Autore Redazione
venerdì
10 Maggio 2019
05:00
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Cronaca - Alessandria

All’Ospedale di Alessandria un nuovo ecografo 3D per individuare malformazioni del feto  

La moderna apparecchiatura è l’ultimo regalo, in ordine di tempo, della Fondazione Uspidalet Onlus, che con questa inaugurazione inizia a festeggiare il 10° compleanno
All’Ospedale di Alessandria un nuovo ecografo 3D per individuare malformazioni del feto  

ALESSANDRIA – Sono 400 gli esami effettuati in un mese con il nuovo ecografo a disposizione della Struttura di Ostetricia e Ginecologia dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria. La moderna apparecchiatura è l’ultimo regalo, in ordine di tempo, della Fondazione Uspidalet Onlus.

Tanti generosi donatori hanno contribuito all’acquisito dell’ecografo, “strappato con uno sconto” alla già importante cifra di 54.473 euro, “ma dal valore superiore” ha sottolineato il direttore della Fondazione, Walter Giacchero, insieme alla Presidente della onlus Alla Kouchnerova.

L’ecografo è “un top di gamma” ed è dotato di una sonda transaddominale e una transvaginale. Oltre alla classica ecografia bidimensionale, l’apparecchiatura offre ai medici una visione in 3D che permette di “fare la differenzanell’individuare patologie del feto e valutarne la gravità, ha spiegato il Direttore della Struttura di Ostetricia e Ginecologia, Nicola Strobelt.

Il nuovo ecografo consente quindi di “gestire e anche intervenire su complesse patologie congenite” per far nascere il neonato in migliori condizioni cliniche per il successivo intervento dei colleghi della Chirurgia Pediatrica.

La moderna sonda transvaginale, inoltre, permette ai medici diinquadrare” più chiaramente patologie ginecologiche o oncologiche, come tumori uterini e dell’endometrio. Già di per sé utile per far fronte alla quantità di esami effettuata mediamente nella Struttura di Ostetricia e Ginecologia, il nuovo ecografo, ha aggiunto il Primario, consente di incrementare le ecografie di secondo livello, fondamentali per un ambulatorio che sarà “riferimento di tutto il quadrante sud-orientale del Piemonte per gravidanza a rischio e patologia congenita fetale”.

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