Autore Redazione
martedì
12 Marzo 2019
01:35
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Cronaca - Alessandria

Produzione industriale in Piemonte: ultimi sei in calo ma l’Alessandrino tiene

Anche negli ultimi tre mesi del 2018 la provincia di Alessandria ha chiuso con il segno '+'
Produzione industriale in Piemonte: ultimi sei in calo ma l’Alessandrino tiene

PIEMONTE – La produzione industriale alessandrina continua a essere positiva ed è un dato che rincuora se paragonato col risultato complessivo di tutto il Piemonte. Gli ultimi 3 mesi del 2018 hanno infatti segnato una flessione dello 0.4%, contro il +2.8% della provincia. La regione complessivamente, nell’intero anno scorso, ha chiuso con una produzione dell’1% in più rispetto a tutto il 2017, ma con una differenza negativa negli ultimi sei mesi.

I dati arrivano dalla 189esima “Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera” realizzata da Unioncamere Piemonte, Confindustria Piemonte, Intesa Sanpaolo e UniCredit in collaborazione con gli Uffici studi delle Camere di commercio provinciali.

La provincia di Alessandria è quella che ha registrato la vitalità maggiore nel campo manifatturiero nell’ultimo trimestre 2018. Dopo il +2.8% dell’alessandrino ci sono solo Cuneo (+1.3%) e Asti (+0.5%).  Tutte negative le altre province: Torino segna un -1,0%, Biella, cala dell’1,9%, Novara scende dell’1,6%, mentre Vercelli scende a -0,8% e il Verbano Cusio Ossola a -0,3%.

I dati di questa 189a Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera piemontese – ha dichiarato il Presidente di Unioncamere Piemonte, Vincenzo Ilotte – ci restituiscono un Piemonte in frenata, che chiude l’anno con un risultato negativo, in controtendenza ad esempio al +1,9 della Lombardia e al +2,2 del Veneto (dati sempre riferiti al IV trimestre 2018). Guardando inoltre i risultati del comparto dei mezzi di trasporto, la diminuzione più significativa appartiene alla produzione di autoveicoli (-13,1%): un risultato che ci dimostra, ancora una volta, che la nostra economia dipende in modo imprescindibile dall’auto e dal suo indotto. La nostra regione ha bisogno di investimenti e scelte efficaci in tema di manufacturing industry: solo così potremmo consolidare quella ripresa che avevamo intravisto nei trimestri precedenti e puntare su sviluppo e crescita imprenditoriale”.

Come spiegato da Paolo Musso, direttore commerciale Imprese della Direzione Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria di Intesa Sanpaolo, “nel 2018 abbiamo erogato oltre 3,1 miliardi di euro. Siamo determinati a continuare sulla stessa linea anche nel 2019. Faremo leva sui nostri criteri distintivi di valutazione, finalizzati alla valorizzazione di fattori intangibili ma qualitativamente rilevanti per il successo dell’impresa, in grado di agevolarne anche l’accesso al credito. Elementi qualitativi come gli investimenti in innovazione e in digitalizzazione, il capitale umano, la presenza di marchi, brevetti e certificazioni, nonché il far parte di filiere produttive d’eccellenza. A questo riguardo, Intesa Sanpaolo intensificherà l’azione del ‘Programma Sviluppo Filiere’, fondato su logiche inclusive e abilitanti in grado di attivare credito verso le piccole imprese fornitrici secondo i medesimi parametri del capo-filiera. In Piemonte il programma conta già l’adesione di 71 capi-filiera e di circa 2.300 fornitori per un giro d’affari complessivo di 6 miliardi. L’inclusione è anche l’obiettivo del ‘Fund for Impact’, un fondo di 250 milioni creato da Intesa Sanpaolo per erogare 1,2 miliardi di prestiti a categorie con difficoltà di accesso al credito, come studenti universitari, ricercatori, nuovi imprenditori”.

“La nostra attività di erogazione del credito – ha dichiarato Fabrizio Simonini, Regional Manager Nord Ovest di UniCredit – in riferimento al 2018 ha registrato un andamento positivo, confermato dall’aumento a due cifre sui finanziamenti alle imprese. È la dimostrazione che non ci tiriamo indietro in questo quadro in cui il territorio ha sempre più bisogno di banche in grado di accompagnare le aziende. Noi lo facciamo innanzitutto con l’attività propria di erogazione del credito, ma è anche vero che le imprese per crescere hanno bisogno di trovare nuovi modelli operativi e sbocco verso nuovi mercati. E in questo noi riteniamo di poter svolgere un ruolo di primo piano nell’attività di consulenza per il consolidamento delle imprese, per accompagnarle all’estero, per la loro crescita tecnologica e soprattutto digitale. In Piemonte abbiamo 296 filiali con 14 Business Center e 11 Centri Corporate. Oltre alle competenze locali UniCredit è in grado di fornire un accesso unico nei mercati esteri in cui è presente, ovvero 14 mercati strategici e altri 18 paesi in tutto il mondo, aiutando l’azienda a semplificare i processi e facilitando il dialogo con gli interlocutori locali. Per le aziende che vogliano creare una propria presenza commerciale, distributiva o produttiva all’estero, siamo in grado di fornire un supporto concreto alle imprese in tutto il ciclo di vita dei loro progetti di business all’estero, dalla fase di progettazione strategica all’assistenza, finanziaria e non”. 

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