14 Marzo 2018
01:49
Il supereroe col turbante: #Bellesempre per sconfiggere il cancro
RADIO GOLD – Iniziamo oggi una rubrica settimanale curata da Milly Tasca, una donna colpita da un tumore al seno con tutto il percorso che ne è derivato. Affrontato l’impatto iniziale Milly ha deciso di raccontarsi per aiutare se stessa e gli altri. Oggi Milly sta bene ma ha capito il valore terapeutico della scrittura, anche per il prossimo. Parlare del cancro spesso è ancora un tabù e con questa rubrica su Radio Gold, #Bellesempre, racconterà come ha affrontato il suo percorso di “sfiga”, dolore, carattere, fortuna e affetti. Ogni mercoledì proporremo i suoi racconti sperando di aiutare molte persone. Parlare di questo argomento è un’altra occasione per ribadire l’importanza della prevenzione e il valore della consapevolezza. Il cancro è terribile, non c’è dubbio, le storie spesso non finiscono bene, ma ignorare il problema non è una soluzione. Ma ve lo spiegherà lei, la “Chemiomamma“.
Mi presento, mi chiamano Milly, sono di Alessandria e ho 34 anni. Due sono stati gli avvenimenti fondamentali che hanno cambiato radicalmente la mia vita: il primo quando sono diventata mamma di Leo, il 2 giugno 2015; l’altro quando mi è stato diagnosticato un cancro al seno ,il 24 gennaio 2017. Proprio per questo ho deciso di indossare non un mantello ma un turbante e trasformarmi in una supereroina.
ChemioMamma è il mio alter ego, il personaggio di fantasia nato per sconfiggere un cancro molto aggressivo, creato per spiegare al mio piccolo bambino come mai la mamma perdesse i capelli e indossasse turbanti (sono in incognito nelle mie missioni segrete quindi devo cambiare aspetto, e il turbante è speciale come il mantello di Superman!), perché passasse tante giornate a letto (di notte vado in missione e sono stanca, qualche volta i cattivi mi tolgono le forze e quindi devo recuperarle).
Ho capito dopo qualche mese dalla diagnosi, dopo aver superato un primo ciclo di chemioterapie devastanti, che scrivere mi faceva bene. Ho visto che anche leggere le altre esperienze mi faceva bene (e a volte un po’ male perché le storie non sono tutte a lieto fine), quindi mi sono chiesta perché non raccontare anche la mia. È stato molto difficile partorire una decisione del genere, perché non è semplice mettersi completamente a nudo di fronte al mondo. Ma più scrivevo più vedevo che l’effetto era positivo sia per me sia per altre persone, e quindi ho capito di aver fatto la cosa giusta e che non mi sarei dovuta fermare. Ho definito il mio 2017 il mio anno di master di vita, è stato un percorso verso una nuova me, in cui ho imparato moltissime cose tra alti e bassi e grandi difficoltà. Perché le difficoltà sono sempre delle opportunità se sappiamo coglierle!
Quello che m’interessa maggiormente è rendere consapevoli non solo le donne su un tema che può essere il cancro al seno ma tutti indistintamente che la prevenzione oggi è ciò che può allungarci la vita! Prevenzione non significa solo controlli periodici, autopalpazione, ma anche stile di vita sano, alimentazione corretta, vita attiva, una generale attenzione verso noi stessi. Impariamo ad ascoltarci e ad amarci. E soprattutto, anche concedendoci umani momenti di sconforto, tenere sempre il morale alto! Perché la vita è una, e anche se a volte la disprezziamo… beh, è ‘unica che abbiamo.