25 Ottobre 2017
01:47
“Pulite il greto del Tanaro ora”: l’appello dal ponte Forlanini
AGGIORNAMENTO ORE 12: “Pronti a sollecitare il presidente Chiamparino e il Governo per i fondi utili a pulire il greto del Tanaro“: così l’assessore Barosini all’incontro-sopralluogo sotto il ponte Forlanini organizzato dal Comitato Alluvionati. “È una lotta di sopravvivenza” hanno detto i cittadini.
ALESSANDRIA – Il silenzio del cielo è un cruccio che comincia a diventare pesante tra molti cittadini abituati a vivere a pochi passi dai fiumi. Agire ora, in condizioni di tranquillità, è fondamentale per evitare guai seri quando il tempo non farà più sconti. Questo è l’appello di alcuni alessandrini che questa mattina, alle 9.30, saranno sotto il ponte Forlanini, vicino al depuratore, per spiegare come l’assenza di interventi e di manutenzione abbia lasciato campo libero alla natura. Una presenza esuberante che rischia di complicare il deflusso delle acque del fiume Tanaro e di causare seri danni nel caso di piogge abbondanti, ha spiegato a Radio Gold Giuseppe Monticone del comitato alluvionati : “Vogliamo far vedere lo stato del fiume perché il 5 abbiamo assistito alla commissione consiliare che ha parlato delle condizioni del Tanaro. Porteremo i politici a vedere in che condizioni si trova il greto del fiume”.
Giuseppe Monticone invoca una pulizia accurata di quel tratto visto che “ora si vedono i resti del vecchio ponte, una situazione che ha reso il Forlanini più intasato rispetto al 1994. Secondo noi è un enorme rischio. Il ponte Forlanini in quel punto blocca buona parte delle acque del fiume e per evitare il rischio alluvione, quando e se arriverà la piena, è prioritario pulire il greto. Ci sono terrapieni che si propagano per 30-40 metri per una altezza di 5-6 metri. Poi ci sono salici nati nei giunti di dilatazione del ponte con tronchi grossi come una gamba”. L’incontro-sopralluogo di questa mattina cercherà “di far conoscere i problemi e fare in modo che vengano risolti“. I problemi sono evidenti, sostiene Monticone: “Di 200 metri di campate del ponte ne abbiamo meno di 100. Nel 1994 la vegetazione non era mai arrivata alla dimensioni odierne e questo influisce pesantemente sul normale deflusso del Tanaro”.
Nello stesso punto in alcune decine di anni è cambiato tutto: “Abbiamo fatto la foto a due pescatori proprio sotto il ponte della tangenziale. Pescavano con gli stivali fino alle cosce con l’acqua che non arrivava neanche alle ginocchia. Ne ho parlato a un anziano del posto che faceva il pescatore anni fa e lui non mi ha creduto. Poi ha visto quelle immagini e per farmi capire la differenza rispetto al passato mi ha raccontato che negli anni ’60-’65 si andava lì con la barca e l’acqua era profonda 12 metri.”