invia a Claudia un messaggio d’amore destinato a Livia.
Niente di male, naturalmente, se la collega, seria, affidabile, non gli rispondesse che anche lei lo ama e da tempo. Sarebbe urgente chiarire il malinteso, e invece è sufficiente un’esitazione perché tutto corra avanti e nella mente del protagonista si faccia strada qualcosa di latente, una possibilità nuova. Di colpo Claudia è vista sotto una luce diversa, smette di essere semplicemente una compagna di lavoro e diventa una donna affascinante, complessa, capace di “scatti nervosi, insofferenze, sarcasmi, affermazioni nette e negazioni altrettanto nette, empiti di passione, pretese irragionevoli”. Senza averlo deciso – o decidendolo ogni momento – il protagonista si ritrova a fare quello che non avrebbe mai pensato di fare. Con un passo lieve, elegante, che finge di ignorare l’abisso su cui procede, ‘Destinazione errata’ ci parla di come le nostre certezze siano gusci d’uovo, del peso insopportabile che generano a volte pensieri e azioni minime. Mentre, catturati da una crescente tensione narrativa, assistiamo a quella che ci appare, inesorabilmente, come la preparazione scriteriata di un naufragio, ci rendiamo conto di quanto sia facile mandare all’aria un’esistenza considerata felice.
‘Chiuso per noia‘ (Adelphi) di Ennio Flaiano
“Per anni ha scritto delle critiche sui giornali, senza cavarne altro che inimicizie ed errori tipografici” ha detto di sé Flaiano nel 1946. In realtà, dopo aver imparato il mestiere sul campo – tanto che, ricorda, circolava la frase “Questi giovani si fanno una cultura sui propri articoli” –, è stato, a partire dal 1939, un recensore cinematografico acuto e beffardo, pacato e intransigente, raffinatissimo dietro lo schermo della nonchalance, sempre ostile alle falsità e alle insulsaggini: a tutti quei film, insomma, che “presuppongono, di regola, un pubblico eccessivamente tardo di comprendonio” o che “rendono confortevole l’esistenza, allo stesso titolo dei treni rapidi, delle automobili, dei termosifoni”. Recensioni raccolte nel volume ‘Chiuso per noia’ pubblicato da Adelphi.
A suscitare l’entusiasmo di chi, come lui, conosceva intimamente il lavoro di soggettista e sceneggiatore (basti pensare alla prodigiosa e tormentata collaborazione con Fellini), e andava al cinema per sgranchirsi «l’immaginazione e la visione morale del mondo», erano piuttosto film come Verso la vita di Renoir, Ombre rosse di Ford o Monsieur Verdoux di Chaplin, “in cui tutto porta il marchio così semplice e raro del genio”. Non solo: in un paese dove è lecito essere anticonformisti solo “nel modo giusto, approvato”, Flaiano ha saputo esserlo sino in fondo, come dimostra l’irresistibile giudizio riservato a Orson Welles: “i suoi personaggi appartengono a quella categoria che mangia il pollo con le mani non per maleducazione, ma per eccesso di carattere, per prepotenza di immaginazione e di volontà!”.
‘Parlami di casa‘ (Feltrinelli) di Jeanine Cummins
E’ da qualche giorno sugli scaffali con Feltrinelli ‘Parlami di casa’ di Jeanine Cummins. A Portorico la luce del sole colpisce in modo diverso, la vita scorre lenta, a misura d’uomo, tra la natura rigogliosa e le mille sfumature dell’oceano. Ma l’isola caraibica è anche flagellata dagli uragani, ed è proprio durante un uragano che la giovane Daisy viene coinvolta in un grave incidente.
Al suo capezzale accorrono dagli Stati Uniti la madre Ruth e la nonna Rafaela e, mentre la ragazza lotta tra la vita e la morte, le vicende di queste tre generazioni di donne si dipanano davanti ai nostri occhi, in una continua alternanza di presente e passato. Rafaela, costretta a lasciare l’isola negli anni settanta per seguire il marito nel Midwest americano, è ora alle prese con preoccupanti perdite di memoria. Sua figlia Ruth, portata via bambina da Portorico, non è mai venuta a patti con il trauma dello sradicamento e la perdita della lingua madre. Infine Daisy, figlia di Ruth, che per ritrovare la sua identità è tornata lì dove tutto è iniziato, costruendosi un sogno su misura lontano da ogni destino già scritto.
