Autore Redazione
sabato
22 Febbraio 2014
00:00
Condividi
Cronaca - Tortona

Vasili racconta l’Ucraina: ‘piangiamo davanti alla tv ma il nostro posto ora è qui’

Vasili racconta l’Ucraina: ‘piangiamo davanti alla tv ma il nostro posto ora è qui’

Le immagini di violenza e guerra arrivate dall’Ucraina in queste settimane sconvolgono anche le persone arrivate in provincia proprio da quel Paese. Lo stupore però è uno stato d’animo lontano anni luce visto che il clima di tensione raccontato in tutti i media era percepito ormai da tempo dagli ucraini. Lo ha raccontato a Radio Gold News Vasili, arrivato a settembre nel tortonese da Ternopil con la moglie e i suoi due figli.
Io sono arrivato in provincia di Alessandria nel 2013 perché avevo già visto che le cose andavano male. Sapevamo che sarebbe arrivata una guerra civile”.
A Kiev e in altre città dell’Ucraina come Chernivsti, Lutsk, Uzhgorod e Leopoli, in effetti, da metà gennaio è iniziata una fase particolarmente violenta degli scontri tra la polizia e i manifestanti.

La rivolta ha cercato di ottenere le dimissioni del presidente Viktor Yanukovich, ma la situazione è degenerata con le attenzioni di tutto il mondo su una situazione esplosiva. “Noi stiamo male nel vedere queste immagini e insieme a mia moglie piangiamo davanti alla tv – ha continuato Vasili. Il nostro presidente nel 2004 ha cambiato la Costituzione, lo ha fatto prché voleva quasi diventare un re. Adesso è arrivata anche una crisi economica violenta e quindi è scoppiata una vera e propria guerra visto che parliamo già di 100 morti.” Un vero dramma vissuto a distanza anche in provincia: “io ho un fratello, una sorella, altri parenti e amici – ha spiegato ancora Vasili. Stanno abbastanza bene, ma nella regione in cui vivevo io sono morte due persone. Adesso mandato dei soldi tramite la nostra chiesa e qualche aiuto materiale per aiutare la nostra gente. Stiamo cercando di dare una mano a distanza”.
La speranza è che ora la situazione possa rientrare anche alla luce del nuovo accordo siglato ieri insieme alla decisione di andare alle elezioni: “il Parlamento ha già deciso di rimandare nei luoghi di origine i militari e quindi speriamo che tutto torni alla normalità. Poi la speranza è che si applichi effettivamente la vecchia costituzione con una ripartizione più corretta dei poteri”. Per Vasili difficile invece immaginare l’entrata dell’Ucraina in Europa come molti manifestanti hanno chiesto in queste settimane: “ci sono troppi problemi economici nel Paese, ma noi speriamo di entrare perché migliorerebbero comunque le nostre condizioni”.

Vasili però non ha intenzione di lasciare l’Italia. la sua vita ormai è qui: “voglio rimanere perché in Ucraina stiamo male e per i miei bimbi vorrei qualcosa di meglio. Nel mio paese facevo l’amministratore di rete e vorrei fare questo lavoro anche in Italia. Sto finendo i documenti e spero di trovare lavoro.”

Condividi