Autore Redazione
giovedì
27 Febbraio 2014
00:00
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Cronaca - Alessandria

Da ‘emergenza freddo’ a ‘emergenza e basta’. Una proposta per dare una prima risposta ai senzatetto del capoluogo

Da ‘emergenza freddo’ a ‘emergenza e basta’. Una proposta per dare una prima risposta ai senzatetto del capoluogo

Prorogare il periodo di ‘emergenza freddo’ trasformandola, semplicemente in ‘emergenza’. E’ questa una delle soluzioni proposte da Monsignor Massimo Marasini, delegato del Vescovo di Alessandria per la Pastorale della Carità, per cercare di dare una risposta ai 15 senzatetto che, a giorni, rischiano di perdere anche il riparo dell’ex dormitorio vicino alla stazione. Entro domenica, come ha raccontato a Radio Gold News Fabio Scaltritti della Comunità di San Benedetto al Porto, il ‘Ferrhotel’ dovrà infatti essere liberato (clicca qui per la notizia). Monsignor Marasini, insieme a Scaltritti, martedì ha visitato la struttura e raccolto le ansie e i timori dei senzatetto. Quindici persone, ha spiegato, che quotidianamente si rivolgono alla Caritas per avere beni di prima necessità e che spesso cercano un conforto spirituale proprio dal parroco della Chiesa di San Rocco. Quella dei 15 senzatetto, ha spiegato, è “un’emergenza concreta“. Una situazione “diversa“, rispetto al disagio vissuto dalle famiglie che occupano abusivamente alloggi di edilizia popolare. “In questo caso è davvero in gioco la sopravvivenza di queste persone. Stiamo parlando di soggetti nei confronti dei quali anche lo stesso Diritto, recentemente, sta attenuando atteggiamenti di rigore“. Il quadro nelle necessità e dei bisogni di queste persone “è molto variegato” ha aggiunto e prevede “interventi di spessore diverso“, alcuni di tipo legislativo. Vista la gravità della situazione, Monsignor Marasini ha però anticipato la volontà di contattare le Istituzioni locali competenti, a partire dalla Prefettura, per provare a prorogare il periodo di “emergenza freddo” nel capoluogo. Un regime ‘straordinario’ che consente di derogare ai criteri di igiene, decoro e ordine pubblico dettati dall’Asl e ampliare, per alcuni mesi, il numero di posti letto nell’ostello notturno. Uno strumento che negli ultimi mesi ha consentito di dare un riparo, ogni notte, a circa una quarantina di uomini. Il periodo di ‘emergenza freddo’, ha ricordato Monsignor Marasini, terminerà però a breve. A inizio marzo, infatti, i posti letto nell’ostello dovranno tornare una ventina. Anche gli uomini che oggi stanno trovando un riparo nella struttura della Caritas, a giorni, torneranno in strada e si aggiungeranno ai 15 senzatetto del Ferrhotel. Per ampliare il periodo di ‘emergenza’ freddo nel capoluogo, però, non bastano solo buona volontà e impegno. Fondamentale è infatti riuscire a trovare anche le risorse economiche indispensabili per gestire i posti letto supplementari. Confermato l’impegno della Caritas, Monsignor Marasini ha quindi sottolineato la necessità di “sedersi attorno a un tavolo”, anche per cominciare a studiare un diverso profilo di intervento. “E’ fondamentale partire dalle persone, soggetto imprescindibile di dignità e attenzione da parte di tutti. Serve una presa di coscienza collettiva su questo problema, perché non basta spostare le persone da un luogo all’altro . Dobbiamo fare una riflessione di solidarietà, anziché soffermarci su soluzioni che, semplicemente, spostano in avanti il problema”.

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