Un romanzo familiare con al centro donne forti, donne fragili, donne che hanno fatto errori, che hanno amato e sofferto. Donne vittime delle sottili forme di razzismo che accompagnano la diaspora portoricana, divise tra la frustrazione e la nostalgia di casa. Donne alla ricerca di un senso di appartenenza, che per trovarlo dovranno svelare segreti a lungo taciuti e risalire alle origini: proprio come i rami del baniano, che affondano nella terra e tornano a essere radici.
‘Oratorio Italia‘ (Rubbettino) di Alessia Ardesi
Arriva in libreria con Rubbettino ‘Oratorio Italia. Viaggio nel paese del bene’, un libro sulla storia e il metodo dell’oratorio, da San Filippo Neri a don Bosco ai Salesiani. L’oratorio di oggi e le storie di terzo settore e di chi fa bene (Le Scuola della Pace di Sant’Egidio e le testimonianze del volontariato). Vite narrate in prima persona dalle persone che da ragazze e ragazzi hanno frequentato l’oratorio e si sono distinte poi nella vita lavorativa, Alcide De Gasperi, il presidente di Copasir Lorenzo Guerini, l’ex ministro della Giustizia Paola Severino, il Capo di Stato Maggiore della Difesa generale Luciano Portolano, Aldo Cazzullo, i cardinali Camillo Ruini, Gianfranco Ravasi, Gualtiero Bassetti e Matteo Zuppi, Gianluca Vialli e Cesare Prandelli, Dolce & Gabbana, Angelo Gaia.
I capitoli finali lanciano uno sguardo sull’oratorio del futuro, luogo costruttivo di integrazione tra diverse culture. La prefazione è affidata dalla prefazione del cardinal Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano e dalla postfazione firmata da giornalista e scrittore Aldo Cazzullo.
‘Alchemised‘ (Rizzoli) di SenLin Yu
E’ in libreria con Rizzoli ‘Alchemised’ di SenLin Yu. Un tempo brillante alchimista, Helena Marino è ora una prigioniera di guerra―intrappolata non solo dai suoi carcerieri, ma anche dalla sua stessa mente. I suoi amici e compagni della Resistenza sono stati brutalmente assassinati, le sue abilità soppresse e il mondo che conosceva è stato ridotto in cenere. Ora, all’indomani della lunga guerra, Helena è nelle mani della nuova classe dirigente di Paladia: potenti famiglie di gilde corrotte e spietati negromanti, artefici della vittoria grazie alla creazione di orrende creature non-morte.
Secondo gli archivi della Resistenza, Helena era una guaritrice di scarsa importanza. Ma la sua inspiegabile perdita di memoria nei mesi precedenti la cattura solleva un dubbio inquietante tra i suoi nemici: è davvero così insignificante come sembra, o nei ricordi sepolti della sua mente si nasconde l’ultima, vitale mossa della Resistenza. Per scoprirlo, Helena viene affidata all’Alto Reeve, uno dei negromanti più potenti e temuti del nuovo regime. Intrappolata nella sua tenuta decadente, dovrà lottare per proteggere la verità e conservare ciò che resta di sé. Ma la sua prigione e il suo carceriere celano oscuri segreti… segreti che Helena dovrà svelare a ogni costo.
‘Ogni nostro castigo‘ (Marsilio) di Fabrizio Roncone
Marsilio manda sugli scaffali ‘Ogni nostro castigo’ firmato dal giornalista Fabrizio Roncone. L’inverno sta finendo e il Carnevale arriva a Roma sotto una pioggia incessante che minaccia di far esondare il Tevere. Un pomeriggio, una giovane e splendida americana varca la soglia della vineria Mezzolitro, dietro Campo de’ Fiori, per raccontare a Marco Paraldi una storia antica e avvincente. Travolto da stupore e curiosità, e sempre sensibile al fascino femminile, l’ex cronista diventato vinaio si ritrova così invischiato in un’indagine che non ha cercato, ma alla quale non può sottrarsi. Nel tentativo di svelare il mistero che avvolge la giovane donna, si addentrerà, sfidando i lampi di un diluvio che non dà tregua, nei fantasmagorici e pericolosi labirinti della città eterna: tra circoli esclusivi dove si decidono affari e carriere e periferie dimenticate nelle quali si sopravvive con espedienti e minacce, tra sfarzose feste in maschera organizzate nei tenebrosi palazzi del centro storico e il Transatlantico di Montecitorio, luogo di ambizioni sfrenate, in cui il bene e il male si sovrappongono, fino a diventare indistinguibili.
