Autore Redazione
mercoledì
14 Novembre 2018
11:25
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Cronaca - Novi Ligure

La Regione vuole acquisire il marchio Pernigotti

Una soluzione del genere anche nel 2013 per la Sandretto
La Regione vuole acquisire il marchio Pernigotti

NOVI LIGURE – La Regione Piemonte sta pensando di acquisire dalla Toksoz il marchio Pernigotti, i suoi brevetti e lo stabilimento di Novi Ligure. Se la strada risulterà percorribile darebbe mandato a Finpiemonte “al fine di individuare un soggetto che rilevi l’azienda e garantisca la produzione sul territorio piemontese. Spetterà inoltre a Finpiemonte definire le clausole contrattuali a tutela della continuità aziendale in Piemonte e dei connessi livelli occupazionali”.

Una procedura del genere era stata assunta nel 2013 per il marchio Sandretto. Ma anche in altre occasioni la Regione Piemonte “è intervenuta acquisendo rami di azienda o marchi in liquidazione o in fase di chiusura e che è tutt’ora vigente una delibera della Giunta che dà mandato al Finpiemonte di procedere in tal senso”.

La posizione è stata assunta all’unanimità dopo la discussione dell’ordine del giorno “La Regione acquisisca il marchio Pernigotti”, con prima firma Gianluca Vignale (Mns). Sempre all’unanimità, sono stati approvati al termine della seduta, gli ordini del giorno “Governo e Regione difendano lo stabilimento Pernigotti”, di Valter Ottria (Leu) e “Attivare le misure per scongiurare la chiusura dello stabilimento Pernigotti” presentato da Domenico Ravetti (Pd).

L’Odg di Ottria, invece impegna la giunta ad attivarsi sia per salvare il sito, sia per aprire urgentemente un tavolo di crisi, senza dimenticare una sollecitazione all’utilizzo della Cigs per l’aziende in crisi, “in modo da guadagnare il tempo necessario a raggiungere gli obiettivi citati precedentemente”.

Quanto all’ordine del giorno di Ravetti, come gli altri passato all’unanimità, impegna l’esecutivo regionale “ad attivarsi con ogni mezzo, nell’ambito delle proprie competenze, affinché non si arrivi alla chiusura dello stabilimento e al conseguente licenziamento collettivo”.

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