Autore Redazione
lunedì
3 Settembre 2018
21:35
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Cronaca - Alessandria

Lo colpisce con l’auto, gli frattura il bacino e non si ferma

L'incidente lunedì mattina al Cristo. Il ciclista dovrà stare fermo a letto per 4 giorni. Un appello per risalire all'automobilista.
Lo colpisce con l’auto, gli frattura il bacino e non si ferma

ALESSANDRIA – Ora Enrico Chilin, 52 anni, è in una stanza dell’ospedale di Alessandria con il bacino fratturato. È stato ricoverato questa mattina, dopo un incidente avvenuto alle 11.30 mentre, in sella alla sua bici, stava percorrendo la rotonda di corso Acqui ad Alessandria.

Enrico si è ritrovato per terra, ha raccontato a Radio Gold, dopo essere stato colpito da dietro da un’auto. “Un urto violentissimo, mi ha raccontato la prima persona che mi ha soccorso, tanto da farmi volare per 5 metri“. L’impatto ha provocato una lesione che costringerà l’alessandrino a letto per 40 giorni prima di poter iniziare la fisioterapia e iniziare a camminare, seppur, inizialmente, con le stampelle. Un incidente che, nonostante la gravità, ha spiegato il ciclista alessandrino, non ha indotto l’automobilista a fermarsi per prestare soccorso. “Non voglio fare la caccia alle streghe perché sembra che alla guida dell’auto, una 600 grigia, ci fosse una signora anziana che probabilmente si è anche spaventata, però poteva almeno tornare indietro a posteriori, a mente fredda. Invece nulla.” Per questo Enrico e gli amici hanno chiesto aiuto a chi abbia eventualmente assistito all’accaduto. Da qui l’appello a fornire informazioni che permettano di risalire all’automobilista responsabile del mancato soccorso (se avete informazioni o dettagli potete contattare le forze dell’ordine o la redazione via mail o al numero 0131 221887).

In questa spiacevole storia però, ci sono anche persone preziose che hanno subito prestato aiuto, come “una infermiera che era lì in quel momento – racconta Enrico – che è subito venuta incontro quando io ho tentato di railzarmi per inseguire l’auto prima di finire sopraffatto dal dolore. Mi ha tranquillizzato e bloccato il collo invitandomi a stare tranquillo. Non solo, quando sono stato portato in ospedale è venuta a trovarmi per sincerarsi delle mie condizioni”.

 

 

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