Autore Redazione
mercoledì
27 Giugno 2018
01:28
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Cronaca - Valenza

“Mani intelligenti” e giovani per il futuro di Valenza

Nasce la fondazione costituita da 18 grandi aziende orafe. Farà alta formazione per creare orafi e imprenditori di domani
“Mani intelligenti” e giovani per il futuro di Valenza


VALENZA – Valenza pensa a costruire il proprio futuro investendo sui millennials. D’altra parte il Distretto orafo ha ritrovato uno splendore luminoso come gli stessi dati confermano. I primi tre mesi hanno registrato ancora una volta numeri impressionanti, con un incremento del 21% rispetto al trimestre precedente, un dato eccezionale se confrontato con l’arretramento degli altri due distretti concorrenti, quelli di Arezzo e Vicenza, come spiegato da Stefania Trenti di Intesa San Paolo. Un presente solido che non potrà vantare questi numeri in eterno ma che deve indurre a costruire fondamenta solide già oggi. In questo ragionamento si inserisce la nuova Fondazione “Mani intelligenti”, costituita da diciotto grandi imprese e incentrata su un progetto di alta formazione.

Tra i principali obiettivi la formazione di mille nuovi addetti nei prossimi tre anni. Tutto questo con il fine di coinvolgere un numero crescente di nuovi e giovani addetti per garantire a Valenza, e al made in Italy del gioiello più in generale, una leadership sostenibile e riconosciuta in tutto il mondo. Il percorso formativo diventa centrale anche per trovare figure adatte alle aziende e viceversa. Come ha spiegato Steania Zambelli, formatrice di Mylia, le imprese oggi cercano soggetti con adeguate competenze tecniche ma anche con specifiche caratteristiche personali coma la capacità di risolvere problemi, di affrontare questioni comuni, dotati di intelligenza emotiva e con attitudini all’innovazione oltre che portatori di conoscenze che possano contagiare le altre persone con cui si collabora.

Valenza in questo può essere “il faro” come ha commentato il Prefetto Romilda Tafuri che ha salutato con entusiasmo la neonata Fondazione per il rilievo internazionale e soprattutto quello nazionale sul piano occupazionale: “La formazione è un’opera importantissima al servizio del Paese e al servizio dei giovani che si innesta su una tradizione importante che risale nei decenni addietro. Tradizione, esigenza e formazione porteranno una grande luce su Valenza“.

A illustrare il progetto un orgoglioso Gianluca Barbero, soddisfatto per il grande risultato per il futuro di Valenza: “La Fondazione è stata creata perché in città si sente l’esigenza di una azione comune per quanto riguarda il mondo della formazione. Cerchiamo mani intelligenti e abbiamo bisogno di futuri imprenditori che raccolgano il testimone di una storia importante. La Fondazione vuol bene alla città e parla dello sviluppo e promuoverà il mondo orafo con un occhio a oggi e uno al domani”. Il progetto prevede l’allargamento della partecipazione ad altri soci fondatori o soci di partecipazione. Al momento la Fondazione è infatti costituita da 18 soci fondatori: Bmc, Bulgari, Costanzo & Rizzetto, Crivelli, Damiani, Filostil, Gioj, Giorgio Visconti, Greco F.lli, Palmiero, Leo Pizzo, Pasquale Bruni, Vendorafa Lombardi e Vpa. All’appello mancano per ora le altre realtà e associazioni che si occupano di formazione un appunto “che andrebbe girato alle imprese – ha commentato con una battuta il primo cittadino”. Barbero tuttavia ha poi aggiunto che la Fondazione “è aperta a tutti e intende valorizzare il territorio nella sua interezza” escludendo ipotesi di sovrapposizione di progetti formativi paralleli.  Mani Intelligenti ha una governance totalmente privata e non pubblica, “ma che per coerenza al processo di nascita prevede la partecipazione anche del Comune di Valenza a testimonianza dell’importanza del legame territoriale“. Per questo, ha concluso Barbero, la prossima foto della Fondazione vogliamo farla in piazza con tutta la comunità.

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