Autore Redazione
lunedì
24 Giugno 2019
17:50
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Cronaca - Alessandria

Guardia di Finanza: nell’ultimo anno e mezzo scoperti 226 evasori totali

Anche i controlli sugli scontrini servono "a tutelare gli onesti". È però la mirata attività investigativa a muovere i finanzieri del Comando provinciale di Alessandria
Guardia di Finanza: nell’ultimo anno e mezzo scoperti 226 evasori totali

ALESSANDRIA – Sono 945 gli interventi ispettivi conclusi da gennaio 2018 a maggio 2019 dai circa 270 finanzieri dei Reparti della Guardia di Finanza del Comando provinciale di Alessandria. Le Fiamme Gialle, ha ricordato il Comandante provinciale, il Colonnello Rosario Amato, devono raggiungere specifici obiettivi assegnati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e hanno un “budget preventivo di controlli” da effettuare, a cui  nell’ultimo anno e mezzo si sono aggiunte 516 indagini delegate al Corpo dalla magistratura ordinaria e contabile.

La Guardia di Finanza spesso non è percepita “nella sua complessità”, ha sottolineato il Colonnello Amato in occasione del 245° anniversario dalla Fondazione del Corpo. Nata come reparto di cavalleria con compiti di vigilanza dei confini, nei decenni si è arricchita di “funzioni e competenze”. Oggi è un corpo di polizia economico-finanziaria a ordinamento militare che, oltre a vigilare sugli interessi dell’Erario e dell’Unione Europea, contrasta sperperi di denaro pubblico e infiltrazioni della criminalità organizzata.

Anche “gli antipatici” controlli sugli scontrini fiscali servono ad assicurare la leale concorrenza e “tutelare gli onesti, ha sottolineato il Colonnello. È però soprattutto l’attività di “intelligence, unita al costante controllo del territorio e a una migliorata interazione tra banche dati a muovere i finanzieri.

Nell’ultimo anno e mezzo questa attività ha fatto emergere, nell’Alessandrino, 226 evasori totali che hanno complessivamente nascosto al Fisco 14 milioni di Iva. In tutto 111 i soggetti denunciati per reati fiscali, per lo più per aver presentato dichiarazioni fraudolente o non averle presentate affatto, per l’utilizzo di fatture false o per aver occultato o distrutto la contabilità.

Particolarmente importanti i risultati per contrastare le frodi all’Iva, le cosiddette “frodi carosello”, che hanno consentito di individuare 20 società cartiere/filtro con sedi anche in Liguria, Lazio, Campania e in Paesi dell’Unione Europea e quantificare mancati versamenti per 30 milioni di euro.

L’azione delle Fiamme Gialle di Alessandria è poi uscita dai confini nazionali per far emergere anche l’evasione di una società attiva nel settore dei centri estetici che aveva finto di avere sede in Romania per godere di un regime fiscale più vantaggioso.  Sono state al centro dell’attenzione dei finanzieri anche sale gioco e scommesse della provincia. In tutto 69 i controlli che hanno portato all’irrogazione di sanzioni per 667.677 euro e al sequestro di una agenzia di scommesse sportive, risultata del tutto abusiva, da parte della Compagnia della Guardia di Finanza di Casale Monferrato.

Il bilancio dell’attività contro illeciti nel settore pubblico conta invece l’accertamento di un danno di quasi 3 milioni di euro, in gran parte frutto di una frode da 750 mila operata attraverso finti corsi di formazione per autotrasportatori. È stato quantificato in oltre 900 mila euro, poi, il danno al Servizio Sanitario Nazionale causato dall’erogazione di prestazioni non previste da uno specifico bando da parte di una comunità che si occupa del recupero di minori in condizioni di disagio.

L’attività “in numeri del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Alessandria rispecchia l’attenzione al territorio e ai suoi consumatori anche negli oltre 4 mila prodotti contraffatti sequestrati e nei 36 mila articoli tolti dal commercio perché privi dei requisiti di sicurezza imposti dalla legge. Numeri a cui si aggiungono le oltre 2000 pattuglie del “117” impiegate per i servizi di ordine e sicurezza pubblica e i 7,3 Kg di sostanza stupefacente sequestrati nell’ultimo anno e mezzo dalle Fiamme Gialle, riuscite anche a scoprire e smantellare un vero e proprio “centro di smistamento” della cocaina a Novi Ligure.

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