8 Settembre 2018
15:35
Le maestre dell’asilo di Alessandria al Gip: “Erano bimbi troppo vivaci”
ALESSANDRIA – Parolacce, insulti e, in alcune circostanze, anche sberle e strattoni. Questo il trattamento riservato da due maestre della Scuola dell’Infanzia Statale Pensogioco al quartiere Cristo di Alessandria nei confronti di otto bambini, dai 3 ai 5 anni. “Erano troppo vivaci” hanno minimizzato le due insegnanti durante l’interrogatorio col Gip dopo che venerdì la Polizia ha notificato loro la sospensione per nove mesi dall’esercizio del pubblico ufficio. “C’era il rischio di reiterazione del reato, nell’anno scolastico che è prossimo a cominciare, questi comportamenti erano una costante” ha riferito il Capo della Squadra Mobile di Alessandria Marco Poggi. Le due donne, di 42 e 46 anni residenti di Alessandria, hanno anche lamentato il mancato sostegno della direzione scolastica nella gestione di questi alunni.
“Durante l’interrogatorio col Gip hanno mostrato molta frustrazione per non essere riuscite a contenere i comportamenti di questi alunni” ha aggiunto il dirigente della Mobile “ma le loro reazioni che abbiamo documentato sono state sproporzionate e ingiustificabili”. Le due docenti dell’istituto statale in via Nenni sono state denunciate per maltrattamenti, aggravati perché perpetrati verso minori.
Tutto è nato lo scorso marzo, quando una mamma si è rivolta alla Polizia. “Una sera suo figlio mentre giocava col papà gli ha tirato con forza l’orecchio e poi ha detto che a scuola i bambini monelli ricevevano lo stesso trattamento” ha sottolineato il Capo della Squadra Mobile di Alessandria Marco Poggi “la madre ha chiesto al figlio ulteriori spiegazioni, filmando anche la sua testimonianza. Il piccolo ha raccontato che alcuni suoi compagni venivano a volte presi a ceffoni, mimando il gesto su se stesso”. Oltre alla testimonianza filmata, la donna ha consegnato alla Polizia anche degli screenshot della chat nel gruppo whatsapp delle mamme dove si faceva cenno a episodi simili.
Le indagini, terminate alla fine di giugno, sono state dirette dalla Procura di Alessandria e coordinate dalla Sezione della Squadra Mobile dedicata ai reati contro la persona in danno di minori, capitanata dall’Ispettore Silvia Cavalleri.
Per avere un riscontro visivo gli agenti hanno piazzato delle telecamere nelle aule e, per un mese, hanno assistito a episodi sconcertanti, commessi dalle due maestre sospese.
“Questi bambini erano in un certo senso presi di mira dalle due insegnanti e isolati dal resto della classe” ha aggiunto il dirigente della Polizia “abbiamo preferito togliere l’audio al filmato perché si sentivano distintamente le grida ininterrotte della bambina spinta più volte a forza sulla sedia dalla maestra e poi trascinata per i polsi. In un’altra occasione un bimbo doveva andare in bagno ma non è stato assistito per ben 45 minuti. Umiliante, poi, la frase rivolta a un alunno: “Non ti avvicinare agli altri perché ti puzza l’alito“. “Mi fai male” la protesta di una bimba, inascoltata.
I primi sospetti tra i genitori erano cominciati a serpeggiare già lo scorso settembre. Qualche mamma aveva chiesto spiegazioni ma le stesse insegnanti avevano minimizzato. “Chiedevano ai genitori di non andare più all’asilo”.
Come riferito dalla Polizia le telecamere hanno anche immortalato una riunione tra i docenti dove una di loro accusava la collega di essersi lasciata sfuggire troppi particolari nei confronti di un genitore, criticandola perché questi episodi avrebbero leso il buon nome dell’istituto. “Li hai benedetti” la frase pronunciata da una delle insegnanti. Ora, finalmente, tutto ciò è venuto a galla. Per questo l’operazione è stata chiamata “Beyond the gate“, oltre il cancello.
“Per ora nessun’altra persona è stata inserita nel registro degli indagati” ha precisato Marco Poggi.
La Scuola dell’Infanzia Pensogioco contava quasi 80 alunni, con tre sezioni composte da almeno 25 bambini. Le due insegnanti sospese lavoravano in sezioni diverse ma molte attività venivano svolte in comune.
Il bimbo della madre che per prima ha denunciato tutto è stato trasferito in un altro asilo, altri quest’anno inizieranno le scuole elementari. “Ringraziamo questa mamma per la collaborazione preziosa e documentata” ha concluso Marco Poggi “si è rivolta a noi con fiducia e invitiamo tutti i cittadini a fare altrettanto”.