Autore Redazione
giovedì
2 Maggio 2013
00:00
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Cronaca - Alessandria

Violenza sulle donne: il centro ascolto Me.dea l’anno scorso ha accolto 130 donne

Violenza sulle donne: il centro ascolto Me.dea l’anno scorso ha accolto 130 donne

Ha appena festeggiato 4 anni e già presenta un’attività imponente. L’associazione Me.dea di Alessandria assiste le donne vittime di violenza, un fenomeno sempre più frequente come confermano le cronace nazionali in troppe occasioni. Il tema sarà affrontato venerdì e sabato in un convegno organizzato dalla consulta di Bioetica di Novi Ligure, e Radio Gold News ne approfitta per iniziare ad anaticipare qualche elemento che inquadri il problama. “L’attività dell’associazione è abbastanza ampia e nello specifico si produce nella gestione del centro di ascolto – ha spiegato la presidente del centro Sarah Sclauzeri. Abbiamo operatrici formate che supportano le donne colpite da violenza. Inoltre diamo supporto psicologico, aiutiamo a trovare strategie per l’uscita da situazioni complicate e poi, eventualmente, avviamo contatti con avvocati del territorio e non solo. In particolare abbiamo due socie legali che ci aiutano costantemente in questa attività ma poi ci avvaliamo anche di altre collaborazioni”. La struttura è quindi articolata e strutturata anche perché il fenomeno della violenza sulle donne è più grave di quanto si possa immaginare. Lo dicono i dati nazionali, ma anche quelli locali: nei suoi tre anni e mezzo di attività il Centro di Ascolto ha accolto 450 donne. Dai 90 casi del primo anno l’attività è sistematicamente cresciuta fino a raggiungere i 130 del 2012. Dall’analisi effettuata proprio sulle rilevazioni del 2012 emerge che il 40% delle donne che hanno contattato “Me.dea” non ha mai parlato con nessuno di quello che stava vivendo e che il 21% delle donne accolte nel 2012 dal Centro ha dichiarato di subire violenza da più di 20 anni.
Poi però rimane la questione delle donne che, spaventate o per timori di ritorsioni, preferiscono non parlare, rimanendo in una situazione di terribile sofferenza, come confermato sempre da Sarah Sclauzeri: “i casi affrontati finora hanno permesso un’uscita felice dalle situazioni di violenza consentendo di contrastare le dinamiche di cui sono vittima. Insomma noi aiutiamo la donna a mettere un po’ d’ordine tra le varie possibilità e a scegliere il percorso più adatto e fattibile. Spesso c’è il percorso legale che non sempre diviene penale perché non è detto che vengano presentate denunce. Infatti molte donne scelgono di denunciare, ma molte non lo fanno. Questo dipende dalla gravità della situazione ma anche dalla paura di ritorsioni. Inoltre c’è il problema dei tempi: mettere in piedi un percorso di questo tipo significa avere una risoluzione temporale che dura tantissimi anni e questo diviene un deterrente per la donna che intende denunciare”.

Uscire da una spirale di terrore e dolore è però fondamentale per vivere una vita diversa: “noi consigliamo di venirci a trovare. Chi viene qui avrà garantito il massimo anonimato. Con una chiacchierata spesso si mettono in luce strategie per trovare alternative alla situazione. Chi è vittima di violenza prenda appuntameno con noi, lo faccia subito, non sarà tempo perso”. La sede dell’associazione Me.dea è in via Santa Maria di Castello ad Alessandria; il Centro d’Ascolto è aperto alle donne il lunedi (10.00-14.00), il mercoledi (13.00-16.00) e il giovedi (15.30-18.30) Me.dea è anche su Fb (Gruppo me.dea contro violenza alle donne) e in rete all’indirizzo www.medeacontroviolenza.it.

A fronte di tutto questo però le difficioltà economiche del paese rischiano di lasciare proprio queste donne da sole: “pensiamo sia interesse collettivo mantenere attivo un servizio così strutturato e continuativo, ma questo oggi non è affatto scontato perché fino al 2011 (dal 2008 ndr) la Regione Piemonte ha destinato somme importanti a favore dei Centri antiviolenza, ma il 31 dicembre 2011 questi fondi sono terminati. L’operatività del Centro me.dea, dunque,  è seriamente compromessa. Pur con queste pesanti incognite la voglia di andare avanti non ci manca. Lo dobbiamo alle donne che incontriamo ogni giorno, che ci affidano il loro dolore e soprattutto la speranza di liberarsene”. Un aiuto intanto può già arrivare dai cittadini con il 5×1000 al sostengo dell’attività del Centro (codice fiscale dell’associazione: 91027260065).
Intanto, il prossimo 12 maggio “Me.dea” celebrerà il quarto compleanno con un pomeriggio di festa alla Ristorazione Sociale di viale Milite Ignoto 1/A ad Alessandria. Il programma prevede la presentazione del libro “Il risveglio dell’Insonne” scritto da Rosetta Bertini, i cui proventi sono interamente destinati all’Associazione me.dea, seguirà lo spettacolo teatrale “I fianchi delle notte”, dramma in atto unico, già rappresentato per me.dea, e per finire una merenda sinoira a buffet.

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