7 Giugno 2018
09:50
È morto l’operaio di 22 anni travolto da un muletto
VIGNOLE BORBERA – Non ce l’ha fatta Davide Olivieri, il ragazzo di 22 anni, operaio della Sli di Vignole Borbera, schiacciato mercoledì mattina da un muletto all’interno di un capannone dell’azienda di lubrificanti. Le ferite del ragazzo erano subito apparse molto gravi ai medici del 118 che mercoledì mattina, intorno alle 11, avevano soccorso il giovane per portarlo in ospedale ad Alessandria. Le condizioni di Davide, ricoverato in codice rosso nel nosocomio alessandrino, sono peggiorate con il passare delle ore e alla fine il suo cuore ha smesso di battere.
L’azienda oggi è chiusa in segno di lutto e il dolore tra i lavoratori è infinito per la vita spezzata di un ragazzo arrivato solo pochi mesi fa. Una decisione assunta dalla ditta e comunicata in una nota di cordoglio: “Nell’esprimere profondo cordoglio per l’accaduto, la direzione di SLI – Società Internazionale Lubrificanti di Vignole Borbera, non appena appresa la notizia, d’intesa con le rappresentanze sindacali e gli operai dello stabilimento ha disposto un giorno di chiusura per lutto in memoria del giovane dipendente deceduto la notte scorsa all’ospedale di Alessandria, e come segno di vicinanza alla sua famiglia.” L’azienda intanto ha aperto un’indagine interna e si è messa da subito a completa disposizione delle autorità perché sia fatta piena luce sulla dinamica dell’incidente. La stessa Sli ha spiegato che “Il giovane operaio era in possesso di patentino in corso di validità per la conduzione di carrelli industriali, rilasciato il giorno 17 luglio 2017 da ANFOS (Associazione Nazionale Sicurezza sul Lavoro). Ha frequentato e superato tutti i corsi di formazione sulla sicurezza organizzati dall’azienda. Tutti i muletti in servizio presso SLI sono sottoposti a manutenzione trimestrale come prevede la normativa in materia: il carrello condotto dal giovane operaio aveva superato positivamente i controlli lo scorso 4 aprile.” Ieri sul posto sono arrivati i Vigili del Fuoco, i Carabinieri e lo Spresal per accertare cosa fosse accaduto.
La notizia della morte del lavoratore della Sli di Vignole ha scosso e addolorato la Cisl di Alessandria-Asti. In una nota il sindacato ha rilanciato il grido di allarme sul preoccupante aumento di incidenti e infortuni sui luoghi di lavoro, rinnovando con forza l’appello ad aumentare la sicurezza dei lavoratori.
“Non si può continuare a morire di lavoro – ha commentato Claudio Cavallaretto a nome della Femca Cisl territoriale – Ancora un morto, ancora una giovane vita spezzata che allunga quella che ormai va assumendo le dimensioni di una strage”.
La Cisl Alessandria-Asti, ha aggiunto il Segretario provinciale Marco Ciani si stringe al dolore della famiglia del giovane operaio e “insiste nel dire che la sicurezza sul lavoro è un diritto e deve diventare la priorità del Paese, è necessario uno sforzo condiviso per rafforzare prevenzione, a partire proprio più giovani, e la sensibilizzazione di tutto il mondo del lavoro. Lo abbiamo ricordato in occasione del Primo Maggio, nelle recenti mobilitazioni nelle piazze e non ci stancheremo di farlo ogni singolo giorno, dentro e fuori tutti i luoghi di lavoro“.