Accompagnato da Chicca, la principessa romana che si ostina ad amarlo, in questa inchiesta Paraldi incontrerà figure tormentate e ambigue come il giovane figlio di un potente uomo di legge con troppi segreti, un talentuoso calciatore marocchino che nasconde la propria identità per resistere in un ambiente ostile, una donna intrappolata in un gioco di ricatti e violenze e un mago che raccoglie confidenze compromettenti. Con il suo stile inimitabile, Fabrizio Roncone ha scritto un noir serrato e avvincente, che svela una città dove niente è come appare, l’amore può ancora essere un peccato mortale e la verità un lusso che in pochi possono permettersi.
‘Cose che ti dico mentre dormi‘ (Bompiani) di Enrica Tesio
La scrittrice Enrica Tesio ha firmato per Bompiani Cose che ti dico mentre dormi’. Di tutte le ore della giornata ce n’è una segreta, notturna, abitata solo dai sogni: è l’ora in cui la casa si fa silenziosa, tutti dormono ma una donna veglia e posa su ciascuno i suoi pensieri come carezze in punta di piedi. È l’ora delle malinconie e della tenerezza, è l’ora della verità sussurrata nel buio quando fa meno male o quando sappiamo che l’abbraccio del sonno presto ci concederà una tregua.
Con una voce piena di humour e di sensibilità, la narratrice di queste pagine ci racconta la sua famiglia attraverso i discorsi notturni che rivolge alla figlia bambina, al figlio adolescente, alla mamma che non c’è più e all’incrollabile papà, al suo compagno, a un’amica che vive dall’altra parte del mondo… e forse, in fin dei conti, a sé stessa.
‘Post-Occidente‘ (Laterza) di Raffaele Romanelli
Il 7 ottobre ridisegna la storia. Allineati con il Sud del mondo, anche in Occidente molti condividono le ragioni che hanno scatenato il pogrom, e accusano Israele di genocidio. Sono così chiamati in causa i princìpi che hanno fondato l’Occidente, i suoi valori democratici, la civiltà dei diritti, le basi del sistema internazionale. Da qui prende le mosse lo storico Raffaele Romanelli autore del saggio ‘Post-Occidente. Come il 7 ottobre riscrive la nostra storia’, edito da Laterza.
A partire dal 7 ottobre 2023, un crescendo di lutti ha investito Israele e l’intera Palestina. Alle violenze efferate di quel giorno si è aggiunta la dura cattività degli ostaggi, morti e vivi oggetto di trattative e scambi. Contro il diluvio di bombe israeliane riversatosi sulla Striscia di Gaza si sono sollevate l’opinione pubblica mondiale e le organizzazioni internazionali. Si sono riproposti temi antichi: i limiti di una ‘guerra giusta’, il valore dei ‘diritti umani’, le basi dell’ordine internazionale. Nelle piazze, nei cortei dell’Occidente, nei fulminei messaggi dei social, l’ostilità verso Israele coinvolge le ragioni del sionismo e dello stato ebraico.
Insieme allo spettro dell’antisemitismo sono così riapparsi i mostri di un passato che si immaginava superato. Sono risuonati i concetti di colonialismo e di apartheid, di nazismo, di genocidio e di pulizia etnica, slogan schiacciati sul presente, gridati senza consapevolezza del loro spessore storico, branditi come stigma morale, come arma ideologica. Senza conoscenza del tempo e della storia, le piazze e le accademie in realtà muovono l’Occidente contro se stesso, identificandolo con il ciclo secolare dell’appropriazione coloniale, fino a travolgere la difesa dei diritti e la democrazia liberale, che di quell’Occidente sono pilastri principali.