23 Novembre 2018
18:44
5 piatti tipici alessandrini che non possono mancare nel menù di Natale
Il pranzo di Natale è il momento più atteso delle festività di questo periodo, un magico momento in cui la famiglia si riunisce attorno al tavolo per condividere le prelibatezze tipiche di questi giorni di festa.
Vediamo insieme come deve essere il menù di Natale, con 5 piatti tipici alessandrini che non possono mancare sulle nostre tavole in questo giorno speciale.
1. Antipasti misti e insalata russa
Il menù di Natale tipico alessandrino non può che aprirsi con l’insalata russa, piatto che potrete certamente trovare sulle tavole di molte famiglie piemontesi e liguri.
Oggi si usa preparare l’insalata russa con sottaceti in scatola e maionese pronta, ma in tante case la maionese viene ancora preparata in casa e le verdure cotte in acqua e aceto.
Un’altra versione famosa è l’insalata russa fatta con la giardiniera: molto più cremosa, senza pezzettoni e leggermente acidula.
L’insalata russa viene servita nella classica antipastiera, posta al centro del tavolo, divisa a scomparti: insieme vengono servite verdure sottaceto, peperoni con acciughe e bagnetto verde,olive, salame cotto e crudo.
2. Vitello tonnato alla vecchia maniera
Altro piatto tradizionale che non può mancare tra gli antipasti è il vitello tonnato: questo piatto antico oggi viene spesso allungato e reso più cremoso dalla maionese. Molti lo chiamano anche vitel tonnè, ma nulla ha a che fare con la Francia, se non l’uso più moderno di aggiungere la maionese.
Nel vitello tonnato alla vecchia maniera, al posto della maionese, per creare la tipica cremosa salsa tonnata, vengono usati i tuorli d’uovo sodi, il brodo dove ha cotto la carne e succo di limone, con un risultato ancora più buono.
3. Cappelletti in brodo o agnolotti
I cappelletti in brodo di cappone sono una tipica ricetta di Natale e una delle portate principali in in molte regioni del nord/centro Italia per il pranzo del 25 dicembre.
Molti penseranno che questo tipo di pasta ripiena sia tipico solo dell’Emilia Romagna, ma anche sulle tavole di molti piemontesi, a Natale, si possono trovare i cappelletti in brodo.
Tipici in questo giorno di festa anche gli agnolotti.
Per questa occasione nell’alessandrino gli agnolotti sono conditi con sugo di stufato o “a culo nudo”, agnolotti sconditi nel vino rigorosamente Barbera.
4. Cappone o bolliti misti
Il cappone resta la portata principale del pranzo di Natale, ed è il simbolo di abbondanza. Un tempo era un regalo destinato alle tavole dei proprietari terrieri, offerto dai contadini nel periodo natalizio (Luigi Bruni, Natale. Alessandria in tavola).
Il cappone viene farcito tradizionalmente con carni, salumi, verdure e uova. È poi servito non solo con i bagnetti, ma anche con la mostarda. Nel suo brodo verranno poi cotti gli agnolotti o i cappelletti.
Non per forza il cappone: anche faraona o gallina vecchia, sempre bollite e servite con il bagnetto verde e rosso. Altrimenti un classico bollito misto in cui al cappone vanno aggiunti diversi tagli di carne tra cui la lingua, la testina, il cotechino. E diverse salse d’accompagnamento.
5. Panettone, frutta secca e mandarini
La conclusione del pranzo di Natale non può che essere con il panettone (o il pandoro), anche se non è proprio della tradizione alessandrina, ma ormai è entrato a far parte dei dolci tipici di Natale in quasi tutta Italia.
Nei grandi cesti di frutta non possono mancare mandarini, clementine, datteri, frutta secca come noccioline e noci.
Dolce tipico di Castelnuovo Scrivia per le feste di Natale la torta del carsent, un lievitato soffice che ricorda vagamente il panettone, preparato con il lievito madre, burro e uova, a volte arricchito con l’uvetta e il marsala. Oggi questo dolce è stato surclassato dai più famosi dolci natalizi, ma rimane nella memoria e nella tradizione piemontese.
Scriveteci per raccontare le vostre tradizioni di Natale e i piatti tipici che non possono mancare sulla vostra tavola.