26 Giugno 2018
13:47
Sparatoria al Cristo: Squadra Mobile ferma uomo di 23 anni
AGGIORNAMENTO – Al termine di una indagine “complessa” e dai ritmi “serratissimi”, gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Alessandria hanno sottoposto a fermo per tentato omicidio Dario Lo Iacono, alessandrino di 23 anni, gravemente indiziato del ferimento del cittadino marocchino di 32 anni colpito alla schiena con un colpo di pistola in via Basso.
Dalla notte tra sabato e domenica i poliziotti non si sono mai fermati. Identificare e poi rintracciare Lo Iacono non è stato facile, ha spiegato il Dirigente della Squadra Mobile Marco Poggi. L’alessandrino si era subito allontanato e disfatto del cellulare dopo aver sparato diversi colpi all’indirizzo del cittadino marocchino, poi raggiunto da un proiettile che gli ha attraversato un polmone. Alcuni testimoni hanno riferito di aver sentito quattro esplosioni, altri sei e la stessa vittima avrebbe parlato di dieci colpi. In ogni caso si è trattato di un agguato “particolarmente cruento”, sembra scatenato da rancori nati da un rapporto ormai deteriorato tra i due.
Domenica notte vittima e aggressore si sarebbero affrontati in un primo momento a parole. Poi la lite è degenerata. In base a quanto ricostruito dalla Squadra Mobile, Lo Iacono si era allontanato per poi tornare poco dopo nel parcheggio al quartiere Cristo. Ripreso il diverbio, l’alessandrino aveva estratto la pistola e sparato. Lasciata la vittima a terra agonizzante, Lo Iacono era salito su una potente vettura su cui si era poi fuggito. Ed è stata proprio quella Porsche Panamera grigia ad aiutare la Polizia a tracciare la prima via di fuga dell’aggressore. Individuata l’auto nelle riprese dei sistemi di videosorveglianza, la Squadra Mobile ha notato anche una Mercedes che la seguiva a forte velocità. Una seconda vettura risultata intestata a un amico di Lo Iacono che ha portato la Squadra Mobile fino a un casolare piuttosto isolato a Oviglio.
I poliziotti lunedì hanno mancato Lo Iacono solo per una manciata di ore. La fuga dell’alessandrino, comunque, non è durata ancora molto. Monitorati spostamenti di amici e famigliari, la Polizia è tornata ad Alessandria dove vivono i genitori di Lo Iacono. Questa volta, quando la Squadra Mobile ha bussato alla porta , ha trovato il giovane mentre tentava di nascondersi in un giardino dietro la casa.
Già noto per reati contro la persona, Dario Lo Iacono si era rasato a zero i capelli per cercare di sfuggire all’occhio delle forze dell’ordine e aveva anche tentato di cancellare le tracce della polvere da sparo immergendo le mani nella candeggina. Scattato il fermo per Dario Lo Iacono, la Squadra Mobile ha denunciato per favoreggiamento anche tre alessandrini che avrebbero aiutato l’aggressore a scappare dopo la sparatoria. Si tratta di un ragazzo di 25 anni residente a Valenza che la notte tra sabato e domenica aveva in prestito la Porsche, risultata intestata a una terza persona e trovata poi a Valenza con evidenti tracce di sangue sulla carrozzeria. Stessa contestazione è stata mossa nei confronti di un ragazzo di 20 anni di Alessandria, anche lui secondo gli inquirenti presente la sera della sparatoria, e nei confronti dell’alessandrino di 30 anni che avrebbe messo a disposizione di Lo Iacono il casolare a Oviglio.
Lodati dal Questore Michele Morelli, gli uomini della Squadra Mobile proseguono comunque le indagini. Gli inquirenti stanno ancora cercando la pistola usata per colpire il cittadino marocchino, oggi fuori pericolo dopo il delicato intervento chirurgico cui era stato immediatamente sottoposto appena era arrivato al Pronto Soccorso, trasportato in auto da una delle persone che avevano assistito alla sparatoria.
ALESSANDRIA – C’è un fermo dopo la sparatoria al Cristo, ad Alessandria, avvenuta intorno a mezzanotte di domenica 24 giugno. Quella notte un cittadino marocchino di 32 anni era stato raggiunto da diversi colpi di pistola, uno dei quali, dopo essere entrato nella schiena, ha perforato il polmone per uscire dal petto. Il lavoro mai interrotto della Squadra Mobile ha permesso di fermare un italiano gravemente indiziato del ferimento del marocchino. Si tratta dell’alessandrino Dario Lo Iacono, 23 anni, rintracciato nella casa dei genitori. L’indagine, particolarmente complessa, ha ricostruito le fasi dell’agguato, dai risvolti cruenti. L’indiziato avrebbe esploso dai 4 ai 10 colpi di pistola, a riprova della sua furia, causata dai rapporti deteriorati tra i due. Entrambi infatti, amici in passato, si erano allontanati per dissidi personali. Inquietante la dinamica della sparatoria, avvenuta in un parcheggio in via Basso, davanti a più persone che, allarmate, hanno anche fermato il traffico. La Polizia ha chiuso il cerchio questa notte, recuperando Lo Iacono nel giardinetto della casa dei suoi con i capelli rasati a zero per tentare di ingannare i poliziotti. La accurata attività di indagine della Squadra Mobile, diretta da Marco Poggi, ha però ricostruito spostamenti e dinamica dell’accaduto, mettendo insieme i tasselli che hanno permesso, in tempi brevissimi, alla soluzione del caso. (Seguiranno ulteriori dettagli)