24 Ottobre 2017
06:13
Lanciano chiodi lungo le strade di Valenza per sfuggire alla Polstrada
AGGIORNAMENTO – C’era un vero e proprio arsenale per lo scasso all’interno della Bmw protagonista del rocambolesco inseguimento di domenica notte per le strade di Valenza. L’auto con targa bulgara, seguita a poca distanza da un’altra vettura poi riuscita a dileguarsi, aveva insospettito la pattuglia della Polizia Stradale di Valenza, alle 2 di notte impegnata a monitorare la “Colla”. Gli agenti, azionati i lampeggianti, avevano intimato l’alt alla Bmw che dopo aver rallentato fingendo di fermarsi aveva accelerato allontanandosi a tutta velocità verso il centro della città dell’oro. Rimasta incollata alla potente vettura, la pattuglia della Polizia Stradale di Valenza è stata anche abile a schivare le appuntite trappole lanciate dal finestrino posteriore della Bmw. Dei chiodi a quattro punte, gli antichi “triboli” dei romani, ha spiegato il Dirigente della Polizia Stradale di Alessandria Paolo Di Quattro, che hanno la infida capacità di cadere sempre con una punta rivolta verso l’alto. Fallito il tentativo di bloccare la Polizia Stradale, l’uomo al volante della Bmw ha continuato ad accelerare ma arrivato in zona Esselunga ha perso il controllo della vettura che si è schiantata contro alcune auto parcheggiate in via Galvani. Terminata la fuga in auto, i tre hanno provato a dileguarsi a piedi.
Il conducente, Vincenzo Capone 35enne di Cerignola in provincia di Foggia, è però riuscito a fare solo pochi passi. Bloccato non senza fatica, l’uomo è stato ammanettato dagli agenti della Stradale. Grazie al supporto di due Volanti e di una pattuglia della Polstrada di Tortona, è durata poco anche la fuga a piedi di Leonardo Ferrara, 37 anni di Foggia, e di Gabriele De Simone 32enne di Cerignola. Controllata la vettura, gli agenti hanno poi scoperto il perché della fuga dei tre uomini. Oltre ad altri chiodi a quattro punte, i poliziotti hanno sequestro una decina di cacciaviti, un coltello a serramanico e uno da cucina, un piede di porco, una mazza, passamontagna, guanti e anche diverse attrezzature usate per sfondare e far saltare gli sportelli bancomat. Caricati sulla Bmw c’erano un pesante ariete e una “marmotta”. Simile a una pala, la “marmotta” una volta caricata di polvere esplosiva e infilata nella fessura del bancomat spalanca le porte del contante. Utile allo stesso scopo anche il tubo per la fiamma ossidrica recuperato sempre all’interno della Bmw. Sull’auto non c’era la bombola che, forse, era sull’altra vettura riuscita a dileguarsi. Sempre da questa seconda macchina potrebbe essere stata lanciata un’altra “marmotta” recuperata per le strade da Valenza, insieme ai numerosi chiodi disseminati per le vie della città dell’oro, responsabili anche della foratura delle gomme di alcuni valenzani. Arrestati i tre foggiani per violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale, porto di oggetti atti a offendere, danneggiamento, lesioni dolose e detenzione di materiale esplosivo, gli agenti della Polizia Stradale proseguono gli accertamenti per rintracciare l’auto riuscita ad allontanarsi e per verificare l’eventuale coinvolgimento dei tre arrestati in assalti a bancomat o furti.
VALENZA – Hanno disseminato chiodi a quattro punte lungo viale Santuario e via Dante a Valenza nel tentativo di sfuggire alla Polizia Stradale. Le appuntite trappole non sono però riuscite a inchiodare la pattuglia, partita all’inseguimento quando l’auto, di grossa cilindrata, intorno alle 3 di notte, aveva saltato l’alt intimato dalla Polizia.
Fermata la macchina gli agenti hanno bloccato anche le persone a bordo della vettura, la cui posizione è ora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria. L’azione dei fuggitivi ha danneggiato anche alcuni veicoli dei cittadini. Quest’oggi l’operazione sarà illustrata in conferenza stampa.