Autore Redazione
lunedì
6 Maggio 2019
13:56
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Cronaca - Alessandria

Carla Nespolo salta Salone del Libro per presenza casa editrice vicina a CasaPound

La Presidente Anpi contro "l'equiparazione dilagante tra fascismo e antifascismo"
Carla Nespolo salta Salone del Libro per presenza casa editrice vicina a CasaPound

TORINO – “Come disse Giacomo Matteotti il fascismo non è un’opinione, il fascismo è un crimine” ed è per questo che l’alessandrina Carla Nespolo, Presidente nazionale Anpi, Associazione nazionale partigiani, non parteciperà al Salone del Libro di Torino. Venerdì 10 maggio avrebbe dovuto presentare il libro di Tina Anselmi “La Gabriella in bicicletta” ma la presenza, alla manifestazione, della casa editrice vicina a CasaPound, Altaforte, ha indotto la Presidente a rinunciare all’appuntamento.

Ho visto la presenza di questa casa editrice, dichiaratamente filofascista, che ha pubblicato libri sulla marcia su Roma, curatrice di una rivista che attacca costantemente gli antifascisti e l’Anpi, e ho deciso di rinunciare alla partecipazione. Ma io non ce l’ho con quella casa editrice, la mia polemica è rivolta agli organizzatori del Salone del Libro perché non devono invitare i fascisti a questa manifestazione“.

Il tema è molto serio, ha spiegato Carla Nespolo perché “riguarda i limiti dell’informazione e della cultura. Il nostro è un Paese antifascista, che si regge su una Costituzione antifascista e com’è possibile che oggi si consideri normale che accanto a un editore antifascista ce ne sia un altro che ne pubblichi di fascistissimi”. Ad allarmare la Presidente Anpi il fatto che ormai si mettano sullo stesso livello fascisti e antifascisti: “Una situazione che si verifica a vari livelli dell’informazione“.

Secondo la presidente Anpi “non è possibile non sottolineare come si stiano moltiplicando gli episodi di equiparazione tra fascismo e antifascismo e non è corretto dire che se ne devono occupare le autorità preposte perché tra queste c’è anche l’opinione pubblica e l’informazione è un grande veicolo di formazione democratica. Ho voluto non partecipare a questa equiparazione tra fascismo e antifascismo che non è né giusta, né morale, né costituzionale“.

Carla Nespolo ha scelto quindi una posizione netta perché si sente parte “di un’Italia che combatte il fascismo, che resiste e richiama tutti al dovere del rispetto delle nostre radici antifasciste, di quei ragazzi morti perché noi avessimo la libertà di esprimerci“.

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