Autore Redazione
venerdì
20 Settembre 2019
05:00
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Cronaca - Alessandria

Al Giardino Botanico arriva il veterinario per gli animali delle persone in difficoltà

Al Giardino Botanico arriva il veterinario per gli animali delle persone in difficoltà

ALESSANDRIA – Sarà presentato ufficialmente la prossima settimana e attivo poi dal mese di ottobre il nuovo servizio di ambulatorio veterinario all’interno del Giardino Botanico di Alessandria, in via Monteverde 24.

Grazie al sostegno economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria è diventato realtà il progetto fortemente voluto dall’Associazione “RNA-Natura e Ragazzi” e approvato dall’Ordine dei Medici Veterinari di Alessandria per assicurare cure e assistenza ai cani e ai gatti di persone in difficoltà economica.

I titolari di pensioni minime, o con Isee che prevedono il supporto di servizi sociali, dovranno fare riferimento all’Ufficio Welfare Animale del Comune di Alessandria per iscrivere i loro amici a 4 zampe al servizio veterinario al Giardino Botanico.  In specifiche giornate potranno poi portare cani e gatti nell’ambulatorio realizzato all’interno dell’oasi verde di Alessandria, in un’area riservata e con un accesso indipendente vicino a un parcheggio pubblico, e assicurare agli animali visite, vaccini e alcune precise terapie di base, che verranno fornite gratuitamente.

Sarà l’associazione “RNA-Natura e Ragazzi”, che già si prende cura delle piante e degli animali del Giardino Botanico, ad occuparsi della manutenzione delle due sale dell’ambulatorio, dotato anche di servizi igienici, e della piccola area verde all’esterno dove gli animali potranno “sgranchire le zampe” mentre aspettano il veterinario.

Tutti i dettagli del nuovo servizio verranno illustrati il 24 settembre durante l’inaugurazione della nuova area del Giardino  “Dina Bellotti”. Il servizio veterinario, ha intanto commentato l’assessore al Welfare Animale, Giovanni Barosini, ha una duplice valenza “sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di mantenere in buona salute il proprio animale e fornire nello stesso tempo una sponda importante a chi, vivendo in condizioni disagiate, non può permettersi di pagare l’onorario di una struttura privata, tanto da arrivare a rinunciare alla compagnia del proprio amico a 4 zampe”.

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