Autore Redazione
venerdì
4 Ottobre 2019
14:47
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Cronaca - Valenza

Il teatro di Valenza punta sulla “vitalità”

In cartellone anche una anteprima nazionale
Il teatro di Valenza punta sulla “vitalità”

VALENZA – La stagione 2019-2020 del Teatro di Valenza avrà “un programma vitalissimo per i temi e per le tante collaborazioni, caratterizzato dal virtuoso connubio con la stagione jazzistica, caposaldo della cultura valenzana dagli anni ‘50“. Lo hanno spiegato Roberto Tarasco, Direttore artistico Teatro Sociale di Valenza, e Angelo Giacobbe, Direttore organizzativo del Teatro Sociale di Valenza. In particolare sul palco si vedranno “talenti internazionali, genius loci e narrazioni di grandi interpreti” per una stagione “aperta alle emozioni“.

Il nuovo cartellone partirà l’8 novembre per chiudersi il 28 febbraio. Si inizia con Alessandro Benvenuti e Stefano Fresi in Donchisci@tte un Don che intraprende un corpo a corpo, disperante e “comico” contro un mondo sempre più virtuale, spinto a trovare l’origine del male nel sistema che lo detiene. I mulini sono le menti dei “giganti delle multinazionali” mentre Dulcinea è intrappolata in una webcam.

Il 30 novembre sarà la volta dei “Due gemelli” di Natalino Balasso con Francesco Gargiulo, Maria Rita Lo Destro, Federico Palumeri, Stefano Paradisi, Andrea Peron e Marta Zito. Un calssico di Goldoni rivisitato in chiave moderna prendendoci “in giro sulla nostra poca lucidità“.

Il 6 dicembre Valenza avrà l’onore di ospitare la prima nazionale di Maria Amelia Monti e Roberto Turchetta interpreti della “Parrucca”. Una commedia comica, drammatica, vera, dove si parla della patologia inguaribile tra uomini e donne. Il tutto frutto del lessico irripetibile di Natalia Ginzburg.

Il nuovo anno inizierà il 17 gennaio con lo spettacolo “Piccolo canto di resurrezione” di e con Francesca Cecala, Miriam Gotti, Barbara Menegardo, Ilaria Pezzera e Swewa Schneider.  Cinque donne raccontano storie di vite che anelano al cambiamento, al riscatto, alla guarigione e alla Resurrezione. Storie dal sapore acre, a volte tragicomico e dal ritmo variegato. Cinque voci diverse che si fondono in un unico affresco di racconti cantati e canti musicati.

Sabato 1 febbraio Mauro Berruto torna a Valenza questa volta non per una lezione ma per uno spettacolo: “Capolavori“. Già allenatore della nazionale italiana di pallavolo, ci conduce in un’indagine appassionata che ci farà scoprire come il gesto dell’allenare non sia esclusivo di chi entra in uno spogliatoio, ma pratica quotidiana per mettere insieme persone, trasformarle in squadre e orientarle verso l’obiettivo.

Il mistero dell’uomo e delle sue scelte, il mistero di questa insanabile e commovente sospensione tra terra e cielo, tra richiamo verso l’alto e bisogno di radici sarà invece il tema affrontato in “Nina“, liberamente ispirato a “Il Gabbiano” di Anton Cechov per la regia di Fabrizio Visconti.

I biglietti vanno dai 20 ai 12 euro. Ridotti 12/8 €.

Come sempre il Teatro di Valenza accoglierà il Jazz con 4 eventi in programma. Il primo il 20 ottobre con Brown & Payes Quintet. Due fuoriclasse del jazz internazionale da Spagna e States, che trovano affinità e linguaggi comuni, accompagnate da una ritmica eccellente guidata dal pianista Massimo Faraò. Joy F. Brown è tra le più richieste voci di New York, in virtù di un timbro che ricorda Dinah Washington; la trombonista e cantante catalana Rita Payes ha solo diciannove anni ed è destinata all’empireo del jazz.

Il 31 ottobre toccherà a Brian Auger’s Oblivion Express feat Alex Ligertwood. Auger è il musicista fusion/jazz/rock/blues più rappresentativo, a livello planetario. Festegerà i suoi 80 anni proprio sul palco di Valenza.

Venerdì 29 novembre potrete invece ascoltare Parrot&Peplowski, Sportiello, Landsberger. Si tratta del ritorno della fascinosa cantante/contrabbassista australiana già applaudita a Valenza. Questa volta il suo talento cristallino trova perfetto connubio con Ken Peplowski, il numero uno al mondo fra i clarinettisti, accompagnati dal re dello stride piano Rossano Sportiello, e dal grande batterista Fritz Landesberger. Un ensemble esplosivo, di grande appeal per i suoi interpreti ma anche per la scelta dei brani, capace di fondere diversi linguaggi jazz.

Infine venerdì 28 febbraio sul palco salirà il Via Toledo Project. Ispirato proprio da quella strada di Napoli che Stendhal chiama “la via più felice della terra”, questo ensemble costituito da artisti di origine italiana radicati in Belgio – recentemente arricchiti dal brasiliano Fil Caporali – propone composizioni originali e standard non noti, filtrati con una sensibilità particolare.

I biglietti per i concerti vanno da 15 a 12 euro.

Anche quest’anno infine spazio a Valenza Pedagogica e quindi le esperienze teatrali per i più piccoli per chiudere con i mercoledì al cinema di Valenza Movie.

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