15 Marzo 2018
13:25
In fuga dopo colpo al Cristo, finiscono contro arco di piazza Genova
ALESSANDRIA – È finita sotto l’arco di piazza Genova ad Alessandria la folle fuga in auto di due ladri, appena riusciti a mettere a segno un furto in un appartamento al quartiere Cristo. L’inseguimento delle Volanti era partito dal cavalcavia di viale Brigata Ravenna dove l’auto della Polizia, intorno alle 3.30 di mercoledì, aveva incrociato una Mercedes SL che si dirigeva verso il centro a fari spenti. Ignorati i lampeggianti e l’alt intimato dalla Polizia, l’auto di grossa cilindrata aveva pericolosamente accelerato, sfrecciando anche oltre un semaforo rosso all’altezza di Corso IV Novembre. Sempre tallonati dalla Volante, i due uomini a bordo della potente vettura hanno poi più volte tentato di speronare l’auto della Polizia ma poi, perso il controllo del mezzo, sono finiti in mezzo all’arco in fondo a via Dante.
Illesi nonostante l’impatto, i due cittadini marocchini, Ahmed Khaffou 30 anni e Faycel El Wezi di 31, sono stati immediatamente bloccati. Dai primi accertamenti la Polizia è subito riuscita a risalire al proprietario della vettura, un alessandrino residente in via Scazzola. Da solo in casa e profondamente addormentato, l’uomo non si era accorto dell’irruzione dei ladri. “Un furto a lume di candela” ha spiegato la Dirigente delle Volanti Aurora Valentina Ferrareis, affiancata dal Capo di Gabinetto della Questura Marco Ferraro. I due malviventi, infatti, avevano usato proprio delle candele per illuminare l’appartamento al Cristo, dove erano rimaste evidenti le tracce di cera sul pavimento. Perquisiti i due e ispezionata l’auto rubata all’alessandrino, la Polizia ha sequestrato anche gli arnesi da scasso, un cacciavite, un cavatappi e delle pinze, usati per forzare la persiana e la porta finestra dell’alloggio e recuperato anche il cellulare e i 500 euro in contanti agguantati in casa dell’alessandrino.
Per i due cittadini marocchini è così scattato l’arresto per furto e resistenza a pubblico ufficiale. Dopo la convalida, Ahmed Khaffou, già noto alle forze dell’ordine, è stato condannato a 3 anni, 6 mesi e 20 giorni e a una multa di 857 euro. Condanna di 2 anni e 500 euro di multa, con sospensione condizionale della pena, per Faycel El Wezi. Per entrambi, risultati irregolari sul territorio nazionale, sono state inoltre avviate le procedure di espulsione dal Paese.