Autore Redazione
lunedì
10 Giugno 2019
01:37
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Cronaca - Alessandria

Il ruolo della psicoterapia cognitivo-comportamentale

Considerata a livello internazionale uno dei più affidabili ed efficaci modelli per la comprensione ed il trattamento dei disturbi psicopatologici
Il ruolo della psicoterapia cognitivo-comportamentale

RADIO GOLD – Nuova puntata della rubrica sulla psicologia curata da Sara Cappelletti. In questo approfondimento parliamo della psicoterapia cognitivo-comportamentale.

Al termine della laurea in psicologia e dell’abilitazione all’esercizio della professione, lo psicologo può decidere di specializzarsi. Tra le specializzazioni disponibili, vi sono le scuole di Psicoterapia. Che con una formazione quadriennale erudiscono lo psicologo alle tecniche psicoterapiche, per la cura dei problemi psicologici.
Le psicoterapie sono più di una, o meglio vi sono diverse correnti psicoterapeutiche. Che danno spiegazioni diverse dei problemi e dei disturbi, e utilizzano metodi e tecniche terapeutiche diverse.
La psicoterapia cognitivo-comportamentale (Cognitive-Behaviour Therapy, CBT) è una di queste.
Ed è quella che conosco meglio in quanto ho scelto di studiare, conoscere ed utilizzare questo metodo terapeutico. È un percorso di trattamento dei disturbi psicologici che mira ad alleviare la sofferenza emotiva attraverso il cambiamento di schemi mentali e di comportamenti controproducenti. Tramite la combinazione di tecniche di terapia cognitiva e tecniche del comportamentismo.

È attualmente considerata a livello internazionale uno dei più affidabili ed efficaci modelli per la comprensione ed il trattamento dei disturbi psicopatologici. È riconosciuta terapia di elezione per un gran numero dei disturbi psicologici dalla comunità scientifica internazionale (linee guida APA e NICE) e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) In seguito a centinaia di accurati studi e ricerche che ne dimostrano l’efficacia.

Questa terapia si fonda sui risultati della ricerca, e valuta la sua efficacia mediante ricerche sperimentali. Utilizza quindi un metodo scientifico, e può collocarsi tra le scienze. Si focalizza su un problema specifico, e questo consente al terapeuta di selezionare le strategie e gli strumenti più efficaci per i problemi dei pazienti.
Le caratteristiche principali della Terapia cognitivo-comportamentale sono: Pratica e concreta. Lo scopo della terapia si basa sulla risoluzione dei problemi psicologici concreti.
Centrata sul presente, sul “qui ed ora”. Il ricordo del passato, o racconto dei sogni, possono essere in alcuni casi utili per capire come si siano strutturati gli attuali problemi del paziente, ma raramente aiutare a risolverli.
A breve termine. La durata della terapia varia di solito dai sei ai dodici mesi, a seconda del caso, con cadenza settimanale.
Orientata allo scopo. Il terapeuta cognitivo-comportamentale lavora insieme al paziente per stabilire gli obbiettivi della terapia, e si preoccupa poi di verificare periodicamente i progressi.
Terapia attiva. Sia il paziente che il terapeuta giocano un ruolo attivo nella terapia cognitivo comportamentale.
Collaborativa. Paziente e terapeuta lavorano insieme per capire e sviluppare strategie che possano indirizzare il paziente alla risoluzione dei propri problemi.
Scientificamente fondata. È stato dimostrato attraverso studi controllati che i metodi cognitivo-comportamentali costituiscono una terapia efficace per numerosi problemi di tipo clinico

Sara Cappelletti
Psicologa e Psicoterapeuta
Orientamento cognitivo comportamentale
Via Messina 23 Alessandria
Tel. 338 9892040
info@psicologia-alessandria.it
www.psicologia-alessandria.it

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