Confapi: “La provincia resiste ma non basta. Governo con idee confuse”

PROVINCIA – Confermato alla guida di Confapi Alessandria anche per i prossimi tre anni, il presidente Antonino Giustiniani ora punta a rappresentare anche le piccole/medie imprese della provincia di Asti e arrivare così a 250 associati.

“Come Confapi siamo ripartiti da zero ma ora serve un salto di qualità” ha sottolineato Giustiniani, amministratore delegato del Gruppo Martinetto “la traversata non è finita. Per questo vogliamo aprire una sede territoriale ad Asti, grazie anche al nostro associato di Canelli Luigi Venturino. La società di servizi alle imprese, Confasi, sarà invece comune alle due province. Faremo una formale richiesta di autorizzazione a Confapi regionale e nazionale.”

“Abbiamo margini di solidità risicati” ha poi rimarcato Giustiniani a proposito del contesto economico della provincia “il nostro territorio sta resistendo, grazie ad esempio al settore alimentare. Lo abbiamo visto ad esempio nei dati sull’export, ma le prospettive non sono belle. Registriamo la forte crisi dell’automotive, con Fca penalizzata dalla ecotassa introdotta dal Governo”.

All’esecutivo, infine, Giustiniani ha chiesto un cambio di passo da qui ai prossimi mesi: “La prossima finanziaria sarà una incognita. Dove si troveranno i 40 miliardi per la flat tax e quota 100? Noi chiediamo lo sblocco dei cantieri, degli investimenti pubblici. Sì al super ammortamento, alla riduzione del cuneo fiscale e agli incentivi per le assunzioni. Bisogna finanziare il lavoro e non il “non lavoro” come invece è avvenuto col reddito di cittadinanza. Vedo un Governo con le idee confuse, serve un cambiamento nelle politiche economiche e il prossimo mese di settembre sarà decisivo